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29 marzo 2024

Italia

Da domani anche la braciola di maiale avrà la carta d'identità

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Da domani anche la braciola di maiale avrà la carta d'identità

Arriva la 'carta d’identità' della carne, dalla braciola all’abbacchio, dalle costolette all’arista: dal primo aprile entra infatti in vigore in tutta Europa il nuovo Regolamento che impone l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili.

A ricordarlo è la Coldiretti nell’annunciare la novità che scatta domani sui banconi dei supermercati, dove d’ora in poi per essere certi di portare a casa prodotto al 100 per 100 tricolore occorrerà scegliere la carne con la scritta “origine Italia”.Questo sta a significare che tutte le fasi, dalla nascita all’allevamento fino alla macellazione si sono svolte sul territorio nazionale.

Una storica novità che, sottolinea la Coldiretti, giunge dopo gli scandali della carne di maiale tedesca alla diossina venduta in tutta Europa e degli agnelli ungheresi spacciati per italiani. Si completa un percorso iniziato circa 15 anni dall’obbligo di etichettatura di origine per la carne bovina fresca, introdotta sotto la spinta dell’emergenza “mucca pazza” con il regolamento europeo che impose l’obbligo di indicare anche il luogo di nascita, oltre a quello di allevamento e macellazione.

Dalla nuova norma restano "ingiustamente escluse" la carne di coniglio, particolarmente diffusa a livello nazionale, e quella di cavallo oggetto del recente scandalo, ma anche le carni di maiale trasformate in salumi, spiega l'associazione.

"Una carenza particolarmente grave che va colmata al più presto in una situazione in cui in Italia - denuncia la Coldiretti - due prosciutti su tre sono fatti da maiali stranieri ma il consumatore non lo può sapere, e la situazione non è certo migliore per salami, soppressate, coppe o pancette". Su questi prodotti come su altri l’eventuale obbligo dell’origine dipenderà dagli studi di impatto che la Commissione Europea sta realizzando.

Braciole e arista di maiale come pure cosciotti e carrè di agnello non saranno dunque piu' anonimi. Con l’entrata in vigore del Regolamento Ue 1337/2013 dal primo aprile 2015 sull’etichetta delle carni di suino, ovino, caprino e volatili in vendita, dovrà comunque essere riportata precisa la Coldiretti - una delle due seguenti indicazioni: “Allevato in…” seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo e poi “Macellato in…” (seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo, oppure si può indicare; “Origine…” seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo ma solo se l’animale è nato, allevato e macellato in un unico Stato membro o Paese terzo.

“Questa positiva novità introdotta dall’Europa è una tappa di un lungo percorso per garantire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare pero’ che “la battaglia continua perché in una situazione di difficoltà economica bisogna portare sul mercato il valore della trasparenza a vantaggio dei consumatori e dei produttori agricoli”.

 



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