VITTORIO VENETO - No alla chiusura in Veneto dei 5 uffici territoriali dell'Agenzia delle Entrate, tra cui quello di Vittorio Veneto. E' questo il senso di una mozione approvata all'unanimità dalla terza commissione, che impegna la Giunta regionale "ad avviare urgentemente un confronto con l'Agenzia, affinché sia disposta almeno la sospensione dell'efficacia del provvedimento, considerato che altre decine di Uffici territoriali della stessa Agenzia con le medesime caratteristiche e nelle stesse condizioni non vengono coinvolti in alcuna riorganizzazione".

"Sembra quasi - si sottolinea - che la spending rewiew riguardi soltanto il Veneto ed il Piemonte e con precedente provvedimento del luglio 2012 quasi esclusivamente la Lombardia". Il documento cui fa riferimento la mozione è la nota del direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, del 7 gennaio 2013, che, senza alcuna consultazione con la RSU e le OO.SS., dispone a partire dall'11 febbraio 2013 la chiusura di 5 uffici territoriali non dirigenziale nel Veneto e dal 4 marzo 2013 quella di sei uffici in Piemonte.

Gli uffici veneti interessati dal provvedimento, che coinvolgerà complessivamente 70 lavoratori, sono quelli di Castelfranco Veneto (11 marzo), Vittorio Veneto (18 febbraio), Arzignano (25 febbraio), Badia Polesine (4 marzo), Pieve di Cadore (11 marzo). Nella mozione vengono ricordati i servizi e le mansioni offerti dagli uffici, tra cui le attività di informazione e assistenza, la gestione delle imposte dichiarate, i rimborsi e alcune attività di controllo.

"Il trasferimento degli sportelli presso altri uffici - rileva la nota - comporterà inevitabilmente una dilatazione dei tempi di attesa dei contribuenti, il cui disagio andrà a sommarsi a quello patito in relazione allo spostamento necessario per doversi recare presso uffici ubicati in altra zona".