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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

"I derivati costano 541 euro a testa, ad ogni vittoriese"

Torna la polemica sui derivati, l'affondo del capogruppo Pd Marco Dus e dell'ex consigliere Alessandro De Bastiani

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

VITTORIO VENETO - “I derivati ci stanno soffocando”: con le dichiarazioni del capogruppo Pd Marco Dus torna la polemica sui contratti stipulati dall’amministrazione Scottà con Intesa Sanpaolo, nel 2005 e 2006.

 

“A fine anno ci aspetta una bel regalo, l’ennesimo – continua l’esponente dem -. Dovremmo infatti staccare una ‘fatturina’ sonante. Il comune dovrà versare 432mila euro più altri 30mila, per un totale di di 463mila euro. Questa è l’eredità che ci hanno lasciato le politiche leghiste, e con cui stiamo facendo quotidianamente i conti. Ovviamente la rata crescerà da qui al 2024. Il prossimo anno infatti pagheremo 546mila euro a maggio e 563mila euro a giugno e così via, l’ultima rata del 31/12/2024 sarà di 839mila euro. Questo scherzetto è costato in totale ad ogni vittoriese circa 541euro”.

 

Il primo contratto fu stipulato per un valore di 12 milioni di euro circa, mentre il secondo ammontava a circa 2 milioni e 800mila euro. Nel maggio 2016 la giunta Tonon ha sottoposto i due contratti ad una verifica di conformità alla normativa, per capire se il comune fosse stato svantaggiato dalla banca o ci fossero costi occulti. Il pool incaricato dagli uffici comunali aveva evidenziato della criticità: l’amministrazione Tonon ha così interpellato Intesa Sanpaolo, per valutare soluzioni conciliative, senza successo.

 

La scorsa settimana è stata annunciata la causa contro la banca, “per chiedere al giudice la nullità o l’annullabilità o la risolubilità delle operazioni in derivati stipulati dal comune”, spiega Dus. “Continuo a leggere che i soldi dei derivati sono serviti per le nuove scuole di San Giacomo e di Santa Giustina, ma i conti non tornano - dichiara l’ex consigliere Pd Alessandro De Bastiani -. Quelle due scuole sono costate circa 1 milione e mezzo l’una. Sono tre milioni, ma i derivati sono 12 milioni. Aggiungiamo qualche altro intervento in scuole come la Foscolo, ma i conti non tornano comunque”.

 

“Gli amministratori dell’epoca hanno scaricato l’impegno su chi sarebbe venuto dieci anni dopo e questa è una grave irresponsabilità. Come fai ad indebitarti senza neanche immaginare quale sarà la situazione economica dopo dieci anni? - continua l’ex consigliere -. Tutti sapevamo dell’esposto di Giorgio De Bastiani, al quale sarebbe stato opportuno affiancarsi fin da subito; anche in questo caso si sono persi tempo e denaro”.

 



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Roberto Silvestrin

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