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28 marzo 2024

Conegliano

CORRUZIONE E APPALTI. ARRIVANO FIN QUI?

Gli echi dell'inchiesta che coinvolge Bertolaso giungono anche in città

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CORRUZIONE E APPALTI. ARRIVANO FIN QUI?

Conegliano - L'imprenditore romano Diego Anemone, finito in questi giorni in manette per essere il presunto corruttore del sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso, era anche il titolare dell'impresa (ora in liquidazione) che, in città, costruì cinque anni fa la caserma dei Vigili del Fuoco di via Maggiore Piovesana.

Si chiamava Conegliano scarl l'impresa, una delle tante di proprietà di Anemone, che aveva vinto, nella primavera del 2001, l'appalto per la creazione di una nuova caserma, che concretizzava un'idea sorta una quindicina d'anni prima. Inizialmente il valore dell'opera era stato quantificato in tre miliardi e mezzo di lire, poi lievitati ad oltre tre milioni di euro interamente sostenuti dallo Stato, mentre il terreno per l'edificazione, circa 8.500 m2, erano stati ceduti dal comune. L'appalto fu allora seguito dal Ministero dell'Interno, attraverso il Magistrato delle Acque. Il compito del Comune di Conegliano, il cui primo cittadino all'epoca era Floriano Zambon, fu solo quello di sovrintendere all'impresa di Anemone, affinché rispettasse i tempi di realizzazione. La prima pietra fu posata a maggio del 2003 e dopo poco più di due anni, era il 4 dicembre 2005, si tenne la cerimonia di inaugurazione della struttura alla presenza del sottosegretario Maurizio Balocchi.

L'appalto coneglianese della famiglia Anemone non rientra però tra quelli messi sotto inchiesta dalla magistratura romana e fiorentina, inchiesta che in questi giorni ha portato a quattro arresti, tra questi proprio l'imprenditore Diego Anemone, e ad una quarantina di indagati, tra cui il capo della Protezione Civile.

Alcuni consiglieri comunali di opposizione stanno elaborando un'interpellanza sulla vicenda, così da ricevere le necessarie rassicurazioni sulla trasparenza dell'appalto per la realizzazione della caserma dei Vigili del Fuoco. L'opposizione vuole infatti capire perchè la società di Anemone avessero deciso di dare il nome di Conegliano all'impresa, se c'erano degli agganci locali e, se presenti, di che natura.

 


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