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19 aprile 2024

Castelfranco

Due sale dello “Steffani” per esporre duecento strumenti musicali antichi

Torna “Chiave Classica”, la stagione di concerti al Teatro Accademico

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Due sale dello “Steffani” per esporre duecento strumenti musicali antichi

CASTELFRANCO - Dieci date, un' opera lirica, il grande jazz con Fabrizio Bosso, la musica da camera, il ritorno di Uros Lajovic, l'orchestra popolare delle Dolomiti, gli ottoni del Gran Teatro la Fenice e un evento speciale con l'Art Voice Academy.

Dopo il successo dell'edizione 2013, torna Chiave Classica, la stagione di concerti al Teatro Accademico ideata e programmata dal Conservatorio Agostino Steffani. Dieci date da febbraio a maggio, per dieci incontri con il repertorio cameristico, la sinfonica, il melodramma, il jazz, la musica popolare il pop di qualità.

E da quest'anno conferenze introduttive ai concerti al Museo casa di Giorgione.

La presentazione della rassegna è avvenuta questa mattina in Teatro Accademico a Castelfranco. Con l'occasione l'assessore alla cultura Giancarlo Saran ha annunciato l'apertura, in primavera, di due sale a villa Barbarella (sede dello Steffani) dedicate al museo di strumenti musicali. Una collezione di circa 200 pezzi il cui esemplare più antico è una spinetta veneziana del 1700.

 

"Con“Chiave Classica”- sottolinea il direttore Paolo Troncon- il Conservatorio sperimenta una modalità forse unica sul territorio nazionale. Il Conservatorio crea un marchio che identifica fortemente, attraverso una direzione artistica chiara, le proposte della stagione. La gestione in proprio, infatti, include anche l'aspetto della contrattualistica e della comunicazione. Chiave Classica è oggi un'interessante realtà di produzione a Nordest: un marchio di qualità che  identifica quella particolare produzione musicale che si svolge nel Teatro Accademico, il Conservatorio mira a rendere il Teatro non un semplice contenitore di eventi, ma il luogo di un univoco progetto culturale".

 

L'apertura di stagione è affidata a "La Medium" di Giancarlo Menotti, atto unico per voci, mimo ed ensemble cameristico, in scena il 27 ed il 28 febbraio (ore 20.45). La produzione, pagina inquieta di primo Novecento, vede in scena docenti e studenti del Conservatorio per la regia di Elisabetta Tandura e con la direzione di Carlo Rebeschini.

 

Giovedì 6 marzo (ore 20.45) prima data strumentale della stagione: un ensemble strumentale costituito dal celebre violinista austriaco Thomas Christian e da Michele Lot, Mario Paladin (viola),Walter Vestidello (violoncello), Andrea Dominijanni (contrabbasso),Roberto Scalabrin (clarinetto),Gabriele Falcioni (corno), Irene Russo (pianoforte), Paola Chiarion (armonium) presenta un originale omaggio ad Anton Bruckner nel 190^ dalla nascita.

 

Alessandro Cappelletto, nato ad Oderzo nel 1992, diplomato allo Steffani e più giovane spalla dei secondi violini nella storia del Gran Teatro La Fenice, sarà ospite con il pianista Massimo Somenzi per un recital il 14 marzo.

Il 21 marzo si segnala invece il gradito ritorno del direttore d'orchestra sloveno Uros Lajovic. Il concertatore, oggi docente di direzione orchestrale alla Universistat fur Musik und Darstellende Kunst di Vienna, tornerà a Castelfranco per un prestigioso porgetto sinfonico alla testa dell'Orchestra sinfonica del Conservatorio. In programma musiche di A.Dvorak e L.van Beethoven.

 

Non solo classica in stagione. La Big Band del Conservatorio Steffani diretta da Gianluca Carollo propone, venerdì 28 marzo, una jam session che vedrà ospite straordinario il trombettista Fabrizio Bosso, nome italiano del gotha internazionale del jazz.

 

 

Marco Tezza, vincitore del celebre concorso città di Treviso, è protagonista di un recital pianistico il 4 aprile. In programma musiche di F. Liszt, R.Wagner, H.von Bulow e R.Schumann.

 

Spazio alla musica da camera con il duo formato da Luca Fiorentini (violoncello) e Stefania Redaelli (pianoforte), in cartellone  l'11 aprile con un recital che vedrà eseguite pagine di Mendelssohn, Ferrante, Debussy e Sostakovic.

 

Il quartetto di ottoni del Gran Teatro la Fenice composto da Piergiuseppe Doldi e Fabiano Maniero (tromba), Andrea Corsini (corno), Giuseppe Mendola (trombone) propone per la stagione un insolito omaggio alla musica veneziata per questo ensemble: con l'organista Silvio Celeghin itinerario nella musica della cappella marciana da Gabrieli a Banchieri sino al Novecento, con le colonne sonore di Nino Rota il 17 aprile.

 

Il repertorio delle feste paesane, delle liturgie sacre e profane delle popolazioni di area dolomitica è alal base del progetto di costituzione dell'Orchestra popolare delle Dolomiti, in scena con il suo repertorio di canti e musiche popolari venete e trentine  sabato 3 maggio. Realtà nata nel 2012 e composta da musicisti, appartenenti a gruppi attivi nell’ambito della musica tradizionale, ma anche di formazione classica, nell’area territoriale delle Dolomiti è stato il naturale complemento alla ricerca. Si realizza in questo modo una rete informale di musicisti, ricercatori, didatti, liutai che da anni operano nel locale e che possono sviluppare una maggiore interazione tra varie realtà e iniziative riguardanti la musica tradizionale. L'appuntamento conclude la stagione.
 

Chiave classica 2014 promuove poi un evento straordinario in collaborazione con l'Accademia Art Voice Academy, in data da destinarsi. Si tratta di un Omaggio al compositore Francesco Sartori, autore del successo "Con te partirò", con il tenore Francesco Grollo, le voci dell'Art Voice Academy, l'Orchestra Filarmonia Veneta e Orchestra ritmico sinfonica italiana dirette da Diego Basso.

 

Iniziativa speciale regala Chiave Classica per Natale: campagna di abbonamenti da mettere sotto l'abero.

 

 


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