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28 marzo 2024

Castelfranco

Credito Trevigiano, nuovo presidente Paolo Cavasin

Mauro Bordin lo affiancherà come vicepresidente

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VEDELAGO - Paolo Cavasin (in foto a sinistra) è stato nominato dal consiglio di amministrazione del Credito Trevigiano presidente della banca. Lo affiancherà come vicepresidente Mauro Bordin (a destra), dirigente d’azienda e neo amministratore della banca stessa. Bordin assume questo incarico dopo le dimissioni di Roberto Dussin, il quale rimane nel Consiglio di amministrazione come consigliere.

Il presidente Cavasin, 49 anni, di Vedelago, dirigente d’azienda del Gruppo Latterie Venete e consigliere del Credito Trevigiano dal 2001, ha assunto l’incarico, che è stato formalizzato nella seduta del consiglio di amministrazione, convocato nel pomeriggio di ieri.

“Siamo sereni e lavoriamo con impegno e senso di responsabilità perché la banca continui a fare il suo lavoro al meglio, in un rapporto di relazione e di fiducia con soci, dipendenti, clienti e territorio, che sono le risorse più preziose per una banca locale di credito cooperativo come la nostra – recita una nota diffusa dal Credito Trevigiano -  I componenti del consiglio di amministrazione in carica hanno manifestato piena disponibilità a continuare il loro mandato, per traghettare la banca alla prossima assemblea ordinaria dei soci. Nell’arco di qualche giorno completeremo le nomine dei consiglieri, che andranno a sostituire i dimissionari e ai cui nomi lavoreremo da subito per poter completare rapidamente la squadra. Opereremo una ricerca che risponda relativamente alle figure da individuare all’interno della compagine sociale, ai requisiti di professionalità e competenza, di onorabilità e di disponibilità, che sono essenziali per la figura dell’amministratore.

Il Credito Trevigiano continuerà ad essere punto di riferimento per il suo territorio. Possiede un ottimo coefficiente di capitale complessivo, che al 30 settembre si attesta al 14,68%, con un TIER 1 al 14,64%. Il patrimonio di base sfiora i 139 milioni di euro. Positivi gli indicatori di liquidità sia a breve che a medio termine. Questi dati misurano la solidità della banca, che si attesta su valori ben al di sopra della media del sistema.

 

La difficile fase congiunturale che stiamo vivendo e che dal tessuto imprenditoriale in crisi si riverbera sui risultati della banca, non ci deve però spaventare. La nostra è una banca solida, che ha grandi capacità di ripresa. In questa direzione riteniamo di procedere in occasione del prossimo consiglio di amministrazione al dimezzamento del compenso di competenza del presidente e del vicepresidente.

D’altra parte abbiamo potuto constatare con grande soddisfazione, proprio in questi giorni, un vivo attaccamento dei nostri soci e dei nostri clienti ai valori e a quell’impegno concreto che negli anni Credito Trevigiano ha riversato sul territorio sotto forma di mutualità, di progettualità d’impresa, di solidarietà, sostenendo grandi battaglie per la cultura e l’ambiente”.

 


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