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28 marzo 2024

Conegliano

Electrolux licenzia 2.000 operai

Tra sei mesi, si conoscerà il destino dell'azienda di Susegana

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Electrolux licenzia 2.000 operai

SUSEGANA - La Electrolux ha annunciato il taglio di 2.000 posti di lavoro, ovvero oltre il 3% della propria forza lavoro complessiva a causa dei risultati deludenti del terzo trimestre, che hanno evidenziato un calo del 29% dell'utile a 75 milioni di euro. Il gruppo svedese ha quindi deciso la chiusura di una fabbrica in Australia che dà lavoro a 500 persone e la riduzione degli organici in Europa, Medio Oriente e Africa. Le cifre, annuncia il gruppo potranno essere anche superiori e si studierà il futuro delle 4 fabbriche italiane.

 

Il gruppo ha infatti deciso di ''studiare in dettaglio se dovrà mantenere le sue quattro fabbriche italiane''. Electrolux impiega in totale oltre 60 mila dipendenti ed ha motivato la decisione dei tagli con il fatto che sebbene la domanda in America del Nord e sui mercati emergenti sia in crescita resta in calo nei principali mercati di sbocco dell'azienda in Europa. L'Italia, per numero di fabbriche e per numero di occupati, è uno dei Paesi europei dove più è concentrata l'attività della Electrolux. Le fabbriche sono quattro: Forlì, dove sono occupate 800 unità e si producono piani cottura e forni; Porcia , con 1200 occupati e produzione di lavatrici; Solaro (Milano) con 900 unità e produzione di lavastoviglie e Susegana, 1.000 occupati e produzione di frigoriferi e congelatori da incasso.

 

Saranno circa 200 gli impiegati Electrolux italiani, sui mille complessivi in Europa dei 7500 dipendenti, coinvolti nella riorganizzazione degli uffici dell'azienda di elettrodomestici. Lo indica in una nota la stessa industria precisando che vista l'insoddisfacente performance del settore elettrodomestici Emea, Electrolux ha assunto una serie di importanti decisioni strategiche con l'obiettivo di ridurre i propri costi operativi in Europa. Il progetto, che dovrà essere avviato subito e concluso entro il biennio 2014-2015, prevede, sottolinea l'azienda, un'organizzazione meno complessa, più veloce ed efficace nel raggiungere e gestire il mercato. Sul versante della competitività di costo delle produzioni italiane e della loro sostenibilità, Electrolux ha deciso, di aprire un'investigazione su tutti gli stabilimenti italiani di elettrodomestici (Forlì, Porcia, Solaro e Susegana) per verificare se e con quali azioni di innalzamento di competitività e riduzione di costo sia possibile ripristinare la sostenibilità delle produzioni oggi gravemente compromesse nel contesto europeo. La conclusione dell'indagine, conclude la nota, è attesa entro la fine di aprile 2014 per consentire l'assunzione di decisioni tempestive ed efficaci.

 

Il presidente della Provincia di Treviso e dell'UPI Veneto, Leonardo Muraro esprime la propria preoccupazione per la nuova riorganizzazione che la multinazionale ha annunciato. Manifesta la propria vicinanza ai lavoratori e dichiara il proprio sostegno e interessamento alla vicenda "così come è stato fatto alcuni anni fa. La Provincia non resterà in silenzio di fronte ad una scelta drammatica per il territorio, in questo momento storico, da parte dell'azienda. La stessa negli incontri avvenuti nel 2008 con l'Ente provinciale - relativamente allo stabilimento di Susegana - si era impegnata a salvaguardare lo stabilimento trevigiano. E', quindi, allarmante e gravissima un'eventuale nuova riorganizzazione con ricaduta sui lavoratori - aggiunge il presidente Muraro - .Già all'epoca la multinazionale aveva cercato di estromettere le istituzioni locali dalla trattativa, ma alla fine aveva dovuto accettare il nostro doveroso interesse. Anche oggi la Provincia di Treviso non si tirerà indietro anche con tutte le possibili azioni utili a contrastare eventuali future scelte unilaterali dell'Electrolux non rispettose del territorio".

 


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