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25 aprile 2024

Treviso

FONDI ALLE MATERNE PARITARIE, DON VELLUDO STRIGLIA ZAIA

Il religioso scrive al governatore del Veneto reclamando i soldi promessi. Si rischia la chiusura degli asili

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

FONDI ALLE MATERNE PARITARIE, DON VELLUDO STRIGLIA ZAIA

TREVISO - Mancati trasferimenti di fondi alle scuole materne private: la Fism e don Carlo Velludo (nella foto) continuano la loro battaglia. Dopo aver simbolicamente restituito al prefetto Adinolfi, la scorsa primavera, le chiavi di tutti gli istituti della Marca che arrancano per tenere aperte le strutture, ora il religioso ha inviato al governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, una lettera aperta che qui abbiamo pubblicato.

E non le manda certo a dire don Velludo che, come sempre senza peli sulla lingua, reclama quanto gli era stato promesso all’Ente veneziano. In un passaggio della lettera afferma: “Lo sa che la mia scuola avanza dalla Regione circa 32.000 euro e in questi giorni sarà ancora una volta costretta a versare circa 6.000 euro di Irap, perché noi le tasse siamo obbligati a pagarle mentre voi i nostri soldi li potete trattenere senza poi neppure riconoscerci gli interessi? Con le vostre inaffidabili promesse io non posso pagare dipendenti e fornitori, ma credo di non essere distante dalla verità se dico che ogni mese il vostro stipendio vi viene regolarmente versato in conto e che mai avete dovuto attendere, come noi, più di un anno per ottenerlo”.

Don Velludo e il presidente della Fism, federazione italiana scuole materne, trevigiana, Giancarlo Frare, sono fortemente preoccupati per le ripercussioni che i mancati trasferimenti a livello regionale e statale avranno se non giungeranno in tempo: per molte scuole private italiane, la maggior parte delle quali in Veneto, significa rischio di chiusura. Un’eventualità che don Velludo ritiene assolutamente reale. Nella lettera don Carlo sottolinea questo passaggio con parole che non lasciano adito a fraintendimenti.

“Quando a settembre vi troverete con 94 mila bambini senza scuola e 10 mila lavoratori senza lavoro avrete ancora il coraggio di dire che la colpa è di un prete comunista o finalmente vi addosserete la responsabilità delle vostre scelte che finalmente potranno essere tradotte con lo slogan “prima noi e dopo i veneti”? Intanto per il prossimo autunno la Fism ha in programma una mobilitazione che porterà in piazza genitori, insegnanti e buona parte del mondo cattolico. Anche i vescovi di Treviso e di Vittorio Veneto sono preoccupati per questa vicenda e appoggiano le iniziative dell’associazione.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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