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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Delitto di Rolle, fermato un 35enne

L’accusato è Sergio Papa di Refrontolo

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Delitto di Rolle, fermato un 35enne

CISON DI VALMARINO/REFRONTOLO – C’è un fermato per l’omicidio di Rolle. È Sergio Papa 35enne originario di Refrontolo. Qui risiede la sua famiglia, i genitori e i tre fratelli, ma di lui pochi e vaghi i ricordi. La gente del paese sa chi è, perché in un piccolo comune tutti si conoscono. Sanno anche – e non lo nascondono – dei suoi problemi legati «alla droga e a piccoli furti». Ma non ci credono che possa essersi macchiato di un simile gesto, l’aver ucciso Loris e Anna Maria Nicolasi, 71 e 68 anni.

 

«Sono contenta, il colpevole è assicurato alla giustizia» ha commentato oggi il sindaco di Cison di Valmarino Cristina Pin appresa la notizia del fermo di Papa. In paese, dopo l’omicidio del primo marzo, la vita non era stata più quella di prima. «Tra la gente, in particolare tra gli anziani, l’atmosfera era tesa» conferma il cisonese Antonio Nicaretta. Nei bar pure non si nasconde il sollievo: «Era un macigno per il nostro paese non sapere chi fosse l’autore» dice Piergiorgio Zago.

 

Incredulità e sgomento a Refrontolo, paese in cui il 35enne è nato e vivrebbe. «Sergio è un ragazzo buono, tranquillo – dice chi lo conosce -, si sapeva che rubava, che aveva problemi di droga, ma che arrivasse a tanto quello no». In paese da tempo non lo si vedeva. Lo conferma anche il sindaco di Refrontolo Loredana Collodel: «Non ho ricordi di lui». Dietro il municipio risiedono i genitori e i fratelli: «Brave persone, grandi lavoratori» dicono i compaesani. Gente riservata che conduce una vita semplice. Tutti in paese sapevano dei disagi del figlio più grande, Sergio, già noto alle forze dell’ordine per dei precedenti per furti che gli erano costati delle condanne penali. E poi rivelano: «Ancora ieri, qui in paese, si parlava di lui». Sospetti che ora hanno trovato conferme a poco più di una settimana dal delitto. L'uomo si trova ora in carcere a Treviso.

 


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Claudia Borsoi

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