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14 dicembre 2024

Fabio Chies

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Pietro Panzarino - Vicedirettore | commenti | (1)

Fabio Chies, nato a Vittorio Veneto il 06.07.1973, residente ad Ogliano nelle colline di Conegliano, laureato in ingegneria, libero professionista con studio in Conegliano, consigliere comunale a Conegliano dal 2002 al 2007, assessore comunale a Conegliano dal 2007 al 2012, attualmente è Presidente del Consiglio Comunale di Conegliano, dopo le elezioni del 2012, dopo essere stato eletto con il maggior numero di preferenze.

Con lui abbiamo toccato argomenti vari, parlando di Conegliano, Treviso e con lo sguardo alle prossime regionali del Veneto.


A poco più di due anni dalle ultime elezioni amministrative, svoltesi nel maggio del 2012, è cambiato il clima politico generale e gli effetti ci sono anche nel nostro territorio, provinciale e del coneglianese.... Cosa e come è cambiato il quadro nella Provincia di Treviso, dal punto di vista del segretario provinciale e ora vice di Forza Italia?
Purtroppo la difficile situazione socio-economica venutasi a creare e la mancanza di risposte adeguate da parte della politica hanno creato nelle persone una mancanza di fiducia crescente nei confronti delle istituzioni e la conseguente crescita dell’astensionismo ha prodotto inevitabilmente una perdita di rappresentatività della classe politica, per cui più della mutata situazione di alcune amministrazioni comunali sono preoccupato del senso di sfiducia generale.

Dal tuo osservatorio di ex-Assessore ed ora di Presidente del Consiglio Comunale, quali potrebbero/dovrebbero essere le iniziative per rendere più visibile l'azione di Conegliano nella Sinistra Piave e nella Provincia di Treviso?
Conegliano deve tornare ad essere il punto di riferimento e di aggregazione della Sinistra Piave, coinvolgendo i comuni limitrofi in azioni sovracomunali che riguardino in particolare la gestione dei servizi ai cittadini e di assistenza alle fasce deboli, oggi maggiormente colpite dalla crisi. Molto si sta già facendo in questa direzione ma penso che la città di Conegliano debba ritagliarsi un ruolo più incisivo anche attraverso scelte coraggiose e che vadano oltre le necessità contingenti.

Il Presidente di un consiglio comunale, per definizione, dovrebbe essere "super partes"... come è cambiato il Consiglio in questi primi due anni? quanti consiglieri si sono dimessi? e per quali motivi? Potresti fare una breve presentazione della "geografia politica" delle attuali forze politiche presenti in consiglio, in riferimento alla mutata situazione politica ai livelli superiori provinciali, regionali e nazionali?
Il consiglio comunale di Conegliano in questi due anni ha visto l’avvicendarsi di 11 dei 24 membri inizialmente presenti, ma nonostante ciò siamo riusciti a svolgere con serenità il compito affidatoci dai cittadini.
Per quanto riguarda coloro che se ne sono andati, optando per posizioni nelle società, sono Lorenzo Burgio, divenuto Presidente della SAVNO e Bruno Zanette entrato nel cda di Ascotrade, posto storicamente di Conegliano. Prima di lui c'era Alberto Maniero.
Tra maggioranza ed opposizione è rappresentato tutto l’arco dei partiti tradizionali e vi è la presenza anche di cospicui gruppi civici, che rimangono fondamentali per il corretto funzionamento e la vicinanza ai problemi della città, ottimo connubio tra le scelte strategiche di lunga visione per la città e la risoluzione dei problemi contingenti.

Ormai è maturo l'intervento della Revisione della spesa, identificata con il personaggio Cottarelli... questa volta tocca alle municipalizzate. Parliamo degli effetti su Conegliano: ci sono e quante sono le società controllate direttamente dall'Amministrazione Comunale? Ci sono e quante sono le società in cui, sia pure indirettamente, l'Amministrazione Comunale nomina alcuni membri dei relativi consigli di amministrazione? Quanti sono complessivamente i membri "nominati" dall'Amministrazione Comunale?
La Conegliano Servizi è l’unica società interamente partecipata dal comune di Conegliano, è stata operata la scelta di mettere come guida unica della stessa un dirigente del Comune in modo da poter ottenere un risparmio a livello di consiglio di amministrazione e di poter avviare le procedure per una possibile chiusura o un riassetto della stessa alla luce delle mutate normative in materia.

Si dà per certo o almeno fortemente probabile una tua discesa in campo per le regionali della prossima primavera, per taluni saresti il "delfino" dell'europarlamentare Remo Sernagiotto... cosa puoi dirci nel merito?
La composizione delle liste per le regionali verrà fatta solo qualche mese prima delle elezioni, ma la cosa su cui si deve assolutamente puntare è la forte presenza al suo interno degli amministratori locali, unica certezza di rappresentanza del territorio.
Per quanto riguarda l’europarlamentare Remo Sernagiotto ho condiviso con lui negli ultimi 4 anni un percorso all’interno del partito di FI spesso con visioni diverse, scontri anche accesi ma che hanno sempre trovato una sintesi.
Sono contento della sua elezione, è un punto di riferimento importante, ma oggi bisogna saper guardare avanti al futuro di un’intera classe di amministratori, che si sviluppa su presupposti completamente diversi. Deve finire l’epoca dei delfini o dei nominati, la nostra storia di amministratori locali nasce da lontano e, se mi sarà chiesto, metterò a disposizione l’esperienza maturata in piena autonomia, e come me penso lo farà la nuova classe dirigente nata in questi anni.

Come sta cambiando la società coneglianese, in che cosa, con quali ritmi? in che direzione?
Purtroppo la crisi economica si sta facendo sentire anche in questa terra un tempo lontana da queste dinamiche e probabilmente siamo ancora distanti dall’individuare quel cambiamento di rotta da tutti auspicato. La cosa che più mi da’ fiducia è vedere come non si sia persa la grande solidarietà, che fa parte della storia della nostra gente e di cui quotidianamente vediamo degli esempi anche di piccola portata, che non vengono adeguatamente posti in risalto.

Dato e non concesso l'eventuale tuo passaggio alla Regione, dal tuo punto di vista a quale iniziativa comunale ti senti maggiormente legato per la tua esperienza amministrativa a Conegliano?
Il settore a cui più sono rimasto legato è sicuramente il mondo della scuola, ho fatto l’assessore per 5 anni e debbo dire che ho conosciuto persone fantastiche, che dedicano il loro tempo al di fuori dell’orario di lavoro ed in forma di puro volontariato per la crescita dei ragazzi. Ma per quanti sforzi l’amministrazione abbia fatto c’è ancora molta strada da fare, anche a livello di sensibilizzazione, verso un mondo troppo spesso abbandonato a se stesso ed alla buona volontà degli operatori e dei genitori.

Come mai sei così “affezionato” al tuo ruolo di amministratore locale a Conegliano?
Ho sempre ritenuto il ruolo di amministratore locale fondamentale per la crescita personale prima ancora che politica. Il fatto di confrontarsi con i cittadini quotidianamente dal momento della legittimazione con il voto di preferenza, al momento dell’impegno quotidiano per rappresentarli al meglio all’interno delle istituzioni comunali è un privilegio, ma deve essere vissuto anche come una grande responsabilità. Solo partendo da tali presupposti potremmo sperare di riconquistare la credibilità agli occhi dei nostri cittadini, stanchi di promesse, costantemente disattese.



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In un commento postato questa mattina sul blog di Francesca Salvador, Michele Bastanzetti accusa alcuni commentatori ed anche la blogger, probabilmente, di essere fiancheggiatori di chi sgozza esseri umani, del terrorismo islamico. E' un' affermazione priva di fondamento, ma grave e pericolosa.

Michele Bastanzetti
03/09/2014 - 7:19
LA BARBARIE TRA DI NOI
I fondamentalisti dell’Isis hanno sgozzato un altro giornalista. Pura,spregevole barbarie. E ciò che lascia vieppiù attoniti è che persino tra di noi, persino in questo blog ci sia gente che fiancheggia questa barbarie.

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