Famiglia sterminata, il presunto killer vive a Cordignano
Polizia a caccia di Rasim Findo, primo indiziato del triplice omicidio
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CORDIGNANO - Sono stati freddati da colpi d’arma da fuoco mentre dormivano in due camere distinte Amid Pocesta, la moglie Nazmie e la figlia 14enne Anila. Il presunto killer, stando a quando riportato dai media di Skopje, dove si è consumato il delitto, è un parente: Rasim Findo, cognato di Amid Pocesta, residente a Cordignano da diversi anni.
Alla base del delitto, secondo le indagini svolte finora dalle forze dell’ordine macedoni, ci sarebbe un dissidio familiare dovuto a una proprietà: un pezzo di terra che si trova a poca distanza dal luogo del delitto che i due cognati pare si contendessero.
Le tre vittime dell’omicidio, residenti a Sacile da moltissimi anni e perfettamente integrate, si trovavano in Macedonia, loro paese di origine, per il matrimonio di un parente, quando si è consumata la tragedia. A casa a Sacile avevano lasciato altre due figlie, maggiorenni, impossibilitate a partire per la Macedonia a causa di impegni lavorativi. Una delle due, diplomatasi da poco all’alberghiero Beltrame di Vittorio Veneto, aveva trovato un impiego a Cordignano.
Nel Comune trevigiano vive anche la moglie di Rasim, il sospettato, Mubera Findo. La donna lavora in una trattoria del paese mentre Rasim fa il camionista e a Cordignano si occupa anche di agricoltura. L’uomo, dopo la strage, è scomparso: pare che sia fuggito in Albania facendo perdere le proprie tracce. La polizia lo sta cercando in quanto primo indiziato.