TREVISO - A due settimane dalla pubblicazione della lettera aperta indirizzata al sindaco Manildo, sottoscritta da consiglieri, associazioni e professionisti nel campo dell’arte per tutelare le sorti del Museo Civico di Santa Caterina, il comitato “Santa Caterina bene comune” ieri alla loggia dei Cavalieri, ha lanciato altri pesanti interrogativi sui lavori di ristrutturazione del museo che dovrà accogliere la mostra-evento di Marco Goldin.

“Innanzi tutto vorremo sapere perché di tre autorizzazioni previste per i lavori risulta esserci il parere, favorevole ma con forti limitazioni, solo della Soprintendenza ai Beni architettonici?”. All’appello, infatti,mancano gli altri due pareri: quello della Soprintendenza ai Beni storico-artistici e ai Beni archeologici. "Pareri -  spiega il comitato - indispensabili per l’avvio dei lavori". “Se mancano questi due pareri necessari una volta terminati i lavori di impiantistica, la Soprintendenza stessa potrebbe bloccare il cantiere - spiega la consigliara del Pd, Daniela Zanussi - Inoltre, sono fondamentali per spostare le opere presenti a Santa Caterina, la maggior parte reperti archeologici, che non possono certo essere spostati come si fa con i quadri di casa”.

Il comitato ribadisce la sua posizione sulla mostra di Goldin: “Nulla contro di lui o la sua mostra, ma ci sono luoghi migliori per farla. Ad esempio il Bailo o Cà da Noal”. Ancora poco chiaro, per i difensori di Santa Caterina il fronte dei finanziamenti per i lavori: “Quanti sono i finanziamenti certi, pubblici e privati, fin qui erogati dalle aziende attraverso l’Art bonus? "- chiedono. “Il progetto prevede il coinvolgimento di 3 sale - sottolinea Alessandro Gnocchi del Gruppo Misto -per un costo totale di un milione e 225 mila euro: 600mila euro per il rifacimento dell'impiantistica delle sale e alcune modifiche edili e di arredo (pannellature, banconi, una nuova biglietteria da aggiungere all'esistente) per ulteriori 600mila. A nostro avviso, questi costi che suonano iperbolici sono, in realtà, sottostimati se leggiamo i prezzi dei materiali e delle lavorazioni di posa quantificati nella redazione del capitolato d'appalto”.

Manildo nel suo discorso in consiglio comunale su Santa caterina ha ribadito che il costo dei lavori sarà coperto dagli sponsor: “Ad oggi abbiamo 350mila euro già incassati dai privati”, ed ha aggiunto che tutte le attività didattiche attive a Santa Caterina non saranno sospese e le collezioni presenti continueranno ad essere visibili, oltre all’intenzione di acquisire nuovi spazi, circa 2500metri quadrati, per ampliare il museo.