Festa per i 50 anni di sacerdozio del missionario Schiavinato
La sua vita spesa in tre continenti tra insegnamento e impegno pastorale
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA - L’Associazione Volontariato Insieme, insieme ai familiari, alla comunità di Montebelluna, ed all’intera congregazione dei Missionari della Consolata, presenti nel trevigiano con i due centri di animazione di Nervesa e Vittorio Veneto, festeggerà domenica 29 giugno in Duomo a Montebelluna, con una solenne celebrazione fissata per le ore 11, il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre Pietro Schiavinato, il missionario che nel 1987 ha dato un impulso fondamentale per la costituzione dell’Avi.
Nato a Montebelluna il 01 febbraio 1939, primo di 6 fratelli e sorelle, Pierino Schiavinato entra nel seminario minore della Consolata, allora ospitato a Villa Pisani di Biadene, ove frequenta le scuole medie.
Completa gli studi liceali a Varallo Sesia e nel 1959 termina il suo noviziato alla Certosa di Pesio.
Prosegue gli studi di filosofia e teologia a Torino, dove nel 1962 emette la professione religiosa.
Viene ordinato sacerdote in Duomo a Montebelluna il 19 dicembre 1964 dal Vescovo mons. Mistrorigo.
La Congregazione valorizza le sue doti intellettuali inviandolo all’Università Urbaniana di Roma, dove si laurea in Teologia, e poi all’Università Gregoriana per un master in Storia della Chiesa.
Completato il ciclo di studi rientra a Torino dove insegna Storia sino al 1978.
Nel 1979 inizia finalmente la sua opera pastorale in Tharaka, una delle regioni più povere del Kenya, ove rimarrà fino al 1984 operando nelle missioni di Gatunga e Matiri.
Nel 1985 viene nominato preside dell’Istituto di Filosofia di Nairobi, e nella capitale kenyota fonda e dirige fino al 1993 la rivista missionaria in lingua inglese “The Seed”
Nel 1995 viene trasferito a Londra con incarichi di docenza presso il Missionary Institute dell’Università del Middlesex.
Dopo cinque anni di insegnamento la sua nuova destinazione sarà Toronto, in Canada, ove rimane dal 2000 al 2008 come direttore del Locale centro Missionario e nel contempo come assistente presso la Parrocchia di St. Andrew.
Nel 2008 ritorna al suo Kenya, ancora nella missione di Matiri, ove attualmente è parroco, e dove l’AVI è impegnata in svariati progetti, dall’ospedale del Tharaka alla scuola di Kithaga, realizzata grazie ad un gemellaggio ormai ventennale con la scuola Elementare Visentin di Postioma.
Malgrado i suoi 75 anni padre Pierino non ha alcuna intenzione di andare in pensione
Tra i progetti futuri per la sua parrocchia c’è la costruzione di un Centro Giovanile (il 60% dei cattolici di Matiri ha meno di 25 anni) la realizzazione di un impianto di purificazione dell’acquedotto, che attualmente serve circa 2.000 utenti, l’ampliamento di una scuola elementare e l’ampliamento della chiesa parrocchiale, luogo di culto ma anche di aggregazione e di riunione per la comunità, ed ormai troppo piccola per ospitare le svariate iniziative della sua comunità.
Nella sua opera pastorale in Kenya padre Pierino può contare sull’aiuto del fratello Daniele, fondatore e primo presidente dell’AVI, che da quasi due decenni risiede stabilmente nella Missione di Mujwa, dove proseguendo la tradizione di famiglia gestisce una falegnameria di proprietà della congregazione, e produce arredi di ottimo livello richiesti anche nella capitale.
Con i proventi di tale attività, che garantisce una ventina di posti di lavoro e l’opportunità di una formazione professionale di eccellenza, Daniele sostiene da anni la gestione della St. Patrick House, centro di accoglienza che ospita oltre settanta orfanelli in età scolare e varie altre opere umanitarie per la popolazione locale.