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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Francesco Targhetta finalista del Campiello

Al docente del Flaminio gli auguri di docenti e studenti

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Francesco Targhetta finalista del Campiello

VITTORIO VENETO - Francesco Targhetta, 37 anni, docente di ruolo al Liceo "Flaminio", ieri pomeriggio è entrato nella cinquina finale del prestigioso premio letterario"Il Campiello", quest'anno presieduto dal procuratore generale emerito, Carlo Nordio. 

La notizia lo ha raggiunto, mentre rientrava in autostrada, grazie a un messaggio da parte dell'editor di Mondadori.

E alla domanda: "e la prima reazione da parte tua?", ci ha risposto: "ho suonato il clacson per la gioia, anche se ero da solo!".

È questa la prima fotografia ufficiale dello scrittore finalista, laureato in lettere moderne a Padova, ha continuato con il dottorato di ricerca, sempre a Padova, presso il Dipartimento di Letteratura contemporanea.

Sono seguiti 10 anni di supplenze, con una breve interruzione per il rientro all'università, durante i quali "mi sono sentito supplente giramondo".

 

Da quest'anno è diventato docente di ruolo nello storico Flaminio, dove insegna alle classi terza A e B dello scientifico, alla prima del liceo classico e alla seconda di scienze umane.

E proprio sulla scuola, sulla legge della"Buona scuola" gli pongo la prima domanda, chiedendogli una valutazione sintetica.

"Da docente non ho apprezzato il linguaggio della legge ed ho colto una visione molto aziendalistica della scuola", la sua risposta.

" Le vite potenziali", edito da Mondadori, è il titolo dell'opera finalista, che ci sintetizza in questi termini: "rappresento le mille potenzialità su cui si costruisce la vita delle persone, grazie alla rete, ad Internet, alla virtualità digitale. Si tratta di una vita aumentata, quella reale, perché contemporaneamente possiamo vivere anche tante vite potenziali".

 

Il suo curriculum registra all'attivo, in veste di scrittore, due libri di poesia: "Fiaschi", pubblicato da ExCogita, Milano, 2009, e "Le cose sono due", edito da Valigie Rosse di Livorno, 2014.

Di fatto Targhetta, proprio perché poeta, viene invitato dalla casa editrice ISBN di Milano a scrivere in versi il romanzo "Perciò veniamo bene nelle fotografie", pubblicato nel 2012, in versi, perché la casa editrice non pubblicava per scelta editoriale raccolte di poesie.

Insomma, la forma gli era stata imposta dalla casa editrice, che ovviamente aveva apprezzato le sue poesie e lo costringeva a rientrare nei propri schemi editoriali.

 

Il romanzo vincente "Le vite potenziali" viene così sintetizzato da Targhetta: "è ambientato in un'azienda di consulenza informatica con sede a Marghera, presenta storie di tre dipendenti: a) un programmatore, b) il capo-azienda, ambedue amici del liceo, c) il procacciatore di clienti. Le loro storie si intrecciano fino a quando a uno dei tre protagonisti viene fatta una proposta da un vecchio amico....".

E volutamente lo fermiamo, per non conoscer il finale e gustarselo, scoprendolo, con la lettura del romanzo.

Abbiamo chiesto inoltre come è avvenuta la sua partecipazione al Campiello.

"I 10 giurati avevano chiesto autonomamente agli editori i testi che sembravano loro interessanti".

Tra questi era stato segnalato anche il suo, 240 pagine, pubblicato a fine marzo 2018.

 

Questa mattina a scuola si sono sprecati i complimenti e gli auguri da parte dei colleghi e degli studenti.

 

L'apprezzamento del Liceo per il romanzo si era già manifestato, comunque, prima dell'annuncio ufficiale.

Lo dimostra il fatto che il Flaminio si è fatto promotore di un dibattito tra il suo professore e un nome di tutto rispetto, un altro docente, prestato alla cultura, il prof. Gian Mario Villalta, ispiratore e direttore di Pordenonelegge .

Ambedue si confrontano pubblicamente nell'aula magna del Flaminio alle 18:00 di giovedì prossimo, 31 maggio.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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