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25 aprile 2024

Treviso

Falso Prosecco: bloccate 30 milioni di lattine in vendita sul web

Le bollicine contraffatte erano pronte per essere vendute sul sito di e-commerce cinese Alibaba

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Falso Prosecco: bloccate 30 milioni di lattine in vendita sul web

TREVISO - Continua inesorabile la vendita di falso Prosecco. Le bollicine più famose della Marca guidano la classifica dei vini italiani più taroccati con le imitazioni diffuse in tutti i continenti: dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco.

E ieri è stata smascherata dall’ispettorato repressione frodi anche la vendita di 30 milioni di lattine di falso Prosecco che erano pronte per essere vendute sul sito di e-commerce cinese Alibaba. Trentamilioni di lattine corrispondono a una teorica superficie di 1040 ettari di Prosecco superiore Conegliano Valdobbiadene, ossia al 14% del territorio della Docg.

“Il nostro grazie grazie al lavoro dell'Ispettorato repressione frodi – sottolinea Walter feltrin, presidente di Coldiretti Treviso -  Il successo esplosivo del Prosecco all’estero, dove nel 2016 ha fatto registrare l’aumento record del 25% delle vendite, alimenta la popolarità e moltiplica i tentativi di imitazioni. Un rischio accresciuto dal commercio elettronico per un successo tutto italiano con una produzione che – conclude la Coldiretti - ha raggiunto 410-415 milioni di bottiglie”.

“È un'operazione che dà il segno della grandezza di questo fenomeno, ma che spiega concretamente come l'Italia sia all'avanguardia nel contrasto alle contraffazioni - scrive il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina sulla sua pagina Facebook - Abbiamo portato avanti più di 2mila interventi di protezione con risultati di valore. Siamo l'unico Paese al mondo ad avere accordi con i più importanti player del web, come eBay, Google e Alibaba, per garantire tutela ai marchi geografici dop e igp italiani pari a quella che hanno i marchi commerciali. Non ci fermiamo solo alla tutela, perché per battere davvero l'italian sounding dobbiamo aiutare le nostre aziende ad essere presenti sui mercati internazionali. Abbiamo bisogno di accordi giusti per superare i muri che penalizzano soprattutto le piccole imprese. Proprio per questo abbiamo voluto aprire l'Italian pavilion su Alibaba in occasione della Giornata del vino del 9 settembre. Passiamo da 50 a 120 aziende vinicole italiane coinvolte. Uno spazio dove gli oltre 400 milioni di consumatori cinesi di Alibaba potranno conoscere meglio i nostri prodotti a denominazione".

 


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