CONVENZIONI AI PENDOLARI CONTRO IL “CARO AUTOSTRADA”
Dal 1° maggio i previsti aumenti di pedaggio sulle autostrade italiane
Mogliano - Polemica a Mogliano sul caro autostrade previsto con maggio.
Donata Dalla Valle (nella foto), candidato Sindaco per la lista Sostiene Mogliano alle prossime elezioni amministrative comunali, spiega: «Il previsto rincaro delle tariffe sta di fatto diventando una realtà e ricadrà soprattutto sui pendolari moglianesi.
Torniamo a chiedere al Commissario Campanaro, come già fatto a dicembre dello scorso anno, di disporre con urgenza l’attuazione di apposite convenzioni a favore di chi si deve servire ogni giorno delle autostrade».
Il Passante sta già costando caro ai cittadini moglianesi, in termini di disagi alla circolazione e di inquinamento ambientale, vista l’incompletezza delle opere complementari e la totale mancanza di opere di mitigazione.
Ora i nostri cittadini dovranno subire l’ennesimo smacco a causa dell’aumento dei pedaggi autostradali previsto, stavolta senza proroghe, dal prossimo 1° maggio.
Una Festa dei Lavoratori amara, che i pendolari moglianesi non dimenticheranno – ha aggiunto il candidato Sindaco - poiché saranno costretti a sostenere ulteriori spese quotidiane sborsando di tasca loro denaro che servirà all’Anas per pagare il mutuo contratto con le banche per finanziare il Passante di Mestre.
Questa ‘tassa di transito’ – ha continuato Dalla Valle - cade soprattutto sulle spalle dei pendolari moglianesi, che ogni giorno si devono spostare per lavoro verso Padova, Belluno o Trieste e che, oltre al danno di vivere in una città con un consistente aumento di traffico e smog, subiscono adesso la beffa di dover pagare di più per andare a lavorare.
Sostiene Mogliano chiede al Commissario Campanaro – ha concluso Dalla Valle - di intervenire presso l’Anas e gli enti interessati affinchè vengano attuate senza indugio speciali convenzioni che prevedano congrue riduzioni dei prezzi dei pedaggi sostenuti da chi è costretto a far uso ogni giorno di tratti autostradali, sull’esempio di quanto avviene già in altre parti d’Italia, come sulla Torino-Aosta».