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16 aprile 2024

Treviso

DELOCALIZZAZIONE DITEC, UE: COMPETENZA NAZIONALE, MA BISOGNA AGIRE IN TEMPO

Il Commissario Ue László Andor risponde all'interrogazione di Zanoni (IdV)

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DELOCALIZZAZIONE DITEC, UE: COMPETENZA NAZIONALE, MA BISOGNA AGIRE IN TEMPO

RONCADE - “La Commissione europea ribadisce la necessità di gestire in modo proattivo e di preparare con il massimo anticipo le operazioni di ristrutturazione di imprese nell'Ue”. Questa è la risposta del Commissario Ue responsabile dell'occupazione László Andor all'interrogazione di Andrea Zanoni (nella foto), eurodeputato IdV, sul caso della delocalizzazione dello stabilimento Ditec S.p.A. di Quarto d'Altino (Venezia) e del possibile licenziamento di 90 dei 130 dipendenti dello stabilimento.

Per quanto riguarda le tutele ai lavoratori, nella risposta si legge che “spetta alle autorità nazionali competenti, compresi i tribunali, assicurare che la legislazione nazionale a recepimento delle direttive Ue (98/59/CE e 2002/14/CE) sia applicata in modo corretto ed efficace dal datore di lavoro in questione”. Zanoni, insieme ai colleghi Sergio Cofferati (Pd) e Debora Serracchiani (Pd), aveva chiesto alla Commissione europea se non ritenesse che la delocalizzazione della Ditec costituisse una violazione della direttiva 98/59/CE sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi e della direttiva 2002/14/CE che istituisce un quadro generale relativo all'informazione e alla consultazione dei lavoratori.

“Ancora una volta Bruxelles detta la rotta ma poi spetta alle autorità nazionali fare si che se ne rispettino i principi purtroppo la Commissione non può andare oltre”, commenta Zanoni. Il commissario Andor fa sapere anche che la Commissione “ha avviato una consultazione pubblica su una strategia proattiva al cambiamento e alla ristrutturazione volta a identificare le pratiche e le politiche più efficaci in tale ambito atte a promuovere l'occupazione, la crescita e la competitività nonché a contribuire a migliorare le sinergie tra tutti gli attori pertinenti”.

“Mi auguro che questa consultazione porti all'effettiva presa di coscienza che l'Europa ha bisogno più che mai di norme rigorose a livello Ue improntate alla difesa del proprio territorio e tessuto imprenditoriale che crea ricchezza e disincentivare quelle imprese che delocalizzano seguendo una logica speculativa di mero e cinico profitto”, è il commento dell'Eurodeputato. Zanoni aveva già scritto a proposito del caso Ditec ai Commissari Andor (Occupazione) e Tajani (Industria). Andor, nella sua risposta, aveva ribadito la competenza assoluta dell'Italia in questa materia. “Mi auguro che le autorità italiane stiano almeno facendo il possibile per assicurare al caso della Ditec un contributo del Fondo sociale europeo e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione previsto per delocalizzazioni di questo tipo”.

 


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