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29 marzo 2024

Castelfranco

DIRETTORE USL CANDIDATO SINDACO? «SOLO SE SARÀ GALAN A CHIEDERMELO»

Renato Mason a tutto campo: ancora scintille con l’ex radiologo dell’Ospedale di Castelfranco Bernardino Spaliviero

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DIRETTORE USL CANDIDATO SINDACO? «SOLO SE SARÀ GALAN A CHIEDERMELO»

Castelfranco – Renato Mason (in foto) candidato sindaco? Forse sì, a patto che sia il presidente della Regione Giancarlo Galan a domandarglielo.

Il numero uno dell’Usl 8 stuzzicato su una candidatura alle prossime comunali, non esclude a priori la possibilità, anche se l’impegno con l’azienda ospedaliera viene prima. “Scenderò in campo solo se sarà Galan a chiedermelo”, ha dichiarato Mason nel corso di un incontro con la stampa.

Un confronto con i giornalisti che Mason ha voluto in seguito all’ennesimo attacco alla sua gestione sferrato dall’ex radiologo dell’ospedale castellano e consigliere comunale del Partito Democratico Bernardino Spaliviero. In particolare ha parlato dei reparti di Chirurgia Vascolare, Angiologia e Radioterapia.

“La questione della riorganizzazione della Chirurgia vascolare e dell’Angiologia castellana – ha precisato Mason – partono da considerazioni tecniche ed organizzative, raccolte attraverso i medici e gli operatori sanitari di queste due specialità”.

In sostanza con la nuova organizzazione è prevista la trasformazione dell’Angiologia, che a Castelfranco è tra le specialità più all’avanguardia in Veneto, da servizio della Medicina ad Unità complessa. Contestualmente è ipotizzata la trasformazione della Chirurgia vascolare da Struttura complessa a struttura semplice.

Questo duplice passaggio non avrà alcun tipo di ripercussione sul servizio reso agli utenti che invece potranno continuare a contare sulle alte professionalità dei medici e degli operatori di entrambe le strutture. Questi cambiamenti non sono una novità. Dopo la necessaria consultazione con i medici dei due Servizi, la proposta è stata accolta all’unanimità dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 8, cui è seguita una delibera dell’Ulss 8, recepita con atto aziendale.

Quindi vi è stata una delibera regionale che ha preso atto della duplice trasformazione, in attesa dell’approvazione da parte della Quinta Commissione regionale prevista prossimamente. Nella stessa delibera, inoltre, è compreso l’atto che rende autonoma la Pneumologia di Montebelluna, finora collegata alla Medicina interna del presidio.

“Alla luce di questi aspetti – ha proseguito Mason – non mi pare corretto sostenere che il San Giacomo di Castelfranco resterà monco, né che la Regione sta tagliando dei servizi nel presidio. Al contrario, posso affermare che stiamo continuamente rafforzando il polo cardio-vascolare castellano grazie ad una serie di azioni: il potenziamento della Cardiologia con l’introduzione dell’emodinamica che ora funzione 12 ore effettive al giorno ed il potenziamento del numero di medici ed infermieri (due medici e quattro infermieri).

Inoltre in questi ultimi mesi è stato rafforzato il personale della chirurgia portando il numero dei medici da due a tre. Non secondario il fatto che si sia preferito concentrare la Neurologia a Castelfranco, scelta che va nella direzione di offrire un migliore servizio ai cittadini. Infine, dal 1° novembre è operativa la Stroke Unite di Castelfranco che dispone di 4 posti letto e per il quale sono stati introdotti nuovi infermieri. Credo che questo dimostri che il centro cardiovascolare di Castelfranco sta funzionando e che le intenzioni della Direzione siano verso un suo continuo rafforzamento, piuttosto che per il depotenziamento”.

Quanto invece alla Radioterapia, di cui pure si parla negli articoli sopra citati, la questione è più articolata. La Radioterapia che, assieme alla Radiologia, l’Oncologia e la Medicina nucleare andrebbe a costituire il polo oncologico castellano, è una priorità per la direzione dell’Ulss 8.

“Mi sto impegnando perché l’attivazione sia prossima, - ha spiegato Mason – ma stiamo attendendo l’autorizzazione della Commissione Regionale per l'Investimento in Tecnologia ed Edilizia, Crite. La questione della Radioterapia è tra le prime in agenda ed il mio impegno è massimo perché il polo oncologico possa finalmente dirsi completo. Devo dire che il progetto ci fa ben sperare e anche le preoccupazioni finanziare sono praticamente assenti”.

Per la realizzazione della Radioterapia, infatti, saranno liberati gli spazi del Padiglione ovest trasferendo i servizi ora attivi al Padiglione K. Quindi l’area del Padiglione ovest sarà venduta e l’introito ottenuto ci permetterà di coprire i costi per la Radioterapia che potrebbero aggirarsi attorno agli 8-9 milioni di euro.

 



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