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29 marzo 2024

Castelfranco

Consiglio regionale, addizionale Irpef non finanzierà Pedemontana

Ci sono stati 26 voti a favore e 17 contrari

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Consiglio regionale, addizionale Irpef non finanzierà Pedemontana

CASTELFRANCO/MONTEBELLUNA - Il Veneto rinuncia all'addizionale Irpef per finanziare la Pedemontana. Lo ha deciso il consiglio regionale che con 26 voti a favore (Lega Nord - Lista Zaia - Fi - SiamoVeneto- Fdl-An Mcr Gruppo Misto) e 17 contrari (Pd-Amp-Art.1 Mdp- M5S- Area Popoalare-Veneto del Fare - Lista Tosi-Veneto civico) con votazione nominale dopo la chiamata dei 43 consiglieri presenti in aula ha approvato il Pdl 251 di iniziativa della Giunta regionale di Variazione del Bilancio.

Si tratta del provvedimento con il quale, tra l'altro, si rinuncia all'applicazione dell'addizionale Irpef per finanziare la conclusione della Sis Pedemontana. 

 

"Oggi è un grande giorno - ha detto Stefano Valdegamberi (Gruppo Misto) -, perché con questo provvedimento non preleviamo dal territorio e dalle tasche dei contribuenti veneti oltre un miliardo di euro e dovremmo essere fieri di vivere in una Regione che non applica l'addizionale Irpef, che ha come Ticket solo quelli imposti dalla legislazione nazionale".

 

Scettico invece Marino Zorzato (Ap): "bastava la Pedemontana a rendere difficile il mio voto. Si parla di 50 milioni di euro mensili a disposizione dopo la firma dell'accordo. Ma non ho visto nuovi cantieri per 600 milioni di euro all'anno - ha detto -. Ci sono ricorsi. Non vediamo lavori. Per contro crea utili, con tariffe alte. Non sappiamo chi pagherà l'Iva, la regione non la può ammortizzare, quindi sarà un costo. Inoltre, 40-50 milioni di euro trovati per strada nel bilancio non sono piccola cosa: equivalgono ai 50 mln di euro disponibili per gli assessori: e non lo condividiamo in bilancio? Oltre alla questione della Pedemontana prosegue -, altri due aspetti mi lasciano perplesso. Si parla di 200.000 euro sui grandi eventi non sono pochi; in corso d'anno? Di cosa si tratta? Perché non ce lo dite? E poi: tra tutte le piste ciclabili venete non finanziate e in graduatoria; perché 1.5 mln per acquistare il sedime per Green Tour?. + una priorità?".

 

Silvia Rizzotto (Gruppo Zaia) rispondendo alle critiche ha voluto rammentare che lo scorso 7 marzo più volte Zaia spiegò come "fu un intervento precauzionale, quello di prospettare l'aumento delle tasse in funzione della SPV: si poteva modificare la proposta entro fine anno e così è stato. Plauso alla Giunta perché siamo qui per questa modifica. E a chi critica il nuovo contratto vorrei ricordare che fu la Regione a stabilire i flussi di traffico, mettendo a gara flussi del 2003. La Regione ha rivisto dati che non si reggevano e per effetto di quei dati avevano problemi a fare il closing. Mai visti fermi i cantieri".

Per Rizzotto "dopo l'estate, dopo la firma della modifica dell'atto aggiuntivo, l' incremento dei lavori sarà ancora più visibile. Le priorità sono tre: finire l'opera, pagare le ditte e risarcire gli espropriati. E ripeto a tutti: nel marzo scorso il presidente Zaia fu chiaro, era una manovra precauzionale che oggi ritiriamo". "Se un'impresa è in crisi osserva ruzzante -, va aiutata; ma se guadagna da un'opera pubblica 110mln di euro, le dimezzo l'utile. Inoltre, 14 mln li prendo dai fondi per il referendum sull'autonomia. Tornando a SPV, se l'impresa SIS ha 110 mln di utile, perché non posso dimezzarlo?. Chiedo al vicepresidente qual è l'utile? Se ho ragione io, i 110 mln si potevano dimezzare. Se ha ragione Zorzato, utile di 5,7 mld, secondo me la soluzione era semplice: si pagavano 5,4 mld. Preannuncio che chiederò che il voto finale avvenga per chiamata". 

 



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