Il Comune di Treviso dice addio alla plastica
Approvata all'unanimità la mozione del consigliere Losappio (M5s) che punta ad eliminare la plastica monouso da sedi comunali e scuole
| Isabella Loschi |
TREVISO - Treviso diventa comune “plastic free”. E’ passa all’unanimità la mozione presentata da Domenico Losappio, consigliere del Movimento 5 Stelle, in consiglio comunale ai Trecento.
“Sono davvero felice del fatto che la nostra proposta abbia raccolto tutto questo consenso: è un bellissimo messaggio che mandiamo ai nostri concittadini”, spiega Losappio. Il testo del documento, invita il comune a "diminuire in modo graduale l'uso della plastica monouso presso tutte le sedi comunali e gli uffici ad esse connessi, comprese le sale conferenze pubbliche, i centri civici e le scuole comunali di ogni ordine e grado". A questo si aggiunge “un graduale e progressivo divieto dell’uso di materiali plastici non compostabili per le attività ristorative e ricettive del territorio, gli eventi e le manifestazioni connesse al tema del cibo e delle bevande”.
Nel concreto, per esempio, il Comune dovrà pensare a soluzioni come l'installazione di erogatori di acqua alla spina, ai quali ci si potrà servire ciascuno con un proprio recipiente riutilizzabile. Oppure pensiamo ai bicchierini dei distibutori di caffè, che, come i mescolatori, dovranno essere in materiali compostabili.
Un altro punto fondamentale della mozione presentata da Losappio prevede l'attivazione di una campagna informativa indirizzata ad ogni scuola di ogni ordine e grado presente nel territorio e ad ogni cittadino residente e non, mediante apposita cartellonistica in luoghi pubblici, piazze, parchi, al fine di scoraggiare l’uso della plastica monouso. “In commissione continueremo a lavorare con l'obiettivo di arricchire ulteriormente la mozione, in modo da eliminare quanta più plastica possibile dal Comune di Treviso”.
Con l’approvazione unanime di tutto il consiglio, Treviso aderisce così alla campagna “Plastic Free Challenge” lanciata mesi fa dal Ministro dell’Ambiente anche sulla scia di una direttiva del Parlamento Europeo, il cui iter è ancora in corso, che prevede lo stop alla produzione di una serie di oggetti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d'Europa (ad esempio bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce) allo stesso tempo la direttiva pone anche molti obiettivi, fra i quali la riduzione del consumo, disponendo che gli Stati membri adottino misure per ridurre l'uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica, e considerino di avviare misure di sensibilizzazione verso i consumatori rispetto all'incidenza negativa della dispersione nell'ambiente dei prodotti e degli attrezzi da pesca in plastica.