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25 aprile 2024

Treviso

DOPPIO CANONE FOGNARIO, PRONTI I MODULI PER RICHIEDERE IL RIMBORSO

A partire dal 1 ottobre, il Comune avrà 5 anni di tempo per restituire ai trevigiani le somme pagate per un servizio non ricevuto

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

DOPPIO CANONE FOGNARIO, PRONTI I MODULI PER RICHIEDERE IL RIMBORSO

Treviso - Martedì al massimo saranno disponibili i moduli per chiedere la restituzione del doppio canone fognario. Il Comune stima che siano 10 mila i trevigiani che hanno diritto al rimborso e che per una famiglia di tre componenti la cifra da restituire si aggira attorno ai 350 euro. L’assessore al Bilancio Flavio Zugno, chiede ai trevigiani di affrettarsi a presentare la domanda, preferibilmente entro maggio, giusto per poter quantificare l’esborso e per capire la tempistica di restituzione.

Il Comune di Treviso, come anche gli altri Comuni italiani, inizierà a restituire i soldi a partire dal primo ottobre e per farlo avrà tempo 5 anni. Stamani Zugno ha illustrato la legge del 27 febbraio 2009 n°13 che con l’articolo 8-sexies ha dato attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale, la n°335 del 2008, che aveva dichiarato illegittimo il sistema normativo che poneva il costo della depurazione a carico degli utenti sprovvisti del relativo servizio. Verranno rimborsate le quote di tariffa corrisposte riferite all’esercizio di depurazione nel periodo compreso fra il 3 ottobre 2000 e il 31 dicembre 2006.

Da allegare alla domanda, che può essere ritirata presso l’ufficio amministrativo acquedotto, l'ufficio relazione con il pubblico, l’ufficio tributi, oppure scaricato dal sito internet del Comune www.comune.treviso.it, anche copia delle fatture e delle ricevute di pagamento del canone di acquedotto-fognatura. La domanda dev’essere fatta in carta bollata (14.62 euro). E chi accogliendo l’invito del consigliere comunale Nicola Atalmi e di Luigi Calesso (Un’altra Treviso), sono circa 350 i trevigiani ad averlo fatto, hanno già presentato la domanda al Comune?

Se alla domanda sono state regolarmente allegate tutte le copie delle fatture, può essere valida, portando però al Comune la marca da bollo. Zugno precisa che sono poche le domande ad essere sono state compilate regolarmente. Altra cosa. L’assessore sottolinea che all’utente potrebbe essere restituita una somma inferiore a quella indicata nel modulo e che deriva dalla sommatoria delle bollette pagate, in quanto l’Amministrazione dovrà, come gli consente la legge 13 del 2009, dedurre dall’importo dovuto all’utente gli oneri derivanti dalle attività di progettazione, di progettazione, di realizzazione o di completamento dell’impianto di depurazione avviate.

Zugno pensa anche che il costo che pagherà ll Comune per l’attivazione del meccanismo della restituzione, si aggira attorno al 20% della cifra da restituire. Questa stima deriva da un calcolo delle ore di lavoro ritenute necessarie per dar corso alla restituzione. Tempo che, inevitabilmente, distoglierà il personale da altre mansioni.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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