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24 aprile 2024

Treviso

Colpo e schianto, banconote ovunque: bottino stimato 50mila euro

I quattro sono giostrai residenti in provincia già noti alle forze dell'ordine

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Colpo e schianto, banconote ovunque: bottino stimato 50mila euro

SILEA – Moltissime banconote sparse nel luogo dov'erano i resti dell'Audi RS6 utilizzata dai ladri in fuga che, l'altra notte verso le 4,30, si sono schiantati a Silea dopo il colpo al bancomat di Roncade, a qualche chilometro di distanza (leggi l'articolo).

Stando a quanto dichiarato dall’istituto di credito, fanno sapere i carabinieri, all’interno del bancomat preso di mira dalla banda di quattro malviventi, di cui due morti e due in gravi condizioni negli ospedali di Treviso e Mestre, c’erano circa 50mila euro. Somma che sembrerebbe essere stata contenuta interamente all’interno dell’auto rimasta disintegrata nell’impatto.

Le vittime dovrebbero essere Giancarlo Garbin (detto Manolo), 36 anni, residente a Crocetta del Montello, e Romeo Dell’Innocenti, 45 anni, di Treviso. Il nome del primo è certo, su quello del secondo i carabinieri stanno ancora effettuando dei riscontri.  I feriti, invece, sono  Johnny Pevarello, 33 anni, di Castelfranco, ricoverato a Treviso, ed Elvis Innocenti, 34 anni, di Oderzo, in ospedale a Mestre. Si tratta di giostrai già noti alle forze dell’ordine.

Nessuno di loro aveva i documenti, i carabinieri hanno lavorato diverse ore per all’identificazione. I due superstiti al momento non sarebbero in grado di parlare. Uno dei due morti è stato estratto dalle lamiere accartocciate della potente auto solo poco prima di mezzogiorno di ieri: l’auto è stata girata ed è stato necessario procedere con cautela al taglio dei resti dell’abitacolo per estrarre il cadavere.

 

Non c’è stato, fanno sapere sempre i carabinieri, alcuno speronamento: le gazzelle intervenute dopo che era scattato l’allarme non sono entrate in contatto con la macchina in fuga. L’uomo alla guida avrebbe cambiato repentinamente direzione alla vista dei lampeggianti ed avrebbe perso il controllo finendo fuori strada. Nell'auto sono stati trovati esplosivo e due pistole, una delle quali col colpo in canna, segno evidente, ha spiegato il colonnello Marco Piccoli, comandante provinciale dei carabinieri di Treviso (a sinistra), che erano pronti a tutto.

«Al momento dell’esplosione c’era stata la centuriazione dell’area interessata per chiudere le possibili vie di fuga – ha spiegato questa mattina nel corso di una conferenza stampa -. Vedendo i lampeggianti hanno svoltato repentinamente e si sono schiantati. Potremmo sapere di più sulle loro intenzioni e su come siano andate le cose solo se i due superstiti parleranno». I due sono piantonati e si trovano nei reparti di terapia intensiva dei rispettivi ospedali.

I carabinieri hanno comunque già acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della banca. Quasi certamente hanno agito a volto coperto, elementi interessanti potrebbero comunque emergerne.

Stanno ora stanno indagando per capire se possano essere autori di altri furti simili. In particolare si stanno facendo accertamenti su possibili collegamenti con colpi avvenuti nelle province di Rovigo e Vicenza nella notte.

L’Audi utilizzata è certamente un’auto rubata, non si sa dove però: ci erano state posizionate delle targhe rubate la sera prima ad una Mazda a Roncade, solo coi numeri di telaio si riuscirà a risalire al proprietario.

 


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