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23 aprile 2024

Conegliano

Divorziare con 16 euro

Boom di divorzi brevi. I primi a separarsi due (ex) coniugi alla vigilia della nozze d'oro

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Divorziare con 16 euro

CONEGLIANO - Divorziare, da qualche mese, costa solo 16 euro, e a Conegliano in tanti ne hanno approfittato. Più di dieci le coppie che hanno deciso di scoppiare approfittando del nuovo strumento legislativo: se i coniugi sono d’accordo, e non ci sono figli minori a carico, basta presentarsi in municipio con una marca da bollo, confermare le proprie volontà al sindaco dopo sessanta giorni, e il gioco è fatto. Una tendenza preoccupante per il sindaco Zambon, costretto nel suo nuovo ruolo a fare da paciere, o almeno provarci, finora senza grandi risultati: «Dopo i sessanta giorni nessuno ci ha ripensato. Li ho visti tutti molto convinti».

 

Il primo divorzio breve della storia di Conegliano, a marzo, è stato subito un piccolo caso: a dirsi addio sono stati due 75enni, italiani, appena prima delle loro nozze d’oro. La coppia più fresca, invece, era assieme da circa un anno, ed era formata da una signora italiana e un ragazzo straniero di molti anni più giovane. Lunedì 29 giugno è stato il giorno (finora) con più addii: ben due divorzi e una separazione, per un totale di tre coppie divise dalla nuova legge sul “divorzio breve”.

 

Gli amministratori, Zambon in primis, contestano il nuovo strumento, che toglie decisamente valore al vincolo matrimoniale civile (per sciogliere il vincolo religioso, non basta la marca da bollo e il blitz in municipio). Perplessità anche sui doveri attribuiti al sindaco, che dovrebbe provare a convincere la coppia a tornare sui suoi passi, pur senza avere mai visto i due coniugi. E poi, c’è l’aspetto burocratico, non meno importante. Il boom di divorzi brevi sta intasando gli uffici municipali: «Una volta l’ufficio Stato Civile si occupava dei certificati di morte e poco altro – spiega Zambon – poi sono arrivati i matrimoni, e le richieste di cittadinanza. Ora pure i divorzi: per la coppia è una pratica veloce, basta che tornino dopo sessanta giorni, ma per il Comune questa novità normativa invece significa un mese di istruttoria, documenti, pratiche»

A.D.P

 



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