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24 aprile 2024

Conegliano

Conegliano, c'è l'accordo tra Cerletti e Ibravin

Il sindaco Chies: "Progetto speciale di apertura al mondo”

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Conegliano, c'è l'accordo tra Cerletti e Ibravin

CONEGLIANO - Dieci anni di collaborazione tra la scuola enologica Cerletti di Conegliano e l’Istituto brasiliano del vino Ibravin per lo scambio di conoscenze ed esperienze legate al settore vinicolo. E’ quanto, per sommi capi, è stabilito nell’accordo siglato dai due Enti, separati dall’oceano ma vicini per intenti, nell’incontro tenutosi in settimana nell’aula magna dell’Istituto scolastico di via XXVII Aprile.

 

Numerose le autorità presenti all’appuntamento tra cui il console Paolo Cordero, il direttore dell’ufficio regionale relazioni internazionali Diego Vecchiato, la segretaria generale della camera di commercio italiana a Rio Grande Do Sul Ianice Rota e il presidente dell’associazione Veneto-Brasile di Conegliano Bruno Zanette. Dalla Provincia il consigliere Tommaso Razzolini e dal Comune una delegazione guidata dal primo cittadino Fabio Chies.

 

“La scuola enologica – ha affermato il sindaco di Conegliano portando i saluti del Presidente Zaia - sta realizzando un progetto speciale di apertura al mondo”. Clou dell’incontro tra Brasile e Italia, già unite nella storia da un recente passato di migrazioni, è stata la firma dell’accordo tra la preside del Cerletti Damiana Tervilli e il dirigente brasiliano Dirceu Scottà.

 

“La convenzione vuole rilanciare lo stretto rapporto culturale ed economico tra il paese sudamericano e la regione Veneto – ha spiegato Tervilli - da cui sono partiti tanti emigranti nel secolo scorso. In particolare questa intesa di reciproca collaborazione e di sinergia produttiva nell’ambito enologico è stata possibile grazie alla regia della regione Veneto e dello stato brasiliano del Rio grande do Sul, con il coordinamento della Camera di commercio di Porto Alegre”.

 

Il protocollo prevede lo scambio di conoscenze in tema di viticoltura con la possibilità, per i tecnici e studiosi del settore, di effettuare esperienze pratiche nel paese non di appartenenza. Uno scambio di know how finalizzato alla crescita e allo sviluppo dei settore in entrambi i Paesi che avrà tempo 10 anni per essere sperimentato.

 



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