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29 marzo 2024

Conegliano

Colline del Prosecco patrimonio dell'umanità, ridotta la "zona principale" candidata

Conegliano esclusa dalla "core zone": "Area troppo urbanizzata"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

 

CONEGLIANO - Cambia la “core zone” candidata a diventare patrimonio Unesco. La zona principale è stata infatti ridotta rispetto alla prima proposta: nel luglio scorso era arrivato il rinvio della candidatura al prossimo anno, previa presentazione di un dossier con le correzioni richieste per l’iscrizione.

 

Una delle richiesta dell’Unesco riguarda il disciplinare tecnico che regola gli interventi agricoli nella “core zone” (principale) e nella “buffer zone” (zona tampone). Una bozza del contenuto tecnico verrà discussa il prossimo 14 dicembre, e propone una nuova suddivisione tra le zone, rivedendo la prima versione. Quella della mappa in allegato è ancora solo una bozza, ma si avvicina moltissimo a quella che dovrebbe essere la versione finale.

 

La cartina è uno degli allegati del disciplinare, che dovrà poi “passare” nei vari consigli comunali ed essere fatto proprio dalla Regione. Segue quindi un iter diverso dal dossier vero e proprio, che va al Ministero e poi direttamente all’Unesco, e che verrà chiuso prima di Natale.

 

Rispetto alla prima versione della candidatura, ci sono tre comuni che rimangono fuori dalla “core zone”: si tratta di Conegliano, Susegana e San Vendemiano, finiti nella zona cuscinetto. San Pietro di Feletto rientra nella zona princiaple per un piccolissimo tratto. Anche Vittorio Veneto appartiene alla zona “core”, nei territori al confine con Tarzo.

 

Anche la “buffer zone” viene ridotta, e vi rientrano quei comuni esclusi dalla zona principe in seconda battuta. Sia la zona “core” che quella “buffer”, ad ogni modo, sono candidate a diventare patrimonio dell’umanità. La novità riguarda una “commitment area”, che ha funzioni di servizio, nella quale rientrano i comuni limitrofi alle altre due aree. Perché Conegliano è rimasta fuori dalla “core zone”?

 

A rispondere è Leopoldo Saccon, responsabile operativo del dossier di candidatura: “Zone come quella di Conegliano sono troppo urbanizzate e molto compromesse dallo sviluppo edilizio”. Stesso discorso vale per San Pietro di Feletto, che rientra nella “core zone” con una piccolissima parte del proprio territorio. Diverso il discorso che riguarda Susegana, che “ha solo alcuni caratteri della core zone”, incentrata più che altro su territori collinari e scoscesi.

 

Nella cartina la “core zone” è indicata in nero, la “buffer zone” in blu. In verde i comuni appartenenti alla zona principale, in blu quelli che rientrano nella zona tampone. In giallo la “commitment area”.

 



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Roberto Silvestrin

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