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28 marzo 2024

Treviso

Contro lo spaccio di droghe scatta l'operazione "Scuole sicure" nella Marca

Vertice in Prefettura per presentare l'iniziativa voluta dal ministro degli Interni

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Contro lo spaccio di droghe scatta l'operazione

TREVISO - Arriva anche nella Marca l'operazione "scuole sicure", voluta dal ministro degli Interni Matteo Salvini, per contrastare lo spaccio di droghe in classe e nei pressi degli istituti scolastici. Mercoledì si è tenuta in Prefettura una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno preso parte le forze dell'ordine, il dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, anche i rappresentanti dei Comuni di Treviso, Castelfranco Veneto, Conegliano, Mogliano Veneto, Montebelluna, Motta di Livenza, Oderzo, Paese, Villorba, Vittorio Veneto, territori in cui si trovano i maggiori istituti scolastici provinciali.

Il Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, ha in apertura illustrato la direttiva ministeriale la quale, nel rilevare il sentimento di allarme che desta lo spaccio di stupefacenti nei pressi delle scuole, intende contrastare un fenomeno che arreca pericolo alla salute dei giovani e costituisce al contempo una fonte di arricchimento per la criminalità organizzata.

“A livello nazionale il consumo di sostanze stupefacenti -si legge nella nota della Prefettura di Treviso - continua a segnare un incremento oltrechè un abbassamento dell’età di primo consumo. Sulla base di tali considerazioni si è proceduto, da parte dei rappresentanti delle comunità locali, ad una approfondita analisi della problematica nel territorio dalla quale è emerso che il fenomeno è presente ovunque benchè con intensità e modalità differenziate. Numerose e meritorie sono le iniziative in corso che gli enti locali stanno sviluppando, d’intesa con i Dirigenti degli Istituti e le Forze di Polizia, al fine di fornire ai giovani corrette informazioni sugli effetti nocivi per la salute e sulle conseguenze anche giuridiche scaturenti dall’uso personale che, benchè non costituisca reato, è un illecito amministrativo sanzionato".

"I vertici delle Forze di Polizia ed il dirigente dell’Ufficio scolastico hanno confermato il costante impegno e le iniziative, in atto già da tempo, sul terreno della prevenzione, attraverso incontri di operatori specializzati con gli studenti, volti alla corretta informazione sugli effetti del consumo di sostanze stupefacenti. Tali incontri hanno finora avuto il duplice obiettivo di “parlare agli studenti con linguaggio semplice ed alla portata di tutti sulla nocività del consumo”, anche per gli effetti indotti, di responsabilizzare i ragazzi sulle conseguenza giuridiche, di non poco conto, che potranno subire ove segnalati alla Prefettura per l’uso personale””.

“Il Consesso - continua la nota - ha preso atto che l’età di primo consumo tende ad abbassarsi e che, a tal proposito, occorre implementare l’ azione di prevenzione anche nelle classi delle scuole medie, ove potrebbe riuscire più efficace l’azione di formazione, anche con il coinvolgimento dei genitori. In conclusione si è convenuto che, fermo restando l’intensificazione dell’azione di prevenzione di polizia all’esterno degli istituti di istruzione, che si avvarrà anche del concorso delle Polizie locali, occorre mettere in campo anche una sinergica azione di prevenzione fondata sulla formazione “sul campo” attraverso incontri mirati alla formazione di una cultura responsabile che consenta ai giovani di rifiutare il consumo di stupefacenti”.

Sull’operazione tolleranza zero e sull’azione preventiva fondata sulla formazione decisa in Prefettura è intervenuto anche il governatore Zaia che plaude all’iniziativa di Treviso: “E’ fondamentale fare squadra da un lato per far capire ai ragazzi cosa rischiano, quanto rischiano e perché, dall’altro per dare la caccia con tolleranza zero agli spacciatori, sempre e ovunque”.

“E’ una battaglia difficile, ma che si deve combattere e si può vincere – conclude Zaia - mano a mano che i ragazzi, conoscendo il pericolo a cui si espongono, si allontaneranno dalle tentazioni, e che l’azione delle Forze dell’Ordine renderà la vita sempre più difficile, speriamo impossibile, ai seminatori di morte”.

 



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