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28 marzo 2024

Italia

Cucchi, secondo perizia indipendente "violenze inferte causa prima della sua morte"

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Cucchi, secondo perizia indipendente

"Le violenze inferte sono causa prima della sua morte". Sono queste le conclusioni a cui sono arrivati Alberto Barbieri e Massimiliano Aragona, Medici per i Diritti Umani (Medu), nell'indagine medica indipendente sulla morte di Stefano Cucchi , presentata in Senato, con Luigi Manconi, presidente Commissione diritti umani del Senato, Patrizio Gonnella, presidente Antigone e Cild-Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili, e alla presenza di Ilaria Cucchi e dell’avvocato Fabio Anselmo.

"Esiste - spiegano - una evidente catena causale che collega l'aggressione, il trauma psichico e la sindrome di inanizione, la quale ha provocato, in modo esclusivo o in concausa, la morte di Stefano Cucchi. In altre parole le violenze subite da Stefano sono state il primum movens che ha portato a una sequenza di eventi patogeni terminata solo con il decesso del paziente".

"Nel caso Cucchi le conseguenze del trauma psichico, le spine nello spirito, hanno avuto effetti ancora più profondi e devastanti - hanno spiegato i due medici - delle ferite provocate dalle lesioni fisiche".

"Non è possibile comprendere la tragica vicenda di Stefano Cucchi senza prendere in considerazione, oltre alla violenza fisica, la dimensione psicotraumatica e la gravità delle sue conseguenze. Si può concludere senza esitazioni che, in conseguenza dell'aggressione violenta di cui è stato vittima, Cucchi ha sviluppato una grave reazione psicopatologica post- traumatica. Questa è stata caratterizzata da un insieme di sintomi tra cui una serie di alterazioni neurovegetative come l'iporessia (riduzione del senso di fame) che, in concomitanza con altre reazioni post-traumatiche - hanno spiegato - come la chiusura e la sospettosità, è stata determinante nel provocare una severa riduzione dell'apporto alimentare e una conseguente drastica perdita di peso. Ciò in un paziente che, per il suo stato nutrizionale, si presentava già vulnerabile al momento dell'arresto".

"Questa è un'indagine medica indipendente - ha spiegato Alberto Barbieri - durata nove mesi. Non si entra nel merito nelle dispute tra trauma e decesso quanto ha lo scopo di analizzare nuovi elementi clinici rilevanti. In particolare il quadro psichico, la condizione psico-fisica".

 


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