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29 marzo 2024

Cronaca

Foggia, violenza su 5 ragazzini: arrestato ex sacerdote e allenatore

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Foggia, violenza su 5 ragazzini: arrestato ex sacerdote e allenatore

E' accusato di violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di cinque minorenni, di età compresa tra i dodici anni ed i tredici anni, che venivano affidati alla sua custodia visto che era dirigente ed allenatore della squadra di calcio frequentata dai bambini, nonché loro docente di lezioni private: Giovanni Trotta, 56 anni, ex sacerdote, ridotto allo stato laicale dal 16 marzo 2012, è stato arrestato da agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, Giulia Romanazzi su richiesta del pubblico ministero Simona Filoni. I reati, che risalgono al 2014, sono stati commessi nel foggiano.

L'uomo deve rispondere anche dei delitti di pornografia minorile in danno dei cinque minori e di divulgazione di materiale pornografico realizzato mediante lo sfruttamento sessuale degli stessi. L'ex prete distribuiva e diffondeva materiale e informazioni di carattere pedopornografico, anche ad altri giovani per attrarli a sé e metterli in competizione tra di loro, per via telematica e mediante l'applicazione whatsapp del suo telefono cellulare. Trotta risponde anche di adescamento dì minori ai danni di un dodicenne e di una dodicenne che avrebbe contattato mediante la chat Messenger del profilo Facebook delle vittime.

Secondo quanto accertato gli abusi sessuali venivano consumati nell'abitazione di Trotta, dove le vittime si recavano per il doposcuola. L'uomo, abusando delle ovvia inferiorità fisica e psichica e forte dell'ascendente che aveva sui bambini, li avrebbe indotti a compiere e subire atti sessuali, consumati singolarmente o in gruppo. Inoltre rafforzava la sua posizione millantando la sua qualità di sacerdote, facendosi chiamare Don Gianni, e anche con la promessa di farli giocare al computer e a vari giochi o sfruttando Facebook, sul quale si accreditava come 'amico degli amici', inviando loro migliaia di contenuti in chat, quasi tutti dal contenuto erotico e pedopornografico. Quindi, nelle stesse occasioni, li avrebbe costretti a partecipare alla produzione di materiale pedopornografico, che veniva realizzato, con continue sollecitazioni, all'interno della abitazione dell'uomo, sul soppalco.

I video venivano effettuati con il telefono cellulare dello stesso Trotta e con una fotocamera digitale o prodotte, su sua richiesta, dagli stessi minori edinviate a lui per telefono. Il materiale veniva poi distribuito e divulgato dall'ex sacerdote sia alle stesse vittime, con lo scopo di metterle in competizione tra di loro e di insinuare in loro curiosità di natura sessuale, oppure ad altri minorenni.

 


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