EMIGRAZIONE
27-09-2014 - Montebelluna
Francesco Cecchini | commenti
EMIGRAZIONE.
Negli ultimi sette anni sono morti nel medierraneo più di diecimila esseri umani. Un’ ecatombe di portata epocale che va oltre i confine dell’ Italia. Si tratta di spostamenti di persone dal sud e dall’ est del mondo che non avvengono solo per via mare, ma anche via terra usando per lo più mezzi clandestini ed illegali che vengono pagati. Un grosso affare. I paesi da dove queste persone sono tutti paersi con i quali l’ Europa ha avuto ache fare prima con il colonialismo e recentemente con guerre d’ ingerenza, Libia e Siria, per esempio. Se è vero che l’ Italia e la Spagna, in diversa maniera, sono terre di sbarco, è l’ Europa intera con il suo modello di vita ed il fabbisogno di manodopera che costituiscono la calamita, dove gran parte cerca di trovare lavoro e possibilità di vita, magari l’ aiuto di parenti che già vivono.Che deve fare l’ Europa? Manca una legge europea che definisca asilo politico, intervento umanitario, monitorare il fabbisogno di forza lavoro, definire le autorità, i luoghi di accoglienza e primo intervento. E’ necessaria l’ unione delle forze ed intelligenze europee, istituire anche una flotta europea di primo soccorso ed intervento. C’ è bisogno insomma di una nuova identità dell’ Europa.