Facevano prostituire ragazze moldave nel trevigiano. Tra le sfruttate anche una minorenne: un giro da 200mila euro
Organizzazione stroncata dai carabinieri
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TREVISO – Facevano prostituire delle ragazze moldave, tra cui una minorenne, in appartamenti tra Fontane di Villorba, Zero Branco e Silea. Un giro fiorente, che aveva fruttato ad un’organizzazione ora stroncata dai carabinieri, almeno 200mila euro.
Le prestazioni partivano dai 70 euro per consumare all’interno degli appartamenti, ma si potevano superare anche i 200 euro se le ragazze venivano fatte spostare in hotel, oppure a casa dei clienti.
Le ragazze venivano rintracciate dall’organizzazione in Moldavia e venivano fatte arrivare in Italia sfruttando i visti turistici. Una volta qui venivano fatte prostituire, l’attività veniva pubblicizzata in siti di annunci online attirando una clientela variegata. Le indagini dei carabinieri erano partite a seguito dell’omicidio di Igor Ojovanu di Fontane di Villorba avvenuto lo scorso anno.
L’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione era gestita da una 33enne moldava, compagna di uno dei due uomini finiti in carcere per il delitto. Per la donna sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per i due complici, un 51enne ed un 49enne sempre di origine moldava, sono scattati il provvedimento di obbligo di firma ed una denuncia a piede libero.
(Nella foto la conferenza stampa dei carabinieri)