Colline del Prosecco patrimonio Unesco: “Una sfida anche per turismo e servizi”.
Capraro (Ascom Treviso): “Partiremo dal dossier per cambiare e alzare la qualità dell’offerta”
| Isabella Loschi |
TREVISO - L’entusiasmo per l’inserimento delle Colline del Prosecco nella lista del Patrimonio mondiale Unesco è forte sia tra gli amministratori che tra le categorie del commercio e del turismo. Ma per il presidente di Confcommercio Treviso, Federico Capraro, serve un cambio di passo per adeguarsi all’offerta turista della zona.
“Per le imprese del commercio, del turismo, dei servizi dei 15 comuni delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, la candidatura a patrimonio dell’Unesco cambia certamente la prospettiva - sottolinea Capraro - e partiremo proprio dal dossier per innalzare la qualità, la rete e la comunicazione dell’offerta turistica ed enogastronomica che accompagnerà la crescita. Intorno al paesaggio, valore vero e simbolo, va costruito un lavoro dove commercio, turismo e terziario sono a servizio di una comunità e di un territorio, ora consapevoli della propria ricchezza da gestire sia in prospettiva sia nel quotidiano”.
Il criterio sarà non solo quello di promuovere il logo, ma di rafforzare la sostenibilità e la qualità delle proposte, garantire l’autenticità, tutelare il territorio da nuove colate di grande distribuzione, valorizzare il piccolo commercio di vicinato e promuovere la tipicità, il cicloturismo, l’ospitalità lenta.
“Partiremo con l’illustrazione del dossier alle nostre imprese (albergatori, ristoratori, pubblici esercizi, commercio, trasporti, servizi) per condividere poi con le amministrazioni locali i piani di sviluppo e supportare il grande lavoro fino ad oggi fatto da tutti i portatori di interesse e dal governatore Zaia che hanno fortemente voluto raggiungere questo obiettivo”, spiega Capraro. “Un traguardo che è soprattutto una nuova partenza, nuova visione e nuova strategia che richiedono una forte governance e il coraggio di scegliere al di sopra di ogni singolo interesse”.