Fadalto, la frana si muove ancora
Sopralluogo stamane sul luogo del crollo
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – La frana sulle pendici del monte Prese si è mossa ancora in queste ore. Lo confermano amministratori e tecnici di ritorno da un nuovo sopralluogo avvenuto stamane, giovedì. «Il rilievo sul campo ha permesso di confermare quanto già comunicato in precedenza in merito alle dimensioni del movimento franoso e all’attività ancora in atto della frana che sarà oggetto di periodici controlli» spiegano dal comune di Vittorio Veneto.
Al sopralluogo hanno partecipato il vicesindaco Alessandro Turchetto e l’assessore alla protezione civile Alessandro Mognol, oltre al sindaco di Farra d’Alpago Floriano Da Pra. Con loro gli uomini del corpo forestale dello stato e quattro geologi. Insieme hanno risalito il sentiero che costeggia la frana, fino a giungere alla sommità. Imponente il movimento franoso che segna la montagna al confine tra le province di Treviso e Belluno e che ieri mattina all’alba, mercoledì, si è mosso portando a valle 50 mila metri cubi di materiale.
«Non sussistono pericoli per la popolazione e le abitazioni della zona. Inoltre la viabilità ordinaria statale e autostradale non risulta interessata» confermano gli amministratori al termine del sopralluogo.
«Non è la prima volta che la montagna frana in quel punto – spiega il geologo Antonio Della Libera -: la frana è lontana dal paese e continuerà probabilmente a scendere del materiale anche nei prossimi giorni». Dopotutto era stata proprio una frana in epoca post glaciale a creare il vicino lago di Santa Croce e la valle. «La montagna strutturalmente è molto debole – prosegue il geologo – e le piogge degli ultimi giorni hanno indebolito la coesione delle rocce: un fenomeno dunque naturale». E che stando agli esperti, non dovrebbe preoccupare i residenti.