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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

FENDERL: «CONVENZIONE DITTATORIALE»

Le minoranze: «Uno schiaffo al mondo del volontariato». Il sindaco: «Prima i tosatei»

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

VITTORIO VENETO - Consiglio comunale spaccato ieri sera, martedì, sull'approvazione del nuovo schema di convenzione per l'area Fenderl: mentre le minoranze hanno abbandonato l'aula, la maggioranza - 10 consiglieri e il sindaco - davano l'ok al nuovo schema che, poco prima, erano stato definito dal consigliere Costantini (SV) uno «schiaffo al mondo del volontariato».

Nell'area Fenderl, e in particolar modo nell'edificio, trovano spazio oggi tre realtà: al piano terra la cooperativa Fenderl con il suo centro diurno che oggi conta 16 utenti; al primo piano le oltre 30 associazioni riunite nella consulta dell'associazionismo culturale vittoriese, che dispongono al piano terra anche di un salone e di una cucina, e all'ultimo piano il coordinamento del volontariato della Sinistra Piave.

Ed è sul piano terra dell'edificio che si è creata la "disputa" per la quale, con una lettera, le associazioni hanno chiesto al consiglio comunale di attendere alcuni giorni prima di approvare il nuovo schema di convenzione, affinchè potessero trovarsi tra di loro e discuterne.

La nuova convenzione, della durata di 5 anni, prevede che l'intero piano terra venga assegnato alla coop affinchè si metta in regola con la normativa regionale che prevede che ogni utente, e sono 16, abbia a disposizione 20 metri quadrati, pena la chiusura o il trasferimento del servizio. «C'è il rischio - ha sottolineato l'assessore Flavio De Nardi - di perdere il servizio e l'amministrazione non vuole correrlo. Preciso che non vogliamo cacciare nessuno da quel posto e alle associaizioni abbiamo proposto una nuova sede».

Poi il dibattito in aula che ha visto spaccate maggioranza, a favore dell'immediata approvazione della nuova convenzione, e minoranza che a più voci ha chiesto di rivedere e posticipare l'accordo. «Le associazioni - ha sottolineato il consigliere Adriana Costantini (SV) - chiedono un mese per il confronto. Approvare questa convenzione significa imporre un atto autoritario, si tratta infatti di una bozza unilaterale che impedisce il processo democratico, uno schiaffo al mondo del volontariato. Una nuova convenzione richiederebbe un consenso unanime» ha poi rimarcato Costantini, che ha proposto l'attivazione di un sub-comodato d'uso tra consulta e coop per gli spazi al piano terra, così come avvenne nel 2009.

E sul sub-comodato scaduto nel 2009 sono tornati anche i consiglieri del PD, Adriano Botteon, Giuseppe Costa e Alessandro De Bastiani, che si sono chiesti: «in questi 19 mesi non si è forse corso il rischio di perdere il servizio?». «Penso - ha affermato Botteon - che si possa dare ora tempo per trovare un accordo condiviso». «Dopo 19 mesi - ha aggiunto Costa rivolgendosi al presidente del consiglio Antiga - è difficile giustificare l'urgenza, la legge sui requisiti esisteva 10 anni fa e questo è un nostro colpevole ritardo», «dal 2009 che è stato fatto?» si è chiesto De Bastiani.

«La convenzione - ha aggiunto il sindaco Gianantonio Da Re - è stata vista dalle parti e come ho già detto anni fa "prima vien i tosatei, poi tutto il resto". Questa è la convenzione, la portiamo e la votiamo. Tutto rimarrà come prima, non cambierà nulla».

Poi, a chiusura dell'animato dibattito, la votazione. Le minoranze, applaudite dal folto pubblico che rappresentava le associazioni della consulta, hanno abbandonato l'aula per sottolineare ancora di più il loro "no". In aula sono rimasti 10 consiglieri e il sindaco che, unanimi, hanno detto sì al nuovo schema di convenzione, che ora dovrà essere ratificato dai tre soggetti ospiti dell'area Fenderl.

 


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Claudia Borsoi

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