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28 marzo 2024

LA SCIENZA E' IN MANO AD UNA CASTA

Categoria: Scienze e tecnologie - Tags: scienza, casta, riviste scientifiche, premio Nobel, Randy Schekman

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Francesca Salvador | commenti | (31)

La scienza è in mano ad una casta…

 

La notizia più ignorata del momento.

 

di Enzo Pennetta

15 dicembre 2013

 

Il Nobel che vuole boicottare le riviste scientifiche Randy Schekman attacca Science, Cell e Nature:

 

 

rovinano la scienza mercificandone i contenuti e spingendo i ricercatori ad aggiustare i risultati

 

 

 

 

Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e rappresentano una «tirannia» che va spezzata.

Questo il giudizio del premio Nobel per la medicina 2013.

La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che ha pensato di dire Randy Schekman al Guardian il giorno stesso in cui ha ricevuto il premio Nobel e quindi non solo nel momento più importante per la carriera di un ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità.

 

Ma non basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di giorni da quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al Guardian aveva denunciato il sistema delle pubblicazioni scientifiche.

 

Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il silenzio con il quale è stata inghiottita dalle testate che si occupano di divulgazione scientifica. Alcuni quotidiani le hanno almeno dedicato il “minimo sindacale”  altri hanno però vistosamente dimenticato di pubblicarla.

Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di soggetti che fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale, non una parola sull’autorevole denuncia da parte delle solite testate come Le Scienze, Oggiscienza, Query, Pikaia e perfino Focus e Ocasapiens, in genere così attente a difendere la buona scienza scegliendosi però bersagli comodi e banali come i creazionisti della Terra giovane o qualche stravagante di turno.

E allora per vedere commentato in modo decente quanto detto da Schekman dobbiamo andare su Wired, un periodico che si occupa in genere di scienza tenendo conto delle sue implicazioni più ampie, per leggere un articolo intitolato

Il Nobel che vuole boicottare le riviste scientifiche“, che inizia con le seguenti parole:

"La scienza è a rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che indipendente…"

 

Le principali riviste scientifiche internazionali – Nature, Cell e Science – sono paragonate a tiranni: pubblicano in base all’appeal mediatico di uno studio, piuttosto che alla sua reale rilevanza scientifica.

 

Da parte loro, visto il prestigio,i ricercatori sono disposti a tutto, anche a modificare i risultati dei loro lavori, pur di ottenere una pubblicazione.

 

L’accusa di “tirannia” lanciata da un neo premio Nobel dovrebbe in ogni caso meritare la massima attenzione, ma così come si usa fare per i critici di minore visibilità la tecnica è la stessa: ignorare per non dare visibilità alle idee.

 

Ma Schekman aggiunge dell’altro, qualcosa che da sempre andiamo sostenendo:

 

Queste riviste, dice lo studioso, sono capaci di cambiare il destino di un ricercatore e di una ricerca, influenzando le scelte di governi e istituzioni. Ma il suo laboratorio (all’università di Berkeley in California) le boicotterà – ha detto al Guardian –, evitando di inviare alcun genere di ricerca.

 

Sfruttano il loro prestigio, distorcono i processi scientifici e rappresentano una tirannia che deve essere spezzata, per il bene della scienza. Almeno così la pensa il Nobel.

 

La scienza con le sue dichiarazioni è un’autorità tale da influenzare le scelte di governi e istituzioni, e se è manipolabile da parte di chi detiene il comando delle principali testate scientifiche è automaticamente vero che le affermazioni su temi sensibili possono essere orientate in base alle convenienze dei governi stessi o delle istituzioni. Le dichiarazioni di Schekman supportano dunque indirettamente che su temi come il Global warming, la pandemia H1N1, l’eugenetica e tutte le implicazioni della visione malthusiana dell’evoluzione, la possibilità di orientare gli studi in un senso “conveniente” è reale.

 

L’episodio della dichiarazione di Schekman mostra che però neanche per un Nobel per la medicina è facile denunciare i problemi della scienza, figurarsi per soggetti enormemente meno visibili.

 

La denuncia di Schekman rappresenta però un incentivo ad andare avanti per tutti coloro che ritengono la scienza una realtà preziosa che deve essere difesa dalle strumentalizzazioni e da qualsiasi tentativo di piegarne i risultati a vantaggio di interessi particolari.

 

Fonte:

http://www.enzopennetta.it/2013/12/la-scienza-e-in-mano-ad-una-casta-la-notizia-piu-ignorata-del-momento/



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Enzo Pennetta, ancora puntualizza:


"Credo proprio che dopo questo silenzio-censura sulle dichiarazioni molto gravi di Schekman sia davvero molto difficile credere all’ingenuità della divulgazione scientifica.
Dopo la denuncia di Economist sul basso livello delle ricerche pubblicate, dopo la denuncia sui collegamenti tra scienziati e case farmaceutiche, dopo quella di un certo Higgs tanto strombazzato fino all’altro ieri e dopo questo clamoroso gesto del neolaureato premio Nobel, continuare a far finta che tutto vada bene e accusare chi veramente fa critica sulla scienza di essere dei provocatori, richiede veramente una forte dose di ipocrisia o in alternativa di smisurata ingenuità.
La scienza rischia di diventare come una di quelle antiche caste sacerdotali che perpetuano i loro privilegi servendo il potere di turno.
Ma si può sorprendere solo chi ignora che Francis Bacon l’aveva pensata proprio così la scienza, e Bacon è considerato nel mondo anglosassone il padre della Rivoluzione Scientifica.
I divulgatori dal piccolo al grande livello che se ne rendano conto o no sono baconiani, noi galileiani, qui sta la differenza."

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"La scienza rischia di diventare come una di quelle antiche caste sacerdotali che perpetuano i loro privilegi servendo il potere di turno..."

A mio parere, LO E' GIA' diventata!

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Randy ha scoperto l'acqua calda, meriterebbe per questo un altro Nobel. Anzi, sapete che esiste anche lo Ig -nobel (una specie di antiNobel delle scoperte assurde-inutili)?
Vuole boicottare le riviste? bene e cosa glielo impedisce? le riviste continueranno a pubblicare, gli scienziati continueranno a fare ricerca, molti di loro continueranno a sentirsi una casta con le caratteristiche di tante altre caste che esistono a 'sto mondo. Fortunatamente le loro scoperte verranno sempre poste al vaglio di altri scienziati. Che c'è da agitarsi tanto, Francesca?

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Studio shock: le mammografie sono una bufala medica
Di Mike Adams - naturalnews.com

Studio shock: Le mammografie sono una bufala medica, oltre un milione di donne americane danneggiate da “trattamenti” non necessari per tumori che non hanno mai avuto.
La mammografia è una crudele bufala medica. Come ho descritto qui su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.
Il “piccolo sporco segreto” dell'industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo loro i chemioterapici. Il conflitto di interessi e l'abbandono dell'etica nell'industria del cancro lascia senza fiato.

Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato esattamente quello da cui ho messo in guardia i lettori per anni: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è solo l'inizio.
Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente
Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine. (1)

“Abbiamo riscontrato che l'introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch.
Ora, a prima vista questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è stato mentito.

Così continua il dottore:
“Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c'è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale –molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio".

Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.

Chemioterapia, radiazioni e chirurgia oncologica sono in gran parte bufale
Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato sovradiagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni.”§
Gli oncologi di queste donne hanno mentito: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).
Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.

Ignorando il quasi totale fallimento della mammografia da un punto di vista scientifico, la propaganda continua a spingere verso questa tecnica in maniera assordante. Come il Dr. Welch spiega in questo articolo del New York Times (2):
“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. Una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.”

Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia (3). Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.

Lo starnazzare dell'oncologia moderna
Quando le donne iniziano una chemioterapia per un cancro che non hanno iniziano anche a sperimentare quello che gli oncologi chiamano “sintomi del cancro”. I capelli cadono. L'appetito scompare. I muscoli si atrofizzano. Diventano deboli, confuse e cronicamente stanche. Il dottore del cancro dice poi loro “devi essere forte per sopportare tutto questo mentre le medicine fanno effetto”
Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all'esperienza del cancro nella medicina moderna –la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie-- è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all'industria del cancro.

“Migliori” tecnologie portano a più falsi positivi
Non c'è miglior esempio delle chiacchiere della medicina moderna che quello dell'industria del cancro. Armato con le ancora-più-precise macchine per la mammografia, il tasso di falsi positivi ha sfondato il soffitto.

Come il Dr. Welch scrive sul New York Times (4):
Sei anni fa, un follow up a lungo termine di un trial randomizzato mostrò come un quarto dei tumori riscontrati con lo screening fosse un caso di sovradiagnosi. Questo studio rifletteva le potenzialità dei macchinari degli anni 80. I nuovi macchinari digitali riscontrano molte più anormalità e le stime della sovradiagnosi sono salite compatibilmente: ora siamo probabilmente tra un terzo e metà dei tumori diagnosticati con questa metodica.

Capito la storia? Molte delle diagnosi di cancro da mammografia sono false. Ma sono un'ottima tecnica di terrorismo per trovare donne-adepte a quello che può solo che esser chiamato “culto del cancro” dove vengono manipolate fino ad auto avvelenarsi con le medicine. Verranno più tardi chiamate “sopravvissute al cancro”, se il veleno non riuscirà ad ucciderle.
Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!

Il culto di Komen
Le persone di oggi storcono il naso al suicidio di massa del 1978 del culto di Jim Jones pensando “come è possibile che i membri siano stati tanto stupidi da avvelenarsi a morte da soli?”
Guardatevi attorno gente, perché l'industria del cancro ha preso la stessa formula di quel culto e l'ha moltiplicata per un milione. Il “culto di Komen” è una versione moderna del culto suicida di Jim Jones. Si tratta di un culto dove le persone “credono” nella promessa di salvezza di un indottrinamento chimico ma che in realtà si vedono dare morte, dolore, sofferenza e umiliazione. (Molti chirurghi oncologici hanno letteralmente amputato mammelle a seguito di diagnosi falsamente positive, sfigurando quelle donne per il resto della vita).

Una delle caratteristiche chiave di questo culto è l'adorazione dell'auto-mutilazione. Non si tratta solo di donne che vengono manipolate fino a farsi amputare le mammelle dai chirurghi; si tratta anche di donne manipolate fino a farsi iniettare veleni mortali che distruggono i loro reni, i loro fegati e i loro cervelli. L'effetto collaterale numero 1 della chemioterapia, peraltro, è il cancro.
Come ogni culto, quello dell'industria del cancro spinge su una propaganda carica di contenuto emotivo e su simboli potenti (i fiocchi rosa). Milioni di donne vengono innocentemente intrappolate in manifestazioni e raccolte fondi, apparentemente senza indizio del fatto che la maggior parte dei soldi per le “cure” finisce col pagare altre mammografie e quindi altre false diagnosi che costringeranno ancora più donne a cadere nel racket.

Così, le stesse donne che partecipano alle raccolte fondi in questi eventi promossi dal culto dei fiocchi rosa, stanno partecipando a pagare le macchine per le mammografie che recluteranno altre donne nello stesso culto tramite diagnosi inutili seguite da “campagne di paura e terrore” portate avanti dagli oncologi. Quel che oggi l'industria del cancro sta facendo è, senza mezze misure, un crimine contro le donne. Si tratta anche di una forma di mutilazione culturale nei confronti delle donne, più o meno come abbiamo visto con gli Aztechi, i Maya e varie culture africane durante il corso della storia.

Il culto di Komen è un'operazione criminale? Quasi certamente. Su base scientifica? Neanche per sogno. Non esiste nulla di scientifico nella moderna industria del cancro se non la scientifica manipolazione delle paure e delle emozioni femminili. Quel che manca a Komen e all'industria in campo etico, scientifico o dei fatti viene ampiamente bilanciato dalle tattiche di influenzamento linguistico, di coercizione e di deliberata menzogna sui benefici della mammografia.
L'industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:
“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di sovradiagnosi.

Così, tutte quelle donne che marciano indossando le T-Shirt rosa che dicono “la mammografia salva la vita” stanno in realtà dichiarandosi come vittime incoscienti di una campagna scientifica mirata alle donne e tesa a spaventarle e portarle verso trattamenti che non necessitano e che le mutileranno con farmaci tossici o bisturi chirurgici.
Se quelle magliette dicessero la verità, dovrebbero dire “Sono sopravvissuta all'industria del cancro”.
La grande domanda in tutto questo, ovviamente, è: per quanto tempo la cultura occidentale continuerà a vivere sotto l'influenza del culto di Komen? Quanti altri milioni di donne dovranno sacrificarsi sotto le chiacchiere della mammografia e la truffa dell'oncologia moderna?
Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?

L'oncologia moderna è il medioevo della medicina occidentale
Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all'intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.
Questa è la verità sull'industria del cancro che non sentirete da Komen (né da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa).

La conclusione dagli autori dello studio
Nonostante il sostanziale incremento delle diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale, lo screening mammografico ha solo marginalmente ridotto il numero di donne che si presentano con un cancro avanzato. Anche se non è chiaro quali fossero le donne realmente affette, questo squilibrio suggerisce una sostanziale over-diagnosi in circa un terzo delle nuove diagnosi e che lo screening ha, nella migliore delle ipotesi, solo un minimo effetto sui tassi di morte da carcinoma alla mammella.

Mike Adams
Fonte: www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/038099_mammograms_false_positives_overdiagnosis.html
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SEBASTIANO SENO

NOTE

1) http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1206809?query=featured_home&&

2) http://www.nytimes.com/2012/11/22/opinion/cancer-survivor-or-victim-of-overdiagnosis.html?_r=1&

3) http://www.naturalnews.com/036711_Komen_for_the_Cure_mammography_fraud.html

4) http://www.nytimes.com/2012/11/22/opinion/cancer-survivor-or-victim-of-overdiagnosis.html?_r=0

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Un caso interessante. Senza dubbio.

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Confessione shock sul letto di morte dell’inventore dell’adhd: “l’adhd è una malattia fittizia”

Di Moritz Nestor, Current Concerns, WORLD PUBLIC UNION.
www.worldpublicunion.org/2013-03-27-NEWS-inventor-of-adhd-says-adhd-is-a-fictitious-disease.html

La Commissione consultiva nazionale svizzera sull’etica biomedica (NEK, Presidente: Otfried Höffe) ha aspramente criticato l’uso del Ritalin, il farmaco per l’ADHD, nel suo scritto del 22 novembre 2011 intitolato “Il miglioramento dell’uomo mediante agenti farmacologici”, in cui afferma che il consumo di agenti farmacologici altera il comportamento del bambino senza alcun contributo da parte sua: si ottiene, così, un’interferenza nella libertà e nei diritti del bambino perché gli agenti farmacologici inducono cambiamenti comportamentali, ma non arrivano a educare il bambino su come realizzare questi cambiamenti in modo autonomo.

Il bambino viene così privato dell’essenziale esperienza di apprendimento su come agire autonomamente, con conseguente notevole limitazione della sua libertà e alterazione del proprio sviluppo della personalità.

I critici allarmati per il disastro Ritalin ricevono ora supporto da una fonte del tutto inaspettata: il settimanale tedesco Der Spiegel ha citato nella sua storia di copertina del 2 febbraio 2012 lo psichiatra americano Leon Eisenberg. Nato nel 1922, figlio di immigrati ebrei russi, era il“padre scientifico dell’ADHD” e ha affermato all’età di 87 anni, sette mesi prima della sua morte, nella sua ultima intervista: “L’ADHD è un ottimo esempio di una malattia fittizia.”

Da 40 anni, però, la “malattia” di Leon Eisenberg infesta i manuali diagnostici e statistici, prima come “reazione ipercinetica dell’infanzia”, ora come “ADHD”. L’uso di farmaci per l’ADHD in Germania è aumentato in soli diciotto anni da 34 kg (nel 1993) a un record di non meno di 1760 kg (nel 2011) – che è un aumento delle vendite di 51 volte! Negli Stati Uniti un ragazzo di dieci anni su 10 ingoia già un farmaco per l’ADHD su una base quotidiana. Con una tendenza crescente.

Cosa dire del “padre scientifico dell’ADHD”? La sua carriera fu notevolmente ripida, e la sua malattia “fittizia” ha portato a un vertiginoso aumento delle vendite. Eisenberg ha servito nel “Comitato per il DSM V e per l’ICD XII, e nell’American Psychiatric Association” dal 2006 al 2009, e ha ricevuto il “premio Ruane per la ricerca psichiatrica su bambini e adolescenti”. È stato un leader in psichiatria infantile per più di 40 anni per il suo lavoro in studi farmacologici, ricerca, insegnamento e politica sociale e per le sue teorie sull’autismo e la medicina sociale…

È stato un membro del “Organizing Committee for Women and Medicine Conference”, alle Bahamas, dal 29 novembre al 3 dicembre 2006, per la Josiah Macy Foundation (2006)”. La Josiah Macy Foundation ha organizzato conferenze con agenti dell’intelligence dell’OSS, e della CIA più tardi, come Gregory Bateson e Heinz von Foerster durante e molto tempo dopo la seconda guerra mondiale.

Questi gruppi hanno commercializzato la diagnosi di ADHD al servizio del mercato farmaceutico, e fabbricato su misura per lui un sacco di propaganda e pubbliche relazioni.

È questo ciò che lo psicologo americano Lisa Cosgrove e altri investigatori hanno trovato nel loro studio sui legami finanziari tra i membri del gruppo del DSM-IV e l’industria farmaceutica. Hanno trovato che dei 170 membri del pannello del DSM, 95 (il 56%) avevano una o più associazioni finanziarie con le aziende dell’industria farmaceutica. Il 100% dei membri dei pannelli sui ‘Disturbi dell’umore’, la ‘schizofrenia e altri disturbi psicotici’ avevano legami finanziari con le aziende farmaceutiche.

I collegamenti sono particolarmente forti in quelle aree diagnostiche dove i farmaci sono la prima linea di trattamento per i disturbi mentali. E per la prossima edizione del manuale, la situazione è invariata. “Lo stesso vocabolario della psichiatria è ora definito a tutti i livelli dall’industria farmaceutica” ha detto il dottor Irwin Savodnik, assistente professore clinico di psichiatria presso l’Università della California di Los Angeles.

Tutto questo è ben pagato. Un solo esempio: il vicedirettore dell’unità di psicofarmacologia pediatrica al Massachusetts General Hospital e professore associato di psichiatria presso la Harvard Medical School ha ricevuto “1 milione di dollari in guadagni dalle aziende di farmaci tra il 2000 e il 2007″. In ogni caso, nessuno può facilmente aggirare la testimonianza del padre dell’ADHD: “L’ADHD è un primo esempio di una malattia fittizia.”

Il compito di psicologi, educatori e medici non è quello di mettere i bambini sotto farmaci solo perché l’intera società non può gestire i prodotti delle teorie sbagliate di qualcuno, dandoli così in pasto alle società farmaceutiche.

Ritorniamo piuttosto al principio di base che è quello di far acquisire al bambino responsabilità personale sotto una guida esperta – come la famiglia e la scuola: in questi campi, il bambino dovrebbe essere in grado di crescere, anche mentalmente.

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Dire che ll'ADHD è una malattia fittizia mi pare un attimino esagerato. Dire che oramai viene diagnosticata anche in casi in cui non c'è, questo è vero. I casi di questa malattia sono molto rari e molte volte portano tutta la famiglia a situazioni di elevato stress a volte insostenibile. Se i farmaci aiutano a superare queste situazioni ben vengano,ma come tutte le cose poi se ne abusa solo per il fatto che per molti psichiatri curare con farmaci è la soluzione più sbrigativa . In quanto alla confessione shock lasciamo perdere perché è risaputo che è stata una bufala giornalistica creata ad arte.

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Un vero TSUNAMI di parole!
Forza, il record assoluto OT dei "mi piace" è già polverizzato ma si può puntare al record del mondo!

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Il grande errore della prostata

Prof. Richard Ablin* - The New York Times, 9 marzo 2010
www.nytimes.com/2010/03/10/opinion/10Ablin.html?_r=0

Ogni anno circa 30 milioni di uomini americani si sottopongono al test per l'Antigene Prostatico Specifico (PSA), un enzima prodotto dalla prostata.
Approvato dalla Food and Drug Administration nel 1994, il test della PSA è lo strumento più comunemente usato per rilevare il cancro alla prostata.

La popolarità di questo esame ha portato ad un disastro enormemente costoso alla salute pubblica.

E' un problema che mi è dolorosamente familiare, visto che ho scoperto il PSA nel 1970.

Dato che il Congresso cerca sempre modi per tagliare i costi nel nostro sistema sanitario, un significativo risparmio potrebbe venire dal cambiare il modo in cui l'antigene viene utilizzato per lo screening del cancro alla prostata.

Gli americani spendono una cifra enorme su sperimentazioni per il cancro alla prostata.
Il disegno di legge annuale per lo screening del PSA è di almeno 3 miliardi di dollari, in gran parte pagato da Medicare e il Veterans Administration.

Il cancro alla prostata suscita molti articoli ma consideriamo i numeri: gli uomini americani hanno una probabilità del 16% di avere una diagnosi di cancro alla prostata nell'arco di tutta la vita, ma solo una probabilità del 3% di morirne.

Questo perché la maggior parte dei tumori della prostata crescono lentamente.
In altre parole, gli uomini che hanno la fortuna di raggiungere la vecchiaia, hanno più probabilità di morire con il cancro alla prostata piuttosto che per il cancro alla prostata.

Anche in questo caso, il test non è certo più efficace di un lancio di una monetina.

Come cerco di spiegare da molti anni, il test del PSA non è in grado di rilevare il cancro alla prostata e, cosa più importante, non può distinguere tra i due tipi di cancro alla prostata - quello che ti ucciderà e quello che non lo farà.

Invece, il test rivela semplicemente la quantità di antigene prostatica contenuta nel sangue di un uomo. Le infezioni, farmaci da banco come l'ibuprofene e un gonfiore benigno della prostata (semplice ipertrofia) possono elevare i livelli di PSA di un uomo, ma nessuno di questi fattori sono segnali di cancro.

Uomini con valori bassi di PSA potrebbero covare tumori pericolosi, mentre quelli con valori più alti potrebbero essere completamente sani.

In sede di approvazione della procedura, la Food and Drug Administration ha fatto affidamento su uno studio che dimostrò che il test era in grado di rilevare il 3,8% dei tumori alla prostata: un tasso migliore rispetto al metodo standard, l'esame rettale digitale.
Eppure, il 3,8% è un numero molto piccolo.

Tuttavia, soprattutto nei primi giorni di proiezione, gli uomini con un valore superiore a 4 nanogrammi per millilitro, sono stati mandati a fare delle dolorose biopsie prostatiche.

Se la biopsia mostrava qualsiasi piccolissimo segno di cancro, il paziente è stato quasi sempre spinto a operarsi chirurgicamente, alla radioterapia intensiva o altri trattamenti dannosi.

La comunità medica si sta lentamente voltando contro lo screening della PSA.

L'anno scorso, il New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati di due grandi studi, uno in Europa ed uno negli Stati Uniti. I risultati dello studio americano mostrano che in un periodo da 7 a 10 anni, lo screening non ha ridotto il tasso di mortalità negli uomini di 55 anni e oltre.

Lo studio europeo ha mostrato un lieve calo dei tassi di mortalità, ma ha anche scoperto che ben 48 uomini devono essere curati per salvare una vita.

Quindi 47 uomini che, con ogni probabilità, non potranno più funzionare sessualmente (impotenza, ndT) o rimanere fuori dal bagno per molto tempo.

Numerosi sostenitori degli screening, tra cui Thomas Stamey, un noto urologo della Stanford University, hanno preso posizione contro i test di routine, e il mese scorso, l'American Cancer Society ha esortato più cautela nell'utilizzo del test.

L'American College of Preventive Medicine ha concluso inoltre che non vi sono prove sufficienti per raccomandare lo screening di routine.

E allora perché viene ancora usato?

Perché le aziende farmaceutiche continuano a sfoggiare i loro test e i gruppi di difesa che hanno interessi in tal senso spingono all’allerta del cancro alla prostata, invitando gli uomini a fare lo screening.

Vergognosamente, l'American Urological Association, l’associazione degli urologi statunitensi, promuove ancora questa esame preventivo, mentre l’Istituto nazionale dai tumori (National Cancer Institute) rimane molto vago sulla questione, confermando che non c’è chiarezza.

Il gruppo federale che ha il potere di valutare i test di screening dei tumori, il Preventive Services Task Force, ha recentemente sconsigliato lo screening PSA per gli uomini di età compresa tra 75 anni o più. Ma tale gruppo non ha ancora fatto una raccomandazione per gli uomini più giovani.

Il test per l'antigene prostatico specifico, ha un suo senso. Dopo il trattamento per il cancro alla prostata, per esempio, un punteggio in rapido aumento indica un ritorno della malattia.

E gli uomini con una storia familiare di cancro alla prostata dovrebbe probabilmente fare il test regolarmente. Se il loro punteggio inizia a salire, potrebbe significare la presenza di tumore.

Ma questi usi sono limitati.
La prova non deve assolutamente essere distribuita per "proteggere" l'intera popolazione di uomini di età superiore ai 50.

Mai avrei sognato che la mia scoperta quarant’anni fa avrebbe condotto a tale disastro del sistema sanitario pubblico basato sul profitto.

La comunità medica deve confrontarsi con la realtà e fermare l'uso inappropriato dello screening PSA. In questo modo si potrebbero risparmiare miliardi di dollari e salvare milioni di uomini da inutili, trattamenti debilitanti.

* Richard J. Ablin è lo scopritore dell’antigene prostatico specifico, PSA.
Professore di Immunobiologia e Patologia al University of Arizona College of Medicine e Presidente della Fondazione Robert Benjamin Ablin per la Ricerca sul Cancro.

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Ogni persona di buon senso concorderà che 1) individuare, grazie agli esami intercettivi , un tumore in fase iniziale sia meglio che affrontarlo quando esso sia ormai intrattabile 2) cambia molto aver intercettato tale patologia se il paziente ha 40 anni o è ormai molto anziano 3) la medicina “fai da te”,opps ...volevo dire "alternativa", è una scelta individualmente legittima ma quando sconfina nella disinformazione scientifica e nell’ indottrinamento pubblico implica delle responsabilità, verso gli altri, molto ma molto pesanti.

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La medicina “di regime", opps ...volevo dire "ufficiale", è una scelta individualmente legittima ma quando sconfina nella disinformazione scientifica e nell’ indottrinamento pubblico implica delle responsabilità, verso gli altri, molto ma molto pesanti.

Personalmente considero dei criminali non solo coloro che praticano sulle persone questo genere di terapie senza fondamento scientifico, ma anche coloro che tengono loro il "sacco" sparando cazzate ad oltranza ed ergendosi a novelli censori, occultando - o per ignoranza o per interesse - casistiche ed informazioni reali.



STATISTICHE NON ATTENDIBILI

È consigliabile sull'argomento la lettura di una lettera aperta che il dottor Giuseppe Parisi, presidente di una delle maggiori associazioni italiane a difesa dei consumatori, l'Aduc1, ha pubblicato sul sito della stessa associazione. Eccone qualche stralcio in merito alle cure contro il cancro:

«Ecco che chi ricerca controcorrente, chi mette in discussione le parole d'ordine delle autorità viene punito severamente. È toccata a tanti. Ne cito due, soltanto perchè i più eclatanti. Il professor Luigi Di Bella finito nell'oblio e il dottor Tullio Simoncini, medico oncologo, perseguitato e sospeso dal suo ordine professionale, deriso, mortificato. Per nostra fortuna non si è lasciato intimidire.
Intanto restiamo fermi alle maratone Telethon.

E ancora le grandi serate tv, con ospiti che raccontano di guarigioni dai tumori ormai all'87%. Sono barzellette che non racconterebbe nessun comico; loro lo fanno.

Usano semplici trucchi, ne cito qualcuno. Se viene ospedalizzato un paziente, ad esempio, con un tumore al seno e, fatta la terapia, viene poi dimesso, non la chiamano dimissione, ma guarigione. Se dopo tre mesi ritorna con un tumore al fegato, non verrà ricollegato alla sua situazione precedente. Ma c'è di più: se viene dimesso e poi ritorna per controlli e viene di nuovo dimesso, ad ogni passaggio è un dato positivo.

Se si viene dimessi 9 volte e si muore una volta sola, alla fine il risultato sarà del 90% di guarigioni e del 10% di mortalità. C'è ancora di più.

Per esempio il tumore al testicolo e il tumore al polmone. Del primo si salvano più del 90%, del secondo si arriva a fatica al 10%. Una media stimata sarebbe del 50%, ma non si dice che quelli del testicolo sono solo 2.000, mentre quelli colpiti dal tumore al polmone sono 40.000.

Alcuni anni fa fu fatta una grande scoperta, il nuovo farmaco Tamoxifen che sembrava capace di bloccare l'insorgenza di tumore al seno. Ma gli scienziati ammisero che aveva un effetto collaterale: provocava tumore all'utero. Inoltre non si conosce se lo stesso paziente potrebbe vivere di più se si escludesse qualsiasi intervento terapeutico. Di contro ci sono le statistiche che parlano chiaro: l'aggressività di un tumore recidivante diventa esponenziale dopo la chemioterapia».


…sul British Medical Journal, Kearsley prendeva in considerazione il cancro in fase avanzato del polmone, dell’intestino, della mammella, della prostata, della testa e del collo, della vescica, quello endometriale e infine quello pancreatico, dimostrando già allora il sostanziale fallimento di questo approccio terapeutico, essendo la Chemioterapia curativa solo nel 6% dei casi su oltre 785.000 casi studiati, e nel 13% di tutti i casi di cancri (356.250) considerati “curabili.
[Kearsley J.H.: Cytotoxic chemotherapy for common adult malignancies: “the emperor’s new clothes” revisited, British Medical Journal, Vol. 293, 1986, pp.: 871-876

…il prof. Hardin Jones, dell’Università della California, dimostra per la prima volta, in uno studio su ampia scala durato 23 anni, che per gli ammalati di Cancro che si sono rifiutati di sottoporsi a Chirurgia, Radio-Terapia, e Chemioterapia, (comunque con alimentazione libera, senza diete particolari), la sopravvivenza media è di 3-4 volte più alta, rispetto a quelli che si sono sottoposti a trattamenti medici standard come Chirurgia, Radio-Terapia e Chemioterapia [Walter Last, “The Ecologist, vol. 28, No. 2, marzo/aprile 1998].

Tale constatazione è stata confermata, da allora, più volte nella letteratura medica, ad esempio per cancro della mammella dove la sopravvivenza media è di 12 anni e mezzo.
[Morgan: The natural history of breast carcinoma in the elderly: implications for screening and treatment, Cancer 2004; 100(9), pp.:1807-1813, MORGAN_ cancer_no_chemio.pdf ], mentre quelli che si sono sottoposti a trattamenti medici standard (Chirurgia, Radio-Terapia e Chemioterapia), sono morti in media entro 3 anni.

Quando la Chemioterapia è utile.
La Chemioterapia è utile soltanto nel 1,5% (uno virgola cinque per cento) dei casi secondo una commissione OMS del 1980.

Secondo una rassegna di 1.500 pubblicazioni scientifiche effettuate dal prof. Jones dell’Università della California, tale percentuale di successo sale al 2%.

Molto più ottimista l’Istituto Gerson, che giunge a stimare una percentuale di successo (sopravvissuti a cinque anni dalla diagnosi) addirittura del 15%, con un fallimento sostanziale però dell’85% dei casi, fallimento che sale al 93% nel caso dei tumori dell’intestino, al 97% nel caso di tumore al fegato, al 99% di fallimento se tumore al pancreas (749, 750, 1360-1364)
.
Ma secondo un recentissimo studio australiano pubblicato nel 2004
[Morgan G.: The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, Clinical Oncol., 2004, 16, pp.: 549-560], che ha analizzato tutti gli studi clinici condotti in Australia e in America (USA), per ben 14 anni, cioè dal gennaio 1990 al gennaio 2004, è risultato invece che la Chemioterapia è efficace solo nel 2% dei casi.

Questi risultati, usciti dallo spoglio di un campione immenso e più che rappresentativo di circa 227.800 casi di tumore, sono a dir poco catastrofici. MORGAN.PDF

Infine, secondo un recente lavoro del 2004 (1340), che ha preso in considerazione oltre 42.000 pazienti, soltanto l’1,5% di loro erano ancora vive dopo 5 anni dall’inizio della Chemio (Morgan G.: The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, Clinical Oncol., 2004, 16, pp.: 549-560

Sempre a proposito invece di tumori della mammella in fase iniziale, Phillip Day, nel suo celebre libro “Cancro: se vuoi la vita prepara la verità”, alle pagine 20 e 21 riporta l’incredibile testimonianza del Dott. Irwin Bross del Roswell Memorial Park Institute di New York, testimonianza che si riporta per intero:

“…Se si è una donna, alla quale è stato diagnosticato un tumore al seno in fase iniziale (cioè senza evidenza di metastasi), c’è un semplice dato scientifico che bisognerebbe conoscere. Quando un patologo diagnostica una lesione del tipo “tumore al seno in stadio iniziale”, più della metà delle volte il patologo sta commettendo un errore, ossia non si tratta realmente di tumore al seno. Quello che la maggioranza delle donne ha realmente, è un tumore che, visto al microscopio illuminato, somiglia al cancro per il patologo.
Esistono possibilità che tale tumore non abbia la capacità di metastatizzare…cosa che caratterizza il cancro vero e proprio.
Il primo trial clinico controllato al mondo, riguardante le terapie coadiuvanti per il tumore al seno, fu condotto nel mio dipartimento. Il dott. Lesile Blumenson ed io facemmo una sorprendente scoperta: più della metà delle pazienti avevano un tumore, ma essi, all’apparenza, si presentavano piuttosto come lesioni benigne.

La nostra scoperta non risultò popolare tra i medici professionisti. Essi non avrebbero potuto mai sopportare di ammettere la verità scientifica perché, a quel tempo, la terapia consisteva nella mastectomia radicale.

Ammettere la verità avrebbe potuto condurre le donne, che avevano perso una mammella a causa di una diagnosi scorretta, ad intraprendere azioni legali per imperizia. I medici del National Cancer Institute, furiosi, ci allontanarono dalla ricerca.

Probabilmente riuscirono ad insabbiare le nostre scoperte e a bloccare nuove pubblicazioni. Il tumore al seno e il cancro della prostata sono statisticamente gemelli: quando le funzioni dei due organi sessuali interessati diminuiscono, le cellule spesso divengono anormali e appaiono come cellule tumorali. Il Journal of the American Medical Association ha riferito di valori di sopravvivenza sorprendentemente alti in cancri della prostata non trattati, il che dimostra che 7 tumori su 8 NON erano cancri. Non c’è quindi motivo per le donne di entrare in panico nel momento in cui sentono pronunciare la parola “cancro”. E’ il panico invece a renderle facili vittime….”


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Hai altro da dirci, cara Francesca, oltre alle consuete e furibonde insolenze verso chi intravede una "certa superficialità" (sit venia...) nel tuo personalissimo modo di intendere la medicina?

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"IG-NOBEL
Randy ha scoperto l'acqua calda, meriterebbe per questo un altro Nobel. Anzi, sapete che esiste anche lo Ig -nobel (una specie di antiNobel delle scoperte assurde-inutili)? "

Queste sì, sono insolenze gratuite, ma qualcuno se le può permettere


Ai dati, invece, nessuna risposta: ovvia conclusione peri chi, come al solito... è a corto di argomenti e dati Verificabili

Ah, a proposito, vedo che, gli stessi identici ragionamenti e parole, vengono ritenute CORRETTE E VALIDE in andata, ma considerate INSOLENZE al ritorno...

Ma si sa, alla superficialità di certe persone, non c'è fine.



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Evvai Francesca, ancor 10 "mi piace" e arriviamo a 700! Se tocchiamo i 1000 magarimagari ti offro la famosa pizza o se preferisci, il prelibato spezzatino di frutta elisir di eterna giovinezza!
PS: Ho scoperto che la "sindrome di Morgellons" si chiama così da un medico che aveva descritto identico quadro clinico nel XVI° secolo. Però...non mi spiego...allora gli aerei non esistevano...

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Allora era dovuta al fatto che assumevano troppe aspirine..... Però non mi spiego neanche questa.... Le aspirine ancora non esistevano......

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Ecco, ci mancavi solo tu, Scorretto! che già la Francesca ha un diavolo per capello...
ma ora vi saluto che vado a fare due passi in centro a S. Giacomo, a farmi una bella inalazione tonificante di polveri sottili e monossido.

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dalla relazione di A. Mondini

Chemioterapia, una pratica assassina, ovvero il tradimento della medicina in nome del profitto.

Ciò che voglio dimostrare in questa relazione è quanto ho dichiarato in un recente comunicato stampa e che si articola, essenzialmente, in due punti.

1) La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma uccide.

2) Il suo uso trova fondamento solo negli interessi economici delle ditte farmaceutiche.

Cenni storici.
Per capire come sia stato possibile un simile tradimento, come sia possibile sostenere per così tanto tempo un simile inganno, bisogna conoscere il contesto economico e politico in cui esso è nato e si è sviluppato.
“Nei primi decenni del secolo scorso alcuni avvenimenti hanno segnato il destino della medicina per almeno un secolo. All'inizio del ventesimo secolo il gruppo di Rockefeller controllava già la maggior parte del commercio di petrolio negli Stati Uniti e in molti altri paesi. Sulla base di questi trilioni di dollari di reddito, questo gruppo di investitori ha trovato una nuova area di mercato: il corpo umano. Il profitto o il ritorno su questo investimento dipendeva dalla brevettabilità delle medicine farmaceutiche inventate. I profitti da trilioni di dollari di questa nuova industria di investimento sono stati usati per convertire sistematicamente la medicina in un commercio farmaceutico guidato dall’investimento. Nel giro di pochi decenni, la medicina è caduta sotto il controllo di questi gruppi di interesse attraverso la loro influenza nelle scuole di medicina, nei media e nell'arena politica”1.
Nel frattempo la psichiatria (che, non dimentichiamolo, è una branca della medicina) stava preparando le teorie della razza e dell’eugenetica. “Nel 1905, basandosi sulle teorie espresse da Malthus, Kraepelin e Spencer, Rüdin (uno dei più autorevoli psichiatri tedeschi. N.d.A.) fonda la Società per l’Igiene della Razza, costituita al fine di ottenere la purezza razziale. Rüdin è il primo promotore delle teorie di psichiatria genetica. La follia, ogni aberrazione e la superiorità o inferiorità razziali, secondo Rüdin sono determinate dalla trasmissione genetica”.2.
Quasi trent’anni più tardi, Rüdin salutò l’ascesa di Hitler come l’occasione che la storia dava alla psichiatria per la realizzazione dei suoi ideali.
“La presenza medica dominante nel programma di sterilizzazione nazista fu il dottor Ernst Rüdin, uno psichiatra di fama internazionale... Allievo in origine del grande psichiatra classico Emil Kraepelin. Rüdin divenne uno stretto collaboratore di Alfred Ploetz nella fondazione della Società Tedesca per l’Igiene Razziale. Rüdin fu un ricercatore infaticabile e vide come una sua missione l’applicazione di leggi mendeliane e di principi di eugenetica alla psichiatria”3.
Per completare il quadro di quel momento storico manca ancora un elemento: i soldi. E’ ormai storia che i finanziatori dell’ascesa al potere di Hitler sono stati i gruppi petrolchimici-farmaceutici. E precisamente: il gruppo Rockefeller in America, Rothschild in Inghilterra e I. G. Farben in Germania.
Per quanto riguarda quest’ultimo, il tribunale di guerra di Norimberga nel 1946/47 ha stabilito che la seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile senza di esso. Come conseguenza, I. G.Farben è stato tagliato in Bayer, Basf e Hoechst ed alcuni dei relativi responsabili sono stati dichiarati colpevoli di guerra contro il diritto internazionale, omicidio di massa, sfruttamento e saccheggio internazionali della proprietà privata e pubblica in paesi stranieri e di altri crimini contro l’umanità.4
Hitler muore, ma i responsabili dei gruppi petrolchimici-farmaceutici americano e inglese continuano ad espandere il loro potere indisturbati.
Attualmente il gruppo Rockefeller controlla più di 200 ditte farmaceutiche, è dietro ad alcune delle più grandi e influenti istituzioni finanziarie del mondo, compresa la Chase Manhattan Bank. Possiede la Exxon ed altre aziende petrolchimiche multinazionali. Inoltre controlla molti media, compreso Time Warner, CNN ed una enorme rete di giornali, radio e TV. Il reddito di questo gruppo sorpassa da solo il prodotto nazionale lordo della maggior parte delle nazioni del pianeta.
Nel 1972 il gruppo Rockefeller fonda la Commissione Trilaterale per tutelare i suoi interessi finanziari in tutto il mondo. Ad essa appartengono personaggi dell’alta finanza di USA, Europa e Giappone. L'obiettivo della Commissione Trilaterale è di generare un ”Nuovo Ordine Mondiale”; il che essenzialmente significa sottomettere il pianeta agli interessi del cartello petrolchimico- farmaceutico-finanziario. Non hanno fatto mai alcun segreto sulle loro idee, tanto è vero che hanno anche pubblicato un sito: www.trilateral.org. Anche se le sue riunioni avvengono poi sempre a “porte chiuse”...
Il 50 % dell’amministrazione Bush è formato da alti funzionari di ditte farmaceutiche. Donald Rumsfeld, l'attuale ministro della guerra è stato il direttore generale di parecchie multinazionali farmaceutiche.
Su questo intreccio di politica, finanza, guerre e ideologie soppressive mondialiste si sviluppa e prospera l’industria farmaceutica.
“Uno dei problemi primari affrontato da questa industria era la concorrenza dei prodotti naturali per la salute. Era chiaro al mondo scientifico che senza queste molecole (vitamine N.d.A.), essenziali al metabolismo cellulare, le cellule non avrebbero funzionato correttamente e ciò sarebbe stato l'origine della malattia.
Gli strateghi degli investimenti farmaceutici lo hanno capito ed hanno intrapreso una campagna globale per ostacolare che queste informazioni salva-vita diventassero ampiamente disponibili alle persone del mondo intero. Ma far tacere queste informazioni era soltanto il primo punto. Ulteriori punti strategici per sviluppare il fraudolento schema commerciale farmaceutico hanno incluso il discredito delle informazioni sanitarie su queste terapie naturali non brevettabili e infine la messa fuori legge di ogni asserzione sui sistemi naturali curativi e preventivi.
Tutte queste misure hanno avuto soltanto uno scopo: proteggere l'industria farmaceutica di investimento basata sulle medicine brevettabili, che riguardano soltanto i sintomi, dalle terapie naturali non brevettabili che sono essenziali per ottenere la salute cellulare. Nel forte contrasto, i fatti scientifici circa le molecole naturali essenziali per le funzioni cellulari di base e descritte nei manuali di biologia, sono materia di vita o di morte per questo intero commercio di investimento. Se le malattie potessero essere evitate ottimizzando la salute cellulare con le molecole non brevettabili naturali, ciò minaccerebbe la base stessa dell’intero affare farmaceutico di investimento sulle malattie. Una malattia che è evitata o sradicata sarà semplicemente un mercato in meno.
Di particolare importanza è riflettere sull'influenza dell'industria farmaceutica sulla professione medica. Attraverso la fondazione di facoltà di medicina private negli Stati Uniti, comprese le cosiddette università della “Ivy League” come Harvard, Yale, la clinica Mayo ed altre, l’industria farmaceutica di investimento ha semplicemente comprato l'opinione medica in tutto il mondo. Sempre di più, l'insegnamento delle terapie mediche si è concentrato sulle medicine chimiche ed, allo stesso tempo, i trattamenti sanitari naturali sono stati banditi efficacemente come ”antiquati”. Ogni medico che si è laureato nelle ultime decadi ha imparato appena che il primo premio Nobel per il ruolo di vitamina C nel metabolismo cellulare è stato assegnato nel 1937. Quindi, durante piu della metà di un secolo, generazioni di milioni di medici finirono l’università senza alcuna conoscenza circa il ruolo di salva-vita e di beneficio per la salute delle vitamine, dei minerali e degli oligoelementi”5.
Delineato brevemente il quadro storico, vediamo ora, all’atto pratico, i frutti che la medicina moderna ha generato. Date le premesse, non possono essere che frutti velenosi. Limitiamoci ad analizzare quello che costituisce l’argomento di questa relazione: la chemioterapia.
Dati scientifici.
Come è nata questa strana pratica di somministrare terribili sostanze ai pazienti per guarirli? Essa “si basa sul fatto che le cellule cancerose sono più deboli di quelle sane, pertanto, sotto l'azione di veleni o di radiazioni ionizzanti, sono le prime a morire. Questa constatazione porta però a una delle pratiche più insensate della storia della medicina: avvelenare ed irradiare il paziente per guarirlo! Anche la persona meno informata, riesce a comprendere che guarigione significa miglioramento della salute. Nessuna persona sana di mente penserebbe che l'inquinamento, gli esperimenti atomici o l'incidente di Chernobyl siano i provvidenziali vantaggi dei nostri tempi per mantenerci sani”6.
Tutte queste discussioni fatte in televisione in questi (e altri) giorni su chemio o medicine alternative hanno un solo scopo: confondere le idee e annebbiare le menti della gente. In verità la questione è di una semplicità lapalissiana e disarmante. Vogliamo sapere se la chemio è una terapia valida o no? E’ molto facile saperlo; basta fare quello che si fa con qualsiasi altra cosa di qualsiasi genere per sapere se è funziona o no: si osservano i RI-SUL-TA-TI. Su di essa esistono studi, statistiche, dati ufficiali accurati. E’ vero che gli oncologi, con la complicità dei media, creano su di essi una cortina fumogena, ma non è per niente difficile averli: basta chiederli. Io li ho trovati e ve li posso comunicare. Ripeto: questi non sono i miei dati, sono i dati ufficiali dell’oncologia ufficiale.
Prima di tutto bisogna sapere cosa si intende in oncologia per paziente guarito di cancro. Poiché effettive guarigioni non ne ottengono mai, definiscono guarito colui che sopravvive almeno cinque anni dal giorno della diagnosi, anche se muore cinque anni e un giorno dopo, anche se alla fine del quinto anno ha un cancro grande come una zucca che gli sta straziando il corpo. Credo che poche persone conoscano questo dato. Non crediate tuttavia che venga tenuto segreto; ma, per darvi un’idea, in tanti anni io per televisione l’ho sentito dire solo un paio di volte e di sfuggita. Confrontate ciò con le migliaia di ore di chiacchiere trionfalistiche di Tirelli and company. Ricordatevi poi che cambiare il significato alle parole è un mezzo per confondere e dominare. Questo dato pertanto è fondamentale, è la chiave per capire veramente tutti i discorsi che fanno gli oncologi quando parlano di “guarigione”.
Premesso ciò:
ogni 100 persone che si ammalano di cancro, 61 muoiono entro 5 anni dalla diagnosi.
Le statistiche di sopravvivenza a 10 anni sono più difficili da trovare. Sono così sconsolanti che gli oncologi si vergognano veramente a farle vedere. Sembra comunque che siano attorno al 10- 15%.
Provate un po’ ad immaginare un impresario edile che costruisce case il cui 61 % crolla entro cinque anni dalla costruzione. Prima di tutto nessuno comprerebbe più da lui e poi verrebbe messo in galera; a meno che qualcuno non lo appenda prima al più vicino lampione... Invece gli oncologi vengono strapagati, onorati, vezzeggiati, ascoltati per ore e ore in noiosissime trasmissioni televisive. I più famosi oncologi italiani riescono a farsi pagare 200 euro o più per visite di 10-15 minuti! Incomprensibile... Il fatto è che costoro fanno leva sulla paura, sul dolore e sull’ignoranza di questi dati da parte dei malati e dei loro famigliari. Come la paura e l’ignoranza vengono poi alimentate sistematicamente con ogni mezzo, potete facilmente constatarlo voi stessi.
A fronte di un’efficacia nulla della chemioterapia, ben testimoniata dai risultati, vi è una terribile tossicità delle sostanze usate, tanto è vero che le autorità sanitarie hanno dovuto prendere drastici provvedimenti per salvaguardare la salute dei lavoratori addetti alla produzione e alla somministrazione di questi cosiddetti farmaci (medici, infermieri e farmacisti).
Poiché la lista degli effetti collaterali è molto lunga, mi limito a darvi alcune delle caratteristiche tossicologiche in generale e di un paio di sostanze specifiche, prendendole da una pubblicazione dell’Istituto Superiore della Sanità.
Chemio in generale. Tra una ventina di effetti collaterali, troviamo: sterilità, aborti, malformazioni nei figli, danni a cuore, fegato, reni, sistema nervoso e produzione di tumori secondari (!!!). “Infatti, non solo essi sono in grado di innescare la trasformazione di cellule no r ma l i i n ma l i g ne , ma t e ndo no a r i dur r e l e di fe se e ndo g e ne c o nt r o l ’ i nso r g e nza di neoplasie”7. Lo sanno anche loro che questa è una pratica assassina. Comunque di questo non avevo dubbi.
Antraciclinici: “Stomatite, alopecia e disturbi gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici, può essere acuta (raramente grave) o cronica (mortalità nel 50 % dei casi). Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e cancerogeni”8.
Procarbazina: “E’ cancerogena, mutagena e teratogena (malformazioni nei figli N.d.A.) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10 % di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante”9.
Bene; potrei fermarmi qui e finire questa relazione; sarebbe più che sufficiente. Ma poiché non mi basta chiudere la bocca agli oncologi e ai loro lacchè, ma voglio anche cucirla con filo d’acciaio, ecco di seguito una valanga di altri dati.
Qualche anno fa, dopo che era scoppiato il caso Di Bella, gli oncologi cominciarono a dichiarare pomposamente su televisione e giornali che “ora abbiamo il 50 % di guarigioni”, ovviamente sempre evitando di dire che guarigione significa sopravvivenza a cinque anni. Eppure le statistiche ufficiali davano sempre un 39 %. Cosa era successo? Un’improvvisa e geniale scoperta? Nooo! Per guadagnare quell’11 % in più, hanno fatto la media delle “guarigioni” dei vari tipi di tumore con una manipolazione matematica per la quale verrebbero bocciati con disonore all’esame di licenza media inferiore.
Faccio un esempio di come fanno la media delle “guarigioni” e, per semplificare, prendo in esame solo due tipi di tumore. Tumore al polmone: 40.000 casi all’anno, 10 % di “guarigioni”; tumore al testicolo: 2.000 casi, 87 % di “guarigioni”. (87+10)/2=48,5 La percentuale media di guarigioni dei due tipi di cancro sarebbe così il 48,5 %. E’ indegno che si permetta a queste persone d i d ir e p u b b lic a me n t e s imi l i c ia lt r o n e r ie ! E n p a ssa n t , l’ o p e r a zi o n e co r r e t ta è q ue st a : (40.000x10/100+2.000x87/100)/(40.000+2.000)x100=13,7 La reale percentuale media è dunque il 13,7 %. Una bella differenza!
Analizziamo un altro “dato” trionfalistico. Gli oncologi vanno dicendo che le possibilità di guarire dal cancro sono molto più alte oggi, il 39 % (oppure il famoso 50 %), rispetto al 20 % del 1930. Ma come mai allora le morti per cancro sono spaventosamente aumentate negli ultimi 70 anni (vedi più avanti)? Il fatto è che nel 1930 non esistevano tutti i sofisticati mezzi di diagnosi e le campagne di sensib ilizza zione alla d iagnosi precoce; pertanto il cancro veniva scoperto tardivamente e così il tempo fra la diagnosi e il decesso era breve, se non brevissimo. Oggi invece, poiché la diagnosi avviene in tempi molto più precoci, la morte arriva più tardi rispetto alla diagnosi stessa e più sovente oltre i fatidici 5 anni!
Il Prof Luigi Di Bella avverte che "se una persona viene dimessa dall'ospedale si dice che è in remissione. Quando ritorna viene curata e viene dimessa un'altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, i conti aumentano. E siccome non si può morire più di una volta, se un individuo è stato dimesso 9 volte ed è morto una volta sola si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si muore una volta sola”10
Estremamente importante è poi “la vasta indagine condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones, fisiologo presso l'Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di Cancerologia, presso l'Università di Berkeley. Oltre a denunciare l'uso di statistiche falsificate, egli prova che i cancerosi che non si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia N.d.A.) sopravvivono più a lungo o almeno quanto chi riceve queste terapie. Come dimostra Jones, le malate di cancro al seno che hanno rifiutato le terapie tradizionali, mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete”11.
“Uno studio condotto da quattro ricercatori inglesi, pubblicato su una delle più autorevoli riviste mediche del mondo, The Lancet del 13-12-1975, e che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi. La vita media di quelli trattati con chemioterapia completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 220 giorni”12.
Un altro dato fondamentale che indica come le terapie ufficiali per i tumori siano inefficaci, sono le statistiche di morte per tumore. Nonostante le decine di trilioni di lire spesi per la ricerca e le centinaia di trilioni per i trattamenti, i dati degli istituti di statistica di tutti gli stati occidentali mostrano che le morti per cancro dal 1950 alla fine del secolo sono continuamente e notevolmente aumentate.
“Riunione del settembre 1994 del President's Cancer Panel: "Tutto sommato, i resoconti sui grandi successi contro il cancro, devono essere messi a confronto con questi dati" aveva detto Bailar, indicando un semplice grafico che mostrava un netto e continuo aumento della mortalità per cancro negli Stati Uniti dal 1950 al 1990. "Torno a concludere, come feci sette anni fa, che i nostri vent'anni di guerra al cancro sono stati un fallimento su tutta la linea."
Chi è questo personaggio che esprime idee così eretiche, un medico alternativo? Un ciarlatano, come è stato definito Di Bella? Un guaritore che approfitta dei poveri malati? Uno che non conosce le percentuali di guarigione?
Niente di tutto questo. Risulta difficile definire ciarlatano o incompetente, John C. Bailar III, insigne professore di epidemiologia e biostatistica alla Mc Gill University, uno dei più famosi esperti di oncologia degli Stati Uniti e dell'intero pianeta. Non parlava del resto ad una platea di sprovveduti; il President's Cancer Panel è nato in conseguenza del National Cancer Act, un programma di lotta contro il cancro, firmato dal presidente americano Richard Nixon il 23 dicembre 1971 e per cui si sono spesi fino al 1994 ben 25 miliardi di dollari. I dati relativi alla situazione della lotta al cancro vengono forniti direttamente al Presidente degli Stati Uniti.
La conclusione principale di Bailar, con cui l'NCI (National Cancer Institute) concorda, è che la mortalità per cancro negli Stati Uniti è aumentata del 7% dal 1975 al 1990. Come tutte quelle citate da Bailar, questa cifra è stata corretta per compensare il cambiamento nelle dimensioni e nella composizione della popolazione rispetto all'età, cosicché l'aumento non può essere attribuito al fatto che si muore meno frequentemente per altre malattie”13. I dati “grezzi” sono ancora più pesanti.
Infine cito la conclusione a cui sono arrivati ricercatori del Dipartimento di genetica e di bio logia molecolare dell’ Univ ersità degli Stud i L a Sap ienza d i Roma attraverso ricerche sperimentali.
Essi “confermano, infatti, che alcuni chemioterapici, quali la citosinarabinoside, il metotrexato, la vincristina ed il cisplatino4 (sostanze usate comunemente e quotidianamente nei trattamenti N.d.A.), in particolari linee tumorali aumentano la resistenza alla morte cellulare (...) Questi risultati sono sorprendenti, poiché dimostrano che i suddetti chemioterapici non uccidono le cellule tumorali, come invece generalmente si ritiene, bensì, impedendo l’apoptosi (= morte della cellula N.d.A.), facilitano la crescita del tumore”14.
A questo punto penso di poter veramente chiudere questa relazione in quanto i due punti dichiarati nel mio comunicato stampa
1) La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma uccide.
2) Il suo uso trova fondamento solo negli interessi economici delle ditte farmaceutiche. possono considerarsi dimostrati al di là di ogni ragionevole dubbio.
Ovviamente ho dovuto tralasciare molti altri dati estremamente interessanti, per rimanere nelle dimensioni previste per una mezz’ora di relazione; suggerisco perciò, a chi volesse approfondire certi argomenti, i seguenti libri o articoli

Cancro, politica, medicina alternativa e ufficiale:  Alberto R. Mondini – Kankropoli, la mafia del cancro  Prof. Linus Pauling – intervista  Dott. Matthias Rath – intervista
I risultati della medicina ufficiale:  Alberto R. Mondini – La medicina, prima causa di morte in USA (783.936 morti in media
all’anno)  Ricercatori vari – Morte per medicina (Death by Medicine, ricerca in lingua inglese)
La medicina, scienza o truffa:
 Prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz – perizia tecnico-giudiziaria sulla validità scientifica della medic ina
 Associazione Forces Italiana - La truffa del fumo passivo La vera natura della psichiatria e il suo ruolo dietro guerre passate e presenti e terrorismo:
 Dott. Roberto Cestari – L’inganno Psichiatrico  Luca Bistolfi – La verità sull’olocausto
Casorezzo, 30 ottobre 2004.
14 Prof. Renato De Magistris e Dott.ssa Anna Giordano – Nuove prospettive nella prevenzione e nel trattamento delle neoplasie (in CD Rom)

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Vogliamo dirlo o no che gli ospedali sono luoghi pericolosissimi? Secondo tutte le statistiche muoiono ogni giorno in ospedale migliaia di persone, che entrano in vita e la perdono fra quelle mura. Gente non andate mai in ospedale, è il luogo in cui avete più probabilità di morire.

Darwin vi ringrazierà, l'albero della vita si pota da sé.

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Orpole, mi spiace veramente che tu abbia tralasciato "molti altri dati estremamente interessanti"! anzi son convinato che tutti i lettori di OT siano estremamente dispiaciuti!
PS: A S. Giacomo me son quasi sofegà, stasera, dal smoc che l'era!

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Ahahahaha. Mai visto un blog più comico di questo!

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DOSSIER VITAMINA C: CENSURA AI DANNI DELL'UMANITA'
Postato il Mercoledì, 31 gennaio @ 09:34:41 CET di carlo

Medicina Raccolta dati a cura di Ivan Ingrillì
(presidente de La Leva di Archimede)

Cosa ci tengono nascosto?

"La maggior parte della gente cade vittima più facilmente di una grande bugia che di una piccola." Adolf Hitler, Mein Kampf, 1925.

"La più grande bugia del 20° secolo, giunta oggi nel 21°, é che non si possono curare o migliorare malattie infettive dei più svariati tipi con dosaggi massicci di vitamina C." Robert F. Cathcart, Medico (membro del Collegio americano per il progresso della medicina)

Ecco la rivendicazione di un medico di Toronto, trasmessa sul canale nazionale CBC TV, per cui la scarsità di prove scientifiche sull'attività anti-virale della vitamina C non ha basi di fatto. Se non l'avete provato, non condannatelo.

Le compagnie farmaceutiche, aiutate e sostenute dai media che non si dedicano alla ricerca, tengono il mondo all'oscuro, tanto che nessuno conosce gli studi e i lavori sull'attività anti virale e anti batterica della vitamina C effettuati da Frederick Klenner (MD), Linus Pauling (PhD), Archie Kalakerinos (MD) e Robert Cathcart (MD). Questi medici e scienziati, pionieri delle ricerche sulla vitamina C, hanno avvertito il mondo intero su quanto la nostra salute dipenda da questo nutriente essenziale.

1200 articoli pubblicati su riviste scientifiche e giornali medici di tutto il mondo hanno dimostrato chiaramente che molte malattie virali come la polio, l'epatite, le encefaliti sono state uniformemente curate con successo con alti dosaggi di vitamina C intravenosa. Assumendo bassi dosaggi di vitamina C per via orale si possono avere pochi o addirittura nessun effetto, mentre alti dosaggi somministrati direttamente nel sangue possono dimostrare effetti clinici che rasentano l'incredibile. Alti dosaggi orali di vitamina C possono prevenire molte infezioni, ma un dosaggio intranvenoso é spesso richiesto per curare le infezioni già contratte.

O per ignoranza o per una deliberata "svista", i ricercatori medici si stanno concentrando sulla causa virale della SARS nella speranza di sviluppare un vaccino - cosa che potrebbe richiedere più di 6 mesi di tempo mentre la gente continuerà a contrarre e a soccombere alla malattia. Anche nel caso che un vaccino verrà sviluppato non ci sono garanzie che funzionerà. Non ci sono neanche garanzie che non creerà, come succede con gli altri vaccini, effetti collaterali che potrebbero essere peggiori della malattia che avrebbe dovuto prevenire. Lo sviluppo di un vaccino implica brevetti (proprietà intellettuale) e un giro incredibile di soldi. Negli Stati Uniti, quando un nuovo vaccino viene immesso sul mercato, può portare guadagni di un miliardo di dollari in più all'anno per le compagnie come la Merck. La mente di questi ricercatori impazzisce soltanto al pensiero che qualcosa di così economico e già disponibile possa facilmente vincere un'infezione virale così grave. ( Vitamina C e SARS, Ndr)

La vitamina C ha stabilito una traccia record come straordinario agente antivirale per combattere raffredori e influenza, sia attraverso la prevenzione o la riduzione dei sintomi. Non importa se l'origine sia virale o batterica, che sia un influenza o la SARS che ora sta terrorizzando il mondo: qualunque epidemia uccide a causa dei radicali liberi generati durante il decorso della malattia. La maggior parte delle morti causate da questi radicali liberi possono essere prevenute attraverso la supplementazione di massicci dosaggi di ascorbati di vitamina C - questi sono dei sali minerali della vitamina C che tamponano l'acidità dell'acido ascorbico puro. [1]

Quello che possiamo definire come "esempio classico" di medicina forense é accaduto in due ospedali (Fukuoa General e Taciara) nella regione di Osaka (Giappone) durante i primi anni '70.

Il dottor Akira Murata del Laboratorio di Microbiologia Applicata dell'Università di Saga ha trovato che l'incidenza dell'epatite B era il 7% nei 150 pazienti che avevano ricevuto delle trasfusioni di sangue e che avevano ricevuto meno di 1500 milligrammi di vitamina C al giorno. Tra i 1095 pazienti che avevano ricevuto trasfusioni di sangue e che avevano preso 2000 milligrammi o più di vitamina C al giorno, non ci fù nessun caso di epatite.

Di conseguenza la Vitamina C adesso viene somministrata di routine in entrambi gli ospedali e i pazienti operati e in terapia intensiva ricevono dai 6 ai 10 grammi di vitamina C al giorno diversi giorni prima di ricevere le trasfusioni e per diverse settimane successive. [2]

Nella primavera del 2000, il sottoscritto ha affidato un giovane parente che soffriva di un grave caso di mononucleosi, ad un medico che gli somministrò 4 punture intravenose separate di vitamina C in forma di sodio ascorbato per altrettanti giorni. Il risultato fu drammatico. Il paziente recuperò completamente, acquisendo però un nuovo rispetto per la potenza curatrice della vitamina C.

Secondo quanto dicono i membri del Collegio Americano per il progresso della medicina (Laguna Hills, California) se la malattia é sufficientemente grave sarebbe necessario trattarla con alte concentrazioni di sodio ascorbato intravenoso seguito, quando il paziente migliora, con dosaggi orali "di saturazione" di acido ascorbico o vitamina C tamponata, come l'ascorbato di calcio. In Canada ci sono diversi medici che conoscono questo protocollo e che hanno somministrato con successo vitamina C intravenosa per trattare infezioni batteriche e virali.

Croft Woodruff
Presidente
Chelation Association of Vancouver
6262-A Fraser Street
Vancouver BC V5W 3A1
604 327 3889

[1] Fred R. Klenner, M.D., Reidsville, North Carolina; "The Treatment of Poliomyelitis and Other Virus Diseases with Vitamin C" SOUTHERN MEDICINE & SURGERY 209; July, 1949

[2] (Murata, A. "Virucidal activity of Vitamin C": Vitamin C for Prevention and Treatment of Diseases. Proceedings of the First Inter-sectional Congress of the International Association of Microbiological Societies, 1975, Volume III, Tokyo University Press, Pp 432-442.)


- MAKE HEALTH NOT WAR -
(Un mondo senza pace e benessere: Qui prodest?)

Il caso della Vitamina C é forse uno dei casi più eclatanti, ma sono molte le sostanze naturali (vitamine, minerali, aminoacidi, erbe, enzimi etc), così come le pratiche e le scoperte scientifiche che ci vengono nascoste, a danno di tutta l'umanità, per difendere gli interessi economici di certi sistemi.

La vitamina C é capace di curare il cancro, le malattie cardiovascolari e molte altre gravi problematiche - tutto questo ci é stato tenuto nascosto.

Il cancro e i problemi cardiovascolari sono statisticamente il primo e il secondo motivo di morte al mondo - gli errori medici e gli effetti collaterali sono il terzo e il quarto. Forse potremmo scoprire che la verità é un'altra e che la causa di queste morti é la stessa: il business della malattia.

Questo é un crimine verso l'intera razza umana.

Un documento di fondamentale importanza per comprendere il come e il perché di certi accadimenti (non c'é volonta di curare determinate malattie - anche se é possibile farlo) é l'intervista fiume del Dr. Rath (in italiano), naturale successore del doppio premio nobel, per la pace e per la chimica, Dr. Linus Pouling [biografia (En)]:

Intervista del Dr. Rath - Un programma per i popoli della terra
Chi é il Dr. Rath?
Alcune sue pubblicazioni.

Discovery is seeing what everyone sees yet thinking what no one has thought.
La scoperta consiste nel vedere quello che vedono tutti e pensare quello che nessuno ha pensato.
(Szent-Györgyi Albert - Ungherese -Scopritore della Vitamina C)

Ivan Ingrillì
La Leva di Archimede - Roma
Associazione per la libertà di scelta


# # Testi di approfondimento # #

Questo é l'elenco dei siti dai quali sono state estrapolate la maggior parte delle informazioni riportate (in forma di semplice link) in questo documento. Visitando singolarmente e per intero questi siti ci si renderà facilmente conto della quantità e della qualità di studi e ricerche effettuate sull'utilizzo terapeutico della Vitamina C - ottimi per ulteriori approfondimenti. La maggior parte delle informazioni interessanti, relative ai protocolli di cura sono in lingua inglese. Alla fine del documento troverete comunque dei riferimenti in lingua italiana. (traduttori volontari cercasi).

Siti di riferimento:

(En) http://www.vitamincfoundation.org/
(En) http://www.orthomed.com/
(En) http://www.seanet.com/~alexs/ascorbate/index.htm
(En) http://www.cforyourself.com
(En) http://lpi.oregonstate.edu/index.html

(EN) - File .Pdf - 1937: Albert Szent-Gyorgy, premio nobel per la scoperta della Vitamina C.

Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986): persona (It)

Un archivio storico (En) di letteratura medica e scientifica che conferma l'efficacia dell'Ascorbato (acido ascorbico, acido cevitamico, Sodio ascorbato etc. chiamati anche "Vitamina C") nel trattamento e nella prevenzione delle malattie di uomini e animali, condizioni e malattie varie:

(En) -Vitamina C e CANCRO

(En) -Vitamina C e SARS

(En) -Vitamina C e CARDIOPATIE

(En) -Vitamina C e AIDS

(En) - Il trattamento della POLIO e di altre malattie virali con la Vitamina C

(En) -Pubblicazioni, scritti e ricerche del Dottor Robert Chacart

(En) -Vitamina C ad alti dosaggi per trattare infezioni virali

(En) -Vitamina C e i problemi di schiena

(En) -La Vitamina C ha salvato più di 621,000 vite dai problemi cardiovascolari: Evidenze

(En) -La Lettera del 1982 di Irwin Stone ad Albert Szent-Gyorgy

(Anche se il Dottor Fred Klenner aveva già asserito (1971) che con 100/300 grammi giornalieri di Vitamina C intravenosa per più di tre mesi si potrebbe curare il cancro, il primo utilizzo (1979) di quest'eroico quantitativo di Vitamina C viene descritto in questa lettera.)
(NOTA: Il Dottor Szent-Gyorgyi vinse, nel 1937, il premio nobel per la Chimica per la scoperta della Vitamina C.)

(En) - Irwin Stone, alcuni scritti:

(En) -Il fattore curante LA VITAMINA C Contro le malattie
un libro di Irwin Stone
con la collaborazione dei premi nobel
Dr. Linus Pauling e Dr. Albert Szent-Gyorgyi

(En) - Il Giornale della Nutrizione applicata, Vol. 23, N. 3 e 4, inverno del 1971

Osservazioni sul dosaggio e l'somministrazione di Acido Ascorbico nelle patologie umane, impiegato dietro un dosaggio di Vitamina A, Dr. Frederick R. Klenner

(En) - Dr. Archie Kalokerinos e la "morte in culla"- SIDS (sudden infant death syndrome)


(En) - Qui trovate gratuitamente on-line alcuni suoi libri tra cui "Vitamin C, Naturés Miraculous Healing Missile"

(En) - Le ricerche del dottor Rath: Medicina cellulare e la Vitamina C

(En) -PROGETTO VITAMINA C E CANCRO

Il progetto mira a dimostrare il valore terapeutico della Vitamina C utilizzata nella cura del cancro

(En) -La vitamina C può curare infezioni mortali e neutralizzare potenti tossine?

(En) - Istituto Linus Pouling: La Vitamina C

(It) - Linus Pauling (1901-1994): persona

(En) - Vitamina C e la pressione sanguigna:
- http://www.intelihealth.com/IH/ihtIH/EMIHC000/333/333/259006.html
- http://lpi.oregonstate.edu/new/Bloodpressure.html

(En) - LORO DICONO CHE LA VITAMINA C PUò INCREMENTARE IL RISCHIO DI CANCRO. Si? E chi sono questi "loro"?

(En) - VITAMINA C: NEWS


I N F O I N I T A L I A N O

Le informazioni relative a studi e ricerche sulla vitamina C utilizzata ad alti dosaggi per trattare e prevenire malattie infettive, problemi cardiovascolari, cancro e altre malattie non sono reperibili in lingua italiana. Non ce ne meravigliamo e rinnoviamo l'appello per delle collaborazioni volontarie per opera di traduzione testi dalla lingua inglese in italiano.

- Il Dr. Pantellini

- Ascorbato di potassio

- L'azione antitumorale della Vitamina C

- La Vitamina C é tre volte più efficace del vaccino antinfluenzale

- Vitamina C e le fragole transgeniche

- C: La Vitamina tutto fare

- Vitamina C alla riscossa: prevenzione e cura

- Almanacco della nutrizione: la vitamina C

- Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986)

- Linus Pauling (1901-1994)

Ivan Ingrillì
Fonte: http://www.newmediaexplorer.org/

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Oooh... finalmente vengono disvelati al mondo i segreti terapeutico-esoterici della medicina alternativa: overdosi di vitamina C, elemento nutrizionale e curativo peraltro perfettamente noto alla medicina tradizionale. Certo, venirci a raccontare che sarebbe la panacea anche contro il cancro è un po' ardito!
Non vorrei che tale spot fosse sponsorizzato dalle multinazionali farmaceutiche che commercializzano l'ac. ascorbico. A meno che la sangiacomese Francesca, non voglia invece far pubblicità campanilistica per i ravanelli, ricchissimi di vit C.
Zerto, magnàr 'na zesta de ravanéi al dì la vede un fià impegnativa...

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Ghe manche anca i ravanei ! hahaha mi permetto di postare un link dove si fa una distinzione tra l acido ascorbico e la vitamina C dandone motivazioni, il link è questo:

http://www.arnoldehret.it/lacido-ascorbico-non-e-la-vitamina-c

E' doveroso far notare come la legge in italy si esprime nei confronti di un medico che ha creduto suo malgrado di dover investigare le qualità curative di una terribile pianta nota per ucciderti se solo la guardi:

www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/19/coltivava-cannabis-medico-condannato-si-difende-sconfitta-sociale-era-per-uso-terapeutico/820528/

e il dio grana el ga dito : no sta creder a nissuni fora de mi !



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Gentile Denisio

non capisco totalmente il senso del tuo post…. presumo sia negativo come tutti quelli che gentilmente mi seguono e commentano ogni mia singola virgola…. (Bastanza-Asparta-Scorreg-Alexa ecc.), ma potrei sbagliarmi. ☺

Conosco benissimo l’articolo al link, forse non sai che Luciano è stato un mio relatore a Vittorio per due conferenze su Ehret (che considero un genio della naturopatia) e che siamo tuttora in contatto per collaborazioni e scambio di opinioni:

http://www.salusbellatrix.it/eventi/archivio/2010/DietaMediterranea/

http://www.salusbellatrix.it/eventi/archivio/2010/salvartilavita/


Personalmente uso una miscela di vit c (acerola-rosa canina-baobab), ma in caso di gravi malattie, la vedo brutta spararsi in vena da 50 a 200 g. al dì di ‘sta roba!

Conosco persone guarite con la vit C da malattie con esiti fatali, ma lasciamo perdere, altrimenti continueranno ad innescarsi meccanismi perversi per cui, sembra che io abbia il primato dell’ignoranza!

Per quanto riguarda la cannabis, nella conferenza del 13 giugno 2011:

http://www.salusbellatrix.it/eventi/archivio/2011/lafusionefredda/

non solo abbiamo visionato l’intero documentario “La vera storia della marijuana” alla presenza di quasi duecentocinquanta persone, ma abbiamo avuto un collegamento a Los Angeles con il regista che ci aveva messo al corrente della situazione statunitense.

In quell’occasione avevo inoltre distribuito, tradotta in italiano, la ricetta per autoprodursi la resina (l’olio di Rick Simpson)

Cordiali saluti,

Francesca

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Cara Francesca , grazie per la risposta, trovo quello che riporti nel blog molto verosimile anche se i mezzi che ho per investigare sono sensazioni dovute ad esperienze personali e anche di persone a me vicine che ora ci guardano dall alto del cielo.
Un genio della musica scrisse una frase che voglio riportare a solo titolo di esempio, lui era il grande Frank Zappa :

L'illusione della libertà continuerà fino a che è vantaggioso che continui.
Nel momento in cui la libertà diventerà troppo costosa,
tireranno giù la scenografia e il sipario,
toglieranno i tavolini e le sedie e potrai vedere il muro di mattoni in fondo al teatro.

Ecco, io credo che , parafrasando siamo nella fase dei tavolini e delle sedie , qualcuno sbotta , molti si ostinano a vedere una scenografia ormai smontata altri sono già in piedi ma forse si stava meglio seduti , c'è confusione e in mezzo alla confusione vedo alcune, poche persone che ragionano e che non si demoralizzano, dicono cose sensate , gli oltre 900 "mi piace" lo testimoniano, c' è un muro in fondo al teatro , è vero, ci si può far male contro un muro.... oppure si può iniziare un nuovo atto solo che ci vorrà del tempo e tanta fortuna....

Buone Feste e Grazie per tutti i tuoi interventi.

Denis Z.

p.s: ero presente alla conferenze sulla pianta innominabile..ma shhh! non diciamolo troppo forte :-)

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www.enjoint.info/?p=8060

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Ed in mano ad una casta lo è pure l'ignoranza! Vero Francesca?

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Centratissima, come chiusa. In effetti l'ignoranza che dice lei, o detto più garbatamente, le convinzioni basate su presupposti infondati sono spesso la linfa vitale di autentiche caste. Autoreferenziali, intolleranti delle critiche, abilissime nel carpire la buonafede dei suggestionabili, pericolosissime quando vogliono imporre protocolli, per esempio, che riguardano la salute altrui.

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Cit:

"Non vorrei che tale spot fosse sponsorizzato dalle multinazionali farmaceutiche che commercializzano l'ac. ascorbico. A meno che la sangiacomese Francesca, non voglia invece far pubblicità campanilistica per i ravanelli, ricchissimi di vit C. "

Alla fine sono stata scoperta!

Ebbene sì, lo ammetto sono sul libro paga delle multinazionali che fanno affari plurimiliardari con il nostro consiglio di mantenersi in salute con una supplementazione che costa 3-5 € al mese a testa. E queste, battono le mani dalla contentezza, anche se in cambio devono rinunciare a un guadagno stimato a persona di circa 4-500 € mensili per medicine varie ecc

Del resto, la matematica rimane pur sempre un'opinione gentili commentatori: come diceva il vostro mentore? Ah, sì, ora ricordo:

"...A volte, Winston. A volte fa cinque, a volte tre. A volte fa cinque, quattro e tre contemporaneamente. Devi sforzarti di più. Non è facile diventare sani di mente."

Io, ho scelto pillola rossa, quella blù la lascio a voi maschietti.


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pillola blu? uuuh... che terribile e femministico colpo basso, proprio a fine match!
Non certo per uso personale ma sarei curioso di sapere cosa consiglia la medicina naturale contro l'impotenza. E no 'sta dirme che va ben i ravanéi anca par quel!
Alla prossima, Francesca, e auguroni di Buon Natale se non ci sentiamo prima!

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Lo sapevo, che in quanto maschietto ci saresti cascato...

ovviamente ora mi dirai che lo hai fatto per gioco, ecc ecc..., troppo tardi.

PILLOLA BLU non è il rimedio miracoloso a cui voi maschietti pensate....

Neo, in Matrix, dopo aver scoperto la realtà delle cose, si sente proporre due pillole:

- Pillola blu: domani ti sveglierai e non ti ricorderai di nulla.

- Pillola rossa: "benvenuto nel mondo reale"

Molti anni fa io ho scelto pillola rossa, e non ci rinuncio più, nemmeno in cambio della pigra tranqulillità cara agli ignavi.


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