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29 marzo 2024

Nord-Est

Continua il braccio di ferro Salvini-Tosi. Il sindaco ribelle: "Resto ma continuerò a dire quel che penso"

Bossi si schiera con Zaia

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Continua il braccio di ferro Salvini-Tosi. Il sindaco ribelle:

Continua il braccio di ferro tra Matteo Salvini e il sindaco ribelle Flavio Tosi. Il leader del Carroccio sembra seppellire l'ascia di guerra quando, salendo in Campidoglio dove lo attendono i contestatori anti-Lega, assicura che Tosi non rischia e non è fuori dalla Lega. Ma poco dopo sembra quasi correggere il tiro. "Chi non appoggia Luca Zaia in Veneto è automaticamente fuori'' dal Carroccio. In sintesi, basta polemiche perché "Zaia non si tocca". Se Tosi aspira a prenderne il posto, "deve attendere il prossimo giro", quando Zaia porterà a termine il secondo mandato.

 

Poco dopo è lo stesso governatore a garantire che si va "avanti a testa bassa" , perché "i cittadini sono vicini al loro governatore" e perché "c'è un bel progetto da portare avanti. Abbiamo fatto grandi cose e non c'è un motivo per cui la politica debba rovinare un progetto così". Le condizioni, per Zaia, "sono chiare: lavorare pancia a terra, non porre condizioni, non venire a dire 'tre liste di qua, due di là', perché i veneti sono interessati ad altri temi", dice riservando una stilettata al sindaco di Verona. Che poco dopo fa sentire la sua voce: "Io dalla Lega non esco - assicura - ma continuerò a dire quel che penso. Sono stato sempre coerente, dalla questione euro all'unità di Italia. Io coerente, altri no".

 

Sull'ipotesi di una sua candidatura -Lega contro Lega- "aspetto di vedere se le regole verranno rispettate", taglia corto Tosi. Ma poco dopo marca la distanza di vedute con il leader della Lega Nord. "Bisogna creare un'alternativa a Matteo Renzi - dice - un'alternativa vera per batterlo e non lasciarlo vincere a mani basse. Il centrodestra deve essere centrodestra", ovvero "deve esserci la destra ma anche il centro per vincere le elezione. E' sbagliato porre veti".

 

Veti che, manco a dirlo, sono arrivati da Salvini, che su Ncd e Angelino Alfano va giù duro, mentre strizza l'occhio a Casa Pound: ''Come possiamo allearci con chi ha affamato le Regioni e lascia che i clandestini invadano il Paese? Noi non saremo mai con Ncd, poi Berlusconi farà le sue scelte''.

 

Lega, Bossi si schiera con Zaia: "Tosi ha fatto troppi errori e ora cerca di restare a galla"

 

Tra Luca Zaia e Flavio Tosi non c'e' partita. Nella contesa del Veneto Umberto Bossi si schiera. E come ai tempi delle 'ramazze' in casa Lega picchia duro sul sindaco di Verona. "Nella Lega non c'è nessun contrasto. Io vedo Tosi che cerca dire la sua, di alzare la voce -dice il Senatur all'Adnkronos- per cercare di restare a galla con tutti i mezzi e magari giocarsi qualche possibilità di candidarsi alla guida della regione''.

''Ma -taglia corto Bossi- Tosi non ha nessuna possibilità: Luca Zaia è molto più amato e apprezzato dalla gente". ''Io dico solo che fin dalla prima candidatura alla guida della regione, Tosi ce l'ha sempre avuta con Zaia e si mise di traverso", ricorda.

Il segretario Salvini quindi ha fatto bene a imporre un 'riallineamento' al sindaco di Verona? "La linea giusta è mettere Zaia davanti agli altri - spiega Bossi - Tosi ha buttato fuori dalla Lega un sacco di gente e ha commesso un sacco di sbagli. Vediamo quanto resisterà".

 


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