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24 aprile 2024

Oderzo Motta

"Dipendenti alla canna del gas"

CM di Gorgo, la Fiom Ggil protesta per il ritardo degli stipendi

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GORGO AL MONTICANO - Assemblea fuori dall’azienda? Manuel Moretto della Fiom Cgil Treviso denuncia: «Non arrivano gli stipendi da cinque mesi, situazione inaccettabile. L’azienda ragioni di un piano di rientro dei pagamenti e dell’eventualità di aprire la mobilità volontaria.

 

Serve un dialogo schietto con le parti sociali per pensare al futuro della realtà industriale».

Secondo il rappresentante sindacale sono cinque le mensilità arretrate per i 39 dipendenti della CM srl di Gorgo al Monticano.

 

Il Sindacato è sul piede di guerra dopo che l’azienda non ha concesso l’assemblea dei lavoratori nella giornata di ieri mira ad aprire una vertenza per rientrare delle spettanze e per ragionare sul futuro della realtà industriale specializzata in cassoni scarrabili.

 

A riferirlo è Manuel Moretto della FIOM CGIL di Treviso che denuncia un comportamento configurabile come antisindacale da parte dell’azienda.

“Chiusa la cassa integrazione ordinaria e aperta per 21 dipendenti quella straordinaria a fine 2014 la CM srl non ci ha ancora presentato un reale piano industriale per rilanciare l’attività e risolvere i rilevanti problemi di liquidità che oggi impediscono il pagamento degli stipendi dei lavoratori. Contiamo ormai cinque mensilità arretrate – spiega Manuel Moretto della FIOM CGIL di Treviso – i lavoratori e le loro famiglie sono ormai alla canna del gas.

 

Neppure lo sciopero di qualche giornata di un mese fa ha contribuito a incentivare l’azienda, che nel frattempo ha oltretutto posticipato ulteriormente i pagamenti, ad avviare una discussione vera e a
riflettere sulle sorti di lavoratori e attività”.

“Un atteggiamento scostante e irresponsabile – tuona Moretto – che ha culminato nella giornata di ieri quando i dipendenti si sono visti rifiutare la richiesta di assemblea e incredibilmente proporre di
condurre l’incontro con il Sindacato fuori dalla fabbrica.

 

Un comportamento che possiamo considerare antisindacale e che lede i diritti dei lavoratori – ha precisato Moretto – oggi in sofferenza per la situazione che si è venuta a creare”.


“Siamo a chiedere all’azienda di aprire un dialogo con i dipendenti e il Sindacato per ripristinare i rapporti così bruscamente interrotti, programmare i pagamenti degli stipendi e prendere in considerazione l’eventualità di aprire la mobilità volontaria. Se così non fosse – conclude Moretto - la Fiom su mandato dei lavoratori assumerà qualsiasi azione per difendere i diritti e la dignità degli stessi”.

 



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