TREVISO -«I giovani di Ztl sollevano un problema vero e reale, condiviso dalla cittadinanza: quello degli spazi rimasti abbandonati nel tessuto cittadino, spazi che devono essere riconsegnati alla cittadinanza non tanto sotto forma di centri commerciali o di speculazioni edilizie, ma anche come luoghi per la libera aggregazione, la creatività e la solidarietà. Noi difendiamo, e difenderemo il diritto di manifestare pacificamente, che deve essere garantito a tutti». Questa la posizione di Sinistra Ecologica e libertà di Treviso e la lista “La Sinistra Unita” a proposito del collettivo Ztl e delle problematiche cittadine evidenziate dal collettivo stesso.

«Sappiamo che l’amministrazione comunale sta affrontando il problema in un tavolo tecnico: chiediamo che una proposta organica sia elaborata quanto prima» - sottolineano i rappresentanti di Sel che sulla manifestazione del nuovo comitato "Ex caserma Salsa bene comune" del 7 dicembre, e sulle polemiche degli ultimi giorni, ribadisce come sia «dovere delle istituzioni preposte all’ordine pubblico studiare, insieme con gli organizzatori, percorsi alternativi o altre soluzioni».

Proprio ieri sera la soluzione è arrivata direttamente dal Collettivo Ztl che, riunitosi in assemblea, ha comunque ribadito la volontà di mantenere la data della manifestazione al 7 dicembre, ma di trasformare il corteo in un sit-in nel quartiere di Santa Maria del Rovere proprio per non provocare disagi alle altre iniziative che si svolgeranno in centro. «La manifestazione a cui parteciperanno anche cittadini e associazioni sarà un momento di aggregazione e socialità - spiega il Collettivo Ztl  - dove cercheremo di spiegare e coinvolgere i cittadini la nostra campagna per la Salsa». «In quell'occasione cancelleremo anche la svastica presente da qualche giorni sui muri dell'ex caserma». Accolto dunque l'appello del sindaco Manildo che ieri aveva espressamente chiesto ai ragazzi di cambiare giorno della manifestazione del nuovo comitato "Ex casema Salsa Bene Comune" che ha lo scopo di spingere il Demanio, oggi di proprietario dell'ex caserma Slasa, a cedere lo stabile al Comune affinchè diventi un bene comune per la città di Treviso.