TREVISO - Non si ferma la richiesta della cassa integrazione nel settore edilizia della Marca. In aumento del 10% nel mese di settembre, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, non da respiro al settore stretto nella morsa della crisi.

A dirlo sono le stime della Feneal, il sindacato di categoria della Uil, secondo il quale le domande per l'ammortizzatore sociale in aumento segnano un ulteriore flessione dell'occupazione nell'edilizia. "Oltre ai licenziamenti per ridurre il personale si moltiplica la richiesta di proroga e di nuove aperture della cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, che non lasciano ben sperare" - spiega Celso Bortolotto segretario provinciale della Feneal. In 4 anni, dall'inizio della crisi del settore edile, si sono persi il 40% degli operatori in provincia di Treviso: ad oggi sono circa 6mila i lavoratori occulti nelle aziende industriali.

L'unico debole segnale positivo si registra nel reparto delle ristrutturazioni edili e nel settore legno. Una ripresa però legata solo al mercato internazionale, segno che quello italiana vive ancora una fase di stallo.