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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Famiglia sterminata, la figlia maggiore salva perché al lavoro a Cordignano

La ragazza superstite era rimasta a casa per impegni di lavoro

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Famiglia sterminata, la figlia maggiore salva perché al lavoro a Cordignano

CORDIGNANO/SACILE - Sono stati ritrovati in un lago di sangue nelle loro camere da letto. Amid Pocesta, 55 anni, la moglie Nazmije 53enne e la figlia Anila di 14 anni, macedoni di etnia albanese, da tempo residenti a Sacile, in provincia di Pordenone. Altre due figlie si sono salvate perché trattenute in Italia da impegni lavorativi. Una delle due, dopo il diploma all'alberghiero a Vittorio Veneto aveva trovato un impiego a Cordignano.

 

Come si legge sul 'Messaggero Veneto'  i Pocesta erano ritornati in madrepatria per partecipare alle nozze di una sorella di lei a Debar, cittadina macedone di 19mila abitanti al confine con l’Albania. Ma sono stati massacrati a colpi di pistola nel sonno proprio alla vigilia del matrimonio. La coppia era fuggita dal paese natio durante la guerra e aveva messo radici in Italia. Amid lavorava come operaio all’officina Vinal di Sacile, Nazmije - laureata in Chimica - in Italia faceva la donna delle pulizie. Avevano tre figlie: le due maggori sono scampate al massacro perché impossibilitate a partire con la famiglia per motivi di lavoro.

 

Dopo che la famiglia non si era presentata ai festeggiamenti previsti la sera prima delle nozze, l’indomani mattina un cugino ha preso coraggio ed è entrato da una finestra aperta, scoprendo i tre corpi senza vita. Secondo la ricostruzione della polizia, riportata dai principali media macedoni, l’assassino è entrato dalla finestra, armato di pistola, intorno alle 3 di notte. Prima ha freddato la coppia, poi ha sparato alla ragazzina nel suo letto.

 

Stefan Dimoski, portavoce della polizia di Ohrid, che indaga con il procuratore penale di Gostivar, non ha confermato ai giornalisti locali le indiscrezioni trapelate su alcuni siti circa l’identità del principale sospettato del triplice omicidio. La polizia starebbe cercando un parente: si vaglia la pista di una lite di confine come molla scatenante del delitto.

 


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