MONTEBELLUNA – Per festeggiare la vittoria del Palio del Vecchio Mercato di Montebelluna, i componenti della squadra Centro-Pieve sono andati in cimitero e si sono scattati una foto con uno striscione: “Non sapete cosa vi siete persi”.

In sette stanno in piedi e sorreggono lo striscione, mentre l’ottavo membro se ne sta steso davanti al gruppetto schierato con dei fiori poggiati sul ventre, con lo sguardo rivolto verso l’obiettivo della macchina fotografica.

Un gesto dall’intento ironico evidentemente, alimentato dall’euforia di essere riusciti a piazzarsi davanti a tutti nella tradizionale manifestazione.

La foto è stata pubblicata prima nella pagina della squadra, poi è rimbalzata sul web, dove però in tanti non l’hanno presa bene. “Ed eccoli qui i vostri vincitori patetici più ke mai e rispetto pari a 0.. dopo questa foto per me siete arrivati ultimi e siete solo teste di c... Anzi vi annullerei la vittoria…”, si legge ad esempio nel gruppo Facebook “Montebelluna, non solo Notizie”. E seguono altri commenti. “Ero felice dopo la notizia della vostra vittoria cercata da anni.... Ma dopo questa cazzata ragazzi.... Vergognatevi…”. O ancora. “Non c'è niente di simpatico anzi direi vergogna queste cose non si fanno in un luogo così sacro!”. “Che schifo!!”. “Hanno fatto una enorme cazzata. Il loro Capomastro, visibilmente dispiaciuto ed affranto, dal palco ha questa sera chiesto scusa a tutti ed in particolare a quelli che si sono sentiti offesi”. 

Poi verso sera la foto è stata tolta dalla pagina Facebook Centro La Pieve ed è apparso un messaggio di scuse. “In nome di tutti i componenti della squadra, vi chiediamo umilmente scusa – si legge -. L'immagine postata, nata dopo una vittoria tanto sognata quanto insperata per noi e per chi ci segue, aveva un intento meramente goliardico, teso a onorare coloro che negli anni passati hanno partecipato per rendere grande la Pieve e che oggi non sono più tra noi. Tuttavia, rimane indubbio che possa avere urtato la sensibilità di molti di voi.  Chiediamo ancora umilmente scusa. I ragazzi del Centro La Pieve”.