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19 aprile 2024

Treviso

Dall'aeroporto di Venezia la crociata pro-Prosecco

L’iniziativa ideata per contrastare le imitazioni del Prosecco DOC

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Prosecco? L’originale è quello di Conegliano Valdobbiadene è il contenuto della campagna di comunicazione internazionale, che parte in ottobre all’Aeroporto Marco Polo di Venezia.
Così il Consorzio per la Tutela del Prosecco doc risponde alla minaccia del prosecco in lattina, che verrà a breve lanciato sul mercato, e a tutte le altre imitazioni dell’originale spumante delle colline di Conegliano Valdobbiadene. Venezia sarà la prima tappa di una più ampia strategia, volta a promuovere l’autentico Prosecco in Italia e all’Estero.
“Con questa risposta i produttori di Conegliano Valdobbiadene trasformano la minaccia in opportunità”, afferma il Direttore del Consorzio di Tutela Giancarlo Vettorello “Il nome prosecco, infatti, di per se non basta. Chi cerca un prodotto di qualità può trovare garanzia solo in quello DOC, frutto di una lunga storia e del territorio unico di queste colline. Sarà questo il messaggio centrale della nostra campagna informativa. Solo affermando che l’originale Prosecco è quello doc potremo dare un messaggio positivo e costruttivo,  offrendo l’opportunità di conoscere l’autentico prodotto ai molti nuovi consumatori del mercato internazionale”.
Il Consorzio di Tutela dimostra quindi di preferire i fatti alle parole. Già da tempo aveva sottoposto all’attenzione delle istituzioni il caso del prosecco in lattina. “Il 19 dicembre 2005 richiedevamo alla Repressione Frodi Centrale di Roma, al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e alla Regione Veneto di intervenire nei confronti del prosecco in lattina, quale prodotto lesivo per l’immagine della denominazione “ afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami. “I nostri avvocati stanno studiando da tempo la situazione e faremo molta attenzione a verificare che nelle eventuali pubblicità di prosecco in lattina non appaia alcun riferimento al territorio di Conegliano Valdobbiadene. Siamo pronti ad agire legalmente qualora ce ne sia bisogno. “
Riserva e tutela del nome Prosecco sono comunque i punti centrali su cui punterà il Consorzio di Tutela.  “In tutta la vicenda lo sfruttamento del nome del vino Prosecco è chiara e lampante: ciò che conta è il nome, divenuto di successo grazie al serio lavoro di oltre 3.000 viticoltori e di 130 aziende spumantistiche. Per i produttori di Conegliano Valdobbiadene Prosecco è un vino frutto del lavoro di tre generazioni, simbolo del territorio. Ora vediamo sfruttato il nostro patrimonio da chi vuole guadagni facili : queste speculazioni danneggiano il nostro lavoro.” Continua il Presidente del Consorzio “ Abbiamo inoltrato la richiesta di riservare ai soli vini doc il nome di Prosecco già nel 2000. Con la riserva del nome, solo i vini doc, soggetti ad una precisa normativa, potranno chiamarsi Prosecco e non si potrà quindi trovare un vino in lattina. Si tratta anche di una garanzia per il consumatore. In tutti questi anni non si è arrivati ad un accordo ma forse dall’esperienza negativa del prosecco in lattina potrebbe venire la soluzione. Tutti i produttori si sono resi conto della minaccia e desiderano trovare una soluzione per garantire un futuro al prodotto.”

 



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