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23 aprile 2024

Mogliano

Discarica Coveri, stop definitivo

Ieri dalla Regione giudizio "non favorevole di compatibilità ambientale" al progetto

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Discarica Coveri, stop definitivo

CASALE - Discarica Coveri, stop (definitivo) dalla Regione per la mega struttura prevista nella zona agricola di via delle Grazie a Lughignano di Casale. eri la Giunta regionale ha dato un giudizio "non favorevole di compatibilità ambientale" al progetto della Coveri.

 

Sembrerebbe dunque al capolinea una vicenda che dura ormai da quasi 15 anni, visto che il primo progetto del mega impianto di smaltimento risale al 2000 e che ha visto contrarie sempre tutte le amministrazioni casalesi.

Sulla questione il Comitato "Civiltà Sostenibile" aveva raccolto circa 4mila firme contro la discarica 2-B.

 

Oggi, mercoledì, i consiglieri comunali del Gruppo di Verso il Domani, Daniele Criveller e Alberto Sponchiado, esprimono «grande soddisfazione per la tanto sospirata conclusione della discarica Coveri.


Tredici anni di costante lavoro delle Amministrazioni Comunali che si sono  succedute con un unico grande obiettivo: combattere e fermare il progetto di una discarica per rifiuti speciali che avrebbe solo deturpato l’ambiente e intaccato la vivibilità dei cittadini.


Finalmente la Giunta Regionale ha compiuto l’atto finale, un atto scontato perché non poteva non essere coerente con il parere della Commissione Via, che di fronte alla inottemperanza di una prescrizione, da sempre segnalata dal Comune di Casale, ha dovuto esprimere parere negativo alla realizzazione della discarica».

«La regione ha finalmente scritto la parola fine al progetto», ha detto il consigliere Diego Bottacin, esponente di Scelta Civica e capogruppo di Verso Nord in Regione. Ancora il 24 aprile dell’anno scorso Bottacin, insieme al consigliere del Pd Claudio Niero, aveva presentato un’interpellanza per chiedere che la Regione non approvasse il piano di discarica. «Non solo il comune e la cittadinanza erano contrari - spiega il consigliere - ma la stessa situazione era poco chiara per quanto riguardava parte della documentazione richiesta. Dopo il parare contrario della commissione Via il provvedimento definitivo della giunta si è fatto attendere per un periodo inconsuetamente lungo, tanto che, insieme al collega Niero, avevamo sollecitato il presidente Zaia a prendere una posizione definitiva».

 


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