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28 marzo 2024

Treviso

E’ nata la Rete SI “Salviamo l’Italia”

Dal 28 marzo inizierà una mobilitazione nazionale “Primavera italiana”

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E’ nata la Rete SI “Salviamo l’Italia”

TREVISOLe forze produttive del Paese fanno rete per dare un futuro all’Italia. Nasce, dalla sinergia di una ventina di associazioni di categoria e movimenti, la Rete SI Salviamo l’Italia. Obiettivo avere una voce unica, come forze produttive del Paese a rappresentanza di milioni di imprenditori, liberi professionisti e lavoratori, per contribuire, attraverso proposte di legge attuabili, al risanamento dell’Italia e al rilancio dell’economia.

 

Il marchio “SI Salviamo l’Italia - Basta burocrazie, balzelli, tasse, caste, mafie” già unisce numerose associazioni: Apindustria Vicenza, Apri, Camera di Commercio e Industria Italo-Polacca, ConfAPRI, Confassimpresa, Confedercontribuenti, Confimi, il Forum nazionale dei mediatori, Imprese che resistono, Iassp, La primavera d’Italia, Movimento giusta pensione, Movimento Italiano Lavoratori Uniti, Movimento per la gente, Sosesi, Tea Party Italia e Unionliberi. Altre realtà si stanno aggiungendo in queste ore, consapevoli che solo facendo squadra si potrà estirpare la corruzione, ridurre gli sperperi della spesa pubblica, tagliare le tasse, far ripartire l’economia e dare un futuro, nel nostro Paese, ai giovani. «E’ la buona e sana imprenditoria che crea occupazione, che può garantire benessere e un giusto reddito ai cittadini – afferma Massimo Colomban, imprenditore, fondatore di Permasteelisa e tra i portavoce della neo-nata Rete SI -. Se non perseguiamo tutto questo, come sostenuto anche da Papa Francesco, togliamo la dignità agli italiani, oltre a contravvenire all’articolo 1 della nostra Costituzione».

 

Tra gli impegni della Rete SI quello di dare una sveglia ai politicanti troppo indaffarati con le loro beghe di palazzo per accorgersi che il Paese sta morendo. «Gli scopi della Rete SI sono chiari:  vogliamo contribuire al risanamento del nostro Stato, attraverso delle proposte di legge predisposte da chi giornalmente sta al fronte ed ha le competenze per risanare uno Stato, che è degenerato e sta scivolando, se non lo fermiamo con urgenza, verso il baratro» afferma Colomban.

 

Tra i primi appuntamenti in programmazione dalla Rete SI la “Primavera italiana”, denominata anche “Switch off Italia”, giornate di mobilitazione nazionale che prenderanno il via dal 28 marzo, ma anche azioni più incisive, come la deposizione di ricorsi alla Corte Costituzionale Italiana e alla Corte Europea contro quelle leggi italiane che sviliscono il lavoro e giudicate dalla Rete SI incostituzionali. Le azioni continueranno il 1° maggio con una “busta paga doppia e trasparente” che dimostrerà al lavoratore chi si mangia oltre la metà della paga che l’imprenditore elargisce.

 

«L’Italia può risorgere, ed alla grande! Non è vero che siamo il Paese con uno dei più alti debiti al mondo. Se conteggiamo l’intera ricchezza o i debiti totali dell’Italia siamo ancora, per fortuna, una delle più solide e dinamiche economie mondiali, secondi solo, ma con poca differenza, alla Germania, ma dobbiamo fare presto! E le misure di risanamento sono state elencate dalla Rete SI. Partendo dallo sviluppo imprenditoriale, dalle imprese che creano lavoro, prodotti e reddito sia per i cittadini sia per lo Stato, e quindi dalla ricrescita del PIL, al necessario taglio delle tasse, dei balzelli e dei tributi sul lavoro e sulle imprese, perché senza tagli alla spesa pubblica, che divora quasi il 60% dell’intero PIL nazionale, non ci può essere né ripresa né sviluppo!» afferma Colomban. 

 


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