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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Ecco perché la Festa Settembrina ha preso la maxi multa

Dal comune di Vittorio Veneto il chiarimento sulla vicenda che ha scatenato polemiche in città

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Ecco perché la Festa Settembrina ha preso la maxi multa

VITTORIO VENETO - Gli organizzatori della Festa Settembrina sono stati sanzionati per aver dato avvio ad una attività di somministrazione e di pubblico spettacolo senza avere ottenuto preventivamente la necessaria autorizzazione.

 

La stessa - precisa il comune di Vittorio Veneto - è stata negata per la mancanza dei necessari presupporti.

 

Sull’argomento sono intervenuti i funzionari responsabili, Wanda Antoniazzi, dirigente del settore Attività Produttive, ed Ezio Camerin, comandante della Polizia Locale, che così spiegano i motivi che li hanno obbligati a negare l’autorizzazione richiesta e ad irrogare le sanzioni: “Il diniego è stato un atto dovuto a fronte dell’incapacità degli organizzatori di dimostrare la sicurezza degli impianti e delle strutture. La documentazione a corredo della domanda era infatti carente e i tecnici che avevano prodotto i vari documenti si contraddicevano a vicenda. Nella prima riunione del 10 agosto, la Commissione per il Pubblico Spettacolo anziché bocciare la pratica, attendeva l’arrivo di un tecnico dell’organizzazione per spiegargli quali fossero le carenze e le contraddizioni riscontrate. La stessa Commissione suggeriva come integrare strutture e documentazione e, in via del tutto eccezionale, decideva di riconvocarsi 10 giorni dopo per consentire l’eliminazione delle fonti di pericolo e la regolarizzazione della documentazione. Anche successivamente, in più occasioni e con una certa insistenza, funzionari e amministratori cercavano il dialogo con diversi referenti della società sportiva per evidenziare la mancata osservanza delle norme di sicurezza e ribadire la necessità di regolarizzare la situazione. Purtroppo, non ricevevano risposte e tanto meno venivano risolte le criticità evidenziate. Infine, l’organizzatore, a fronte dell’inevitabile diniego, presentava una Segnalazione certificata di inizio attività per attivare gli spettacoli già calendarizzati. Possibilità offerta dalla normativa purché un tecnico asseveri (garantisca) che le strutture e gli impianti siano realizzati a regola d’arte. Purtroppo, la Segnalazione presentata non aveva allegato alcun documento quindi era irricevibile e non valida per procedere con i festeggiamenti. In questa situazione la domanda che si sono posti gli uffici è stata: se tutto era a posto come dichiarato verbalmente dall’organizzatore, perché nessun tecnico del Salsa si è assunto la responsabilità di dichiararlo? Di fronte alla decisione unilaterale di aprire le porte al pubblico, non supportata dalla documentazione prescritta dalla legge, al Comando non rimaneva altra possibilità che comminare le sanzioni previste”.

 



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