La cultura favorisce identità e sviluppo
Convegno partecipato a Santa Caterina
TREVISO - Quasi 150 persone hanno partecipato al convegno dedicato a “Cultura, identità e sviluppo” organizzato sabato 11 ottobre dal Circolo di Treviso del Partito Democratico al Museo di Santa Caterina.
Il convegno e' stato aperto dai saluti del Sindaco Giovanni Manildo, che ha sottolineato come la riappropriazione degli spazi pubblici offerti dal patrimonio culturale trevigiano (come Santa Caterina) sia il primo passo per una politica organica sulla cultura.
Il Segretario del Circolo Andrea Michielan ha presentato questa chiave di lettura dei lavori: “Pensiamo che in passato le politiche culturali non siano state governate in modo adeguato. Questo convegno intende affermare la visione del nostro partito.
Che ci siano molte iniziative in una città è positivo ma ci sono degli eventi, dei beni culturali, dei luoghi che permettono una crescita delle persone e uno stimolo allo sviluppo maggiori, quelli che lasciano traccia dentro le persone e diventano patrimonio della comunità.
Perché questo accada è necessario vi sia un legame forte con il territorio, e che vengano valorizzati dal contesto in cui si trovano. Fare questo non è né semplice né immediato ma i risultati sono duraturi.
Treviso non può più fare a meno di una visione moderna dei musei e delle biblioteche, che siano punto di riferimento per i cittadini, luoghi in cui poter approfondire, crescere, incontrare”.
In qualche modo può essere interpretata come una chiara risposta alla polemica sollevata dalla lega circa la legittimità dell'uso della Sala Conferenze del Museo di Santa Caterina, nella logica del superamento del regolamento che vieta l'utilizzo delle sale comunali ai partiti.
S tratta di due visioni della politica e del dibattito sui temi contrapposte, quella del PD e l'altra della Lega.
Tornando al convegno sono stati numerosi gli spunti di riflessione e le idee emerse: si sono alternati gli interventi dei relatori e tante osservazioni e proposte del pubblico. Dall'analisi del rapporto tra “cultura” e “mercato”, e tra “cultura” e riappropriazione degli spazi urbani del prof. Michele Trimarchi, si e' passati all'analisi di Antonella Agnoli sull'attuale crisi delle biblioteche civiche, ad un bivio tra esaurimento delle proprie funzioni e trasformazione in pilastri essenziali del welfare urbano, fucine per la costruzione della cittadinanza.
Tali trasformazione possono essere favorite dall'adozione di modelli organizzativi più aperti, sia attraverso le nuove tecnologie e un approccio fondato sulla libera condivisione dei documenti e dei saperi, come ha ricordato Luca Corsato.
E' intervenuta l'Onorevole Giulia Narduolo per un aggiornamento sul quadro legislativo in materia di beni culturali, soffermandosi in particolare sul cosiddetto “art bonus”.
Nella conclusione il capogruppo del PD in Consiglio Comunale, Giovanni Tonella, ha sottolineato che le suggestioni e le proposte emerse sono state tante e interessanti: saranno la base per le proposte operative per l’amministrazione della città.