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25 aprile 2024

Conegliano

ELECTROLUX, SINDACATI: «NO AI LICENZIAMENTI MASCHERATI»

Ieri il vertice a Roma tra azienda e sindacati

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ELECTROLUX, SINDACATI: «NO AI LICENZIAMENTI MASCHERATI»

ROMA/SUSEGANA - I sindacati chiedono chiarezza sul piano industriale e sociale dell'Electrolux; l'azienda ha fatto sapere che tra le possibili soluzioni c'é anche l'incentivo all'autoimprenditorialità.

Sono state queste le posizioni espresse nel corso dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza che riguarda la multinazionale svedese dell'elettrodomestico.

Al tavolo hanno partecipato oltre che le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dell'azienda anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi ed esponenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. La trattativa ha al centro la discussione sui circa 800 esuberi relativi agli stabilimenti di Susegana e Porcia.

Per il segretario nazionale della Fim-Cisl, Anna Trovò, "é necessario chiarire e formalizzare la parte dell'accordo sugli impegni dell'azienda a mantenere le attività e gli investimenti su ricerca e sviluppo". La sindacalista ha precisato che il piano sociale sarà discusso più approfonditamente nel prossimo incontro che si terrà sempre al ministero di via Veneto il 24 marzo.

Un piano che "deve contenere - ha aggiunto - non solo forme di sostegno al reddito, come la cassa integrazione, ma anche politiche attive". Secondo il vicesegretario nazionale Ugl-metalmeccanici, Antonio Spera, si è trattato di "un incontro interlocutorio, si entrerà sul merito nel prossimo.

Il ministro Sacconi è stato deciso ed ha chiesto all'azienda di portare qualcosa di scritto per poter valutare". E ha sottolineato: "Chiediamo di sapere quante persone l'azienda intende ricollocare".

Il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Laura Spezia, ha espresso preoccupazione per quanto riguarda "la delocalizzazione dei frigoriferi free-standing" ed ha evidenziato come la priorità sta "nel non licenziare nessuno, né formalmente ne sostanzialmente".

Sulla stessa linea la Uilm, che con il segretario nazionale, Roberto Toigo, ha espresso la contrarietà a "forme mascherate di licenziamento", sottolineando che "l'azienda ha manifestato la volontà di rimanere in Italia, ma a noi questo non basta, abbiamo bisogno di più dettagli".

L'Electrolux fa, da parte sua, sapere che il piano sociale sarà articolato in più livelli, oltre alla cassa integrazione, al part-time, alla reindustrializzazione, agli incentivi al lavoratore e all'imprenditore che lo assume, ci saranno incentivi all'autoimprenditorialità e forme di aiuto all'avvio dell'iniziativa (come il sostegno al reperimento del finanziamento).

 

 


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