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25 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Consiglio comunale congiunto per se comuni

Dalto: "Meno burocrazia, più efficienza"

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SAN PIETRO DI FELETTO – San Pietro di Feletto verso la gestione associata dei servizi comunali con Pieve di Soligo, Refrontolo, Farra di Soligo, Moriago e Sernaglia. Oggi, lunedì, verrà ufficializzata la prima tappa del percorso con la richiesta alla Regione Veneto di riconoscimento dell’ambito ottimale.

 

Il sindaco di San Pietro di Feletto, Loris Dalto (in foto), esprime la propria soddisfazione: «Meno burocrazia, più efficienza e velocità, un traguardo verso cui gli sforzi dell’Amministrazione comunale stanno portando i cittadini di San Pietro di Feletto». Questa sera all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo, alle 20, si terrà il consiglio comunale congiunto tra i sei Comuni, un’assise di ben 98 rappresentanti, per l’approvazione della proposta da presentare in Regione in base alla legge regionale 18 del 2012.

 

«Abbiamo lavorato in questa direzione perché riteniamo che sia la strada giusta offrire servizi migliori a costi inferiori, con gestioni ottimizzate – spiega Dalto -, senza rinunciare all’identità dei singoli territori». «Stiamo vivendo un momento epocale - ha spiegato il Sindaco ai consiglieri di maggioranza e minoranza di San Pietro riuniti sabato scorso per condividere il percorso intrapreso- .

 

C’è la crisi, lo Stato non ha più soldi, siamo stretti nella condizione di “piccoli” Comuni, con sempre maggiori servizi da rendere al cittadino e sempre meno fondi a disposizione. Il nostro Comune non è obbligato come altri a fare questo passo, ma non possiamo e non vogliamo esonerarci. La gestione associata è il miglior strumento a nostra disposizione per superare la mancanza di risorse umane, economiche e strumentali».

 

La Regione, tramite la legge 18/2012, recependo una norma statale, ha invitato i Comuni veneti a formulare proposte di aggregazione. I Comuni possono scegliere tra la forma della convenzione, dell’unione e della fusione. La soluzione intermedia, con il trasferimento all’Unione di alcune funzioni strategiche che non rimarranno più in capo ai singoli enti è stata la strada scelta dai sei Comuni trevigiani.

 

L’area del Quartier del Piave e del Feletto, dunque, verrà proposta alla Regione come ambito territoriale ottimale e omogeneo. Tra i possibili servizi e funzioni da conferire entro il 2013 alla costituenda Unione, tenuto conto degli ambiti territoriali di settore già stabiliti dalla Regione, i sei Comuni hanno individuato intanto la polizia locale.

 



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