TREVISO - Una piccola guida informativa per aiutare i richiedenti asilo ad orientarsi durante la loro permanenza nella comunità di accoglienza. E’ il progetto “Insieme nell’accoglienza” realizzato da Volontarinsieme- Csv Treviso, con la collaborazione di Caritas Tarvisina, Circolo Hilal, Auser cittadini del mondo e Anolf Treviso.

In tutto sono state stampate 3mila guida, contenenti le informazioni di base di orientamento per il primo ingresso dei richiedenti asilo, che tengano in considerazione i nostri usi, costumi, regole e consuetudini. Tradotte in 5 lingue, italiano, inglese, francese, arabo e bengalese, le guide saranno consegnate ai richiedenti, attraverso le cooperative e gli enti gestori dell’accoglienza.

“La guida è il frutto delle esperienze maturate in questi anni - spiega Franco Marcuzzo del direttivo Volontarinsieme- Csv - attualmente in provincia di Treviso ci sono circa 1.400 richiedenti asilo e, in previsione, nei prossimi mesi, ne arriveranno altri 400. Riteniamo che, di fronte a questo fenomeno, crediamo sia necessario dare strumenti concreti e utili per facilitare la loro autonomia, considerando anche il lungo periodo di permanenza che li aspetta”.

Nelle pagine la “Guida per rifugiati” affronta vari temi. Dalla spiegazione di dove è collocata Treviso sulla cartina dell’Italia, alle regole da seguire nella comunità di accoglienza, l’assistenza sanitaria e per chiedere la protezione internazionale, fino ad un piccolo dizionario a disegni con le parti del corpo, numeri e componenti della famiglia, tradotti nelle 5 lingue. Nella guida una parte ad hoc è riservata alle donne con consigli pratici sulla salute, sul diritto ad essere curate da medici donna e sulla possibilità di andare a scuola. Inoltre, vista la massiccia presenza di cittadini eritrei e la scarsa disponibilità di mediatori culturali, nella guida è stato riservato uno spazio apposito ai profughi provenienti da questo Paese.

Con la guida verrà consegnato anche il “Libretto personale”. “Si tratta di un libretto che funge da curriculum del migrante - spiega Marco Brusco presidente di Anolf Treviso - dove poter scrivere i propri dati anagrafici, il titolo di studio, le esperienze formative e lavorative svolte nei paesi di provenienza”.

Inoltre, per i richiedenti asilo che abbiano acquisito una conoscenza della lingua Italiana parlata, è previsto un percorso sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro e, per chi è ad una fase più avanzata, ci sarà la possibilità di percorsi laboratoriali e/o di formazione professionale che diano attestazione e certificazione di competenza finale, inseribili nel Libretto personale.