Droga: arresti a Motta, Vittorio e Conegliano
Operazione della Squadra Mobile di Pordenone
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TREVISO - La Squadra Mobile della Questura di Pordenone, guidata dal dirigente Massimo Olivotto, con il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, e della locale Procura della Repubblica, ha eseguito nella notte 13 provvedimenti cautelari per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente marijuana e cocaina.
In totale, sono state eseguite 21 perquisizioni personali e in abitazioni. Hanno partecipato all'operazione un centinaio di uomini, con l'utilizzo di unità cinofile antidroga della Direzione Centrale Servizio Reparti Speciali e di personale delle Squadre Mobili di Trieste, Udine, Gorizia, Treviso e Belluno, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e della Direzione Centrale Anticrimine di Roma.
In manette sono finiti sette cittadini italiani, cinque albanesi e un brasiliano. Sono accusati, a vario titolo, di spaccio di droga nella piazza di Pordenone e provincia, ma anche nel Veneto Orientale.
In totale, sono state svolte 21 perquisizioni locali e personali, nei confronti di indagati e di altri soggetti, individuati come acquirenti di sostanze stupefacenti.
Le perquisizioni sono state eseguite a Sacile e Fontanafredda (Pordenone), Motta di Livenza, Vittorio Veneto e Conegliano. Per altri quattro cittadini italiani è stato disposto l'obbligo di dimora.
Durante l'indagine, che ha disarticolato l'organizzazione criminale italo-albanese, la Polizia di Stato ha sequestrato anche importanti quantitativi di droga - alcuni chili di marijuana e alcuni etti di cocaina - mentre stamani è stata rinvenuta una pistola a casa di uno degli indagati, la cui posizione si è aggravata.