Fallita per “baciate” Popolare Vicenza, Fabbian ora viene salvata: intervento da 1,5 milioni
Sarà rilevata dall’imprenditore di San Pietro in Gu Luca Pellegrino
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RESANA - In crisi come conseguenza di un infelice investimento in operazioni "baciate" della Banca Popolare di Vicenza, si vede negare il concordato preventivo perché la stessa Bpvi, nel frattempo finita in liquidazione, non si presenta all'adunanza dei creditori e la obbliga perciò al fallimento. E' la vicenda dello storico marchio dell'illuminazione Fabbian di Castelminio di Resana, che però ha la possibilità di rinascere grazie all'intervento di un investitore di San Pietro in Gu (Padova), Luca Pellegrino, titolare della Domino Led.
Pellegrino ha infatti rilevato dal fallimento l'insegna di Castelminio, la cui attività era nel frattempo proseguita tramite un affitto di ramo d'azienda, permettendo la conservazione dell'intera base occupazionale. L'intervento vale circa 1,5 milioni. Fabbian, prima della crisi, era esposta verso la ex popolare di Vicenza per circa tre milioni ed aveva in portafoglio l'acquisto di azioni "baciate" per un altro milione delle quali era nel frattempo stato chiesto il rientro.
Dopo aver ottenuto il via libera al concordato in bianco dal Tribunale di Treviso, tuttavia, la Fabbian aveva dovuto rinunciare al rilancio dato che, nel frattempo, Bpvi - il primo fra i creditori - era finita in liquidazione e dunque non si era presentata all'assemblea dei creditori.
Fallimento inevitabile, dunque, lo scorso gennaio, ma attività salvata dal nuovo proprietario, intenzionato a riavviare la produzione sostanzialmente applicando ai modelli storici Fabbian la tecnologia led.